Al Duse Massimo Cotto riporta in scena l’epoca d’oro del rock attraverso le storie dei suoi protagonisti. Centinaia di aneddoti dove è difficile distinguere tra verità e leggenda con l’accompagnamento musicale dal vivo della grande Cristina Donà
Rock Bazar è una trasmissione radiofonica che Massimo Cotto conduce da tre anni ogni giorno su Virgin Radio e che, dopo essere stata tradotta in due libri è diventato uno spettacolo teatrale che sarà presentato al Teatro Duse di Bologna giovedì 4 febbraio alle 21. In scena, accanto al conduttore la cantante Cristina Donà.
Quando è sul palco Massimo Cotto racconta come fosse in radio, così come quando è in radio racconta come fosse davanti a un camino e pochi amici, con la magia dei ricordi e la legna della parola. Cotto riporta in scena l’epoca d’oro del rock attraverso le storie dei suoi protagonisti, stelle divorate dalla voglia di trasgressione e dalla paura di bruciare troppo in fretta. Centinaia di aneddoti esilaranti o commoventi, dove è difficile distinguere tra verità e leggenda, perché non è importante, in quel lembo di terra dove ogni storia ha diritto di cittadinanza, in quella striscia dove sesso, droga e rock and roll sono la Santissima Trinità. Proprio per questo, per la voglia del rock di farsi messa pagana, Massimo Cotto divide i racconti in dieci capitoli che corrispondono ai dieci comandamenti. Un modo assolutamente non blasfemo ma divertente per ricordare che la musica ha scritto un suo vangelo, ovviamente con la minuscola.
Accanto alla parola, sottobraccio ai racconti, interviene la musica, per fare in modo che le storie abbiano la loro colonna sonora suonata dal vivo. Soprattutto interviene una donna, come Cristina Donà, uno dei talenti più cristallini, duraturi e influenti emersi alla fine del millennio dalla scena musicale italiana. Una “incantautrice” che si è spesso confrontata in qualità di interprete con brani dei grandi della musica internazionale, generando sempre versioni dalla forte personalità. Una signora del rock, sì, ma con una dolcezza tutta italiana. Perché nel Rock Bazar si vendono, mai separate, storie e canzoni, grandi miti e ancora più grandi emozioni.