È possibile partecipare alla valorizzazione della Chiusa di Casalecchio e dei Canali di Bologna votando, fino al 30 novembre, sul sito www.iluoghidelcuore.it (http://iluoghidelcuore.it/) accedendo alla scheda Chiusa di Casalecchio e Canali di Bologna (http://iluoghidelcuore.it/luoghi/15322), attraverso la App FAI -disponibile su App Store e Google Play – all’interno della sezione dedicata a «Luoghi del Cuore», oppure nelle filiali del Gruppo Intesa San Paolo. E’ altrimenti possibile aderire compilando l’apposito modulo cartaceo.
Ecco la storia della Chiusa >>>
Se i bolognesi dell’inizio del secondo millennio non avessero costruito la Chiusa di Casalecchio sul Reno e la Chiusa di S.Ruffillo sul Savena la città di Bologna oggi sarebbe ben diversa da quella che conosciamo: probabilmente una piccola borgata priva della storia e della evoluzione che invece ha avuto. Oggi i canali cittadini, scomparsi i mulini, assicurano l’equilibrio idraulico del territorio anche salvaguardandolo dagli allagamenti in occasione di intense precipitazioni. Bologna è, senza che molti cittadini se ne rendano conto, una città d’acqua: si sviluppa sul conoide dell’Aposa e si alimenta e si salva con i canali di Reno e di Savena. Non a caso già nel XIX secolo, è stato detto che nessuna città ha mai tratto beneficio da un fiume quanto Bologna dai suoi canali e successivamente che anche oggigiorno la Chiusa di Casalecchio può dirsi una delle più cospicue opere idrauliche che onorano l’Italia; a Bologna, che la costruì e la seppe conservare e perfezionare nelle traversie di sette secoli, ne viene altissima lode di dottrina e di munificenza. Non da meno sono da considerare le attrattive paesaggistiche ed ambientali delle chiuse e dei canali che del territorio sono ormai diventate componente naturale.
Ecco perché a noi uomini del terzo millennio è sembrato naturale e doveroso aderire al censimento “I Luoghi del Cuore” del FAI, analogamente ad altre iniziative, come il “Contratto di Fiume della Chiusa di Casalecchio di Reno e di Bologna Città d’acqua”, di cui il consorzio si è fatto promotore, e che possono portare alla valorizzazione del sistema dei canali e delle acque cittadine. Il sistema idraulico cittadino rappresenta infatti il simbolo dell’intelletto, dell’energia e della volontà dei bolognesi capace di rendere abitabile, produttivo e sicuro un territorio altrimenti non adatto allo sviluppo di una grande città. Per questi motivi Vi invitiamo ad aderire all’iniziativa del FAI con ciò riconoscendo che la storia, l’attualità, quindi l’identità di Bologna passa oltre che per due torri anche per due Canali.
Sostenendo questa iniziativa contribuirai a restituire alla città la propria secolare identità!