Concives 1116 – 2016: le celebrazioni per il nono centenario del Comune di Bologna

bo“Un ricco calendario di appuntamenti accompagnerà per tutto l’anno le
celebrazioni dei 900 anni dalla fondazione del nostro Comune – commenta il
Sindaco Virginio Merola nel presentare “Concives 1116-2016″ il programma
pensato per celebrare il Nono centenario del Comune – Nel 1116, grazie alla
volontà di abitare e agire insieme dei suoi cittadini, il Comune conquista
la sua prima autonomia. Solo 28 anni prima era nata l’Università di Bologna
ed è proprio da questa straordinaria concomitanza di eventi che nasce la
reputazione di una città che è ammirata in tutto il mondo. Una città dove
si studia e si diffonde conoscenza, ma anche una città capace di cambiare e
di evolversi, seguendo le aspirazioni dei suoi cittadini e il segno dei
tempi. Per questo credo che il sapere cambiare costituisca la nostra nostra
tradizione più vera, perché c’è un destino comune nel nostro Dna di
cittadini bolognesi, quello dell’apertura al mondo, delle relazioni con il
mondo e questa consapevolezza ci permette di guardare al futuro e di stare
saldamente nella modernità e nel mondo contemporaneo e questi sono gli
ingredienti per essere una città globale, una città metropolitana. La
parola d’ordine che abbiamo scelto per il nostro IX centenario è Concives,
concittadini e la nostra prossima sfida è quella di dimostrare di essere
concittadini dell’intera area metropolitana, scegliere cioè consapevolmente
di esserlo, al di là del dato anagrafico”.

Manifestazioni promosse dal Comune di Bologna per il Nono centenario della sua origine
Programma
Il Comune di Bologna intende ricordare il Nono centenario della sua genesi con una serie di iniziative che avranno inizio in febbraio e si svilupperanno durante tutto l’anno.
Avvio delle Celebrazioni L’esecuzione della IX Sinfonia di Beethoven da parte dell’orchestra del Teatro Comunale di Bologna, diretta dal Maestro Mariotti, il 7 febbraio alle ore 18 al Teatro Comunale, in apertura della stagione 2016, segna l’avvio delle Celebrazioni. Nell’occasione, un numero molto significativo di posti saranno riservati al prezzo simbolico di 5 euro e destinati, in particolare, agli studenti delle scuole superiori. Il concerto verrà preceduto da un intervento del Sindaco, Virginio Merola. La scelta del concerto per l’avvio delle Celebrazioni è collegata al ruolo che la città di Bologna ha sempre avuto nella storia della musica in Europa (Bologna è riconosciuta Città della Musica Unesco).
Seduta solenne del Consiglio Comunale Presso la Sala del Consiglio Comunale di Bologna si terrà, in marzo, una Seduta solenne del Consiglio in occasione del 70° anniversario del primo voto a suffragio universale e diretto.
Conferenze – I novecento anni secolo per secolo
Per promuovere una conoscenza diffusa della storia del governo cittadino dalle origini delle autonomie comunali ad oggi, a partire da febbraio avrà inizio una serie di nove conferenze, tenute da noti studiosi chiamati a rispondere a domande stimolanti che saranno rivolte loro da un gruppo di giovani ricercatori. Con tali lezioni si intende ripercorrere secolo dopo secolo gli esiti più rilevanti di quei novecento anni. Il collante tra le conversazioni sarà dato dai giovani interlocutori che in accordo coi relatori introdurranno ogni lezione e porranno loro le domande.
In successione le conferenze saranno tenute dai seguenti docenti universitari nella Sala dello Stabat Mater a Palazzo dell’Archiginnasio alle ore 17: 16 febbraio: XII secolo, relatore prof. Berardo Pio; 23 febbraio: XIII secolo, relatrice prof.ssa Francesca Roversi Monaco;
1 marzo: XIV secolo, relatrice prof.ssa Anna Laura Trombetti; 9 marzo: XV secolo, relatore prof. Rolando Dondarini; 15 marzo: XVI secolo, relatrice Angela De Benedictis; 22 marzo: XVII secolo, relatore prof. Adriano Prosperi;
12 aprile: XVIII secolo, relatrice prof.ssa Cesarina Casanova; 28 aprile: XIX secolo, relatore prof. Roberto Balzani; 10 maggio: XX secolo, relatore prof. Alberto Preti; 15 maggio: XXI secolo

Incontri e convegni
Il primo appuntamento sarà il 31 gennaio alle 10, presso l’Archivio di Stato, con l’inaugurazione dell’Anno Accademico della Deputazione di Storia Patria per le province di Romagna e la presentazione di Rolando Dondarini delle celebrazioni per i Novecento anni del Comune di Bologna. Sempre all’Archivio di Stato, a marzo, una seduta della Deputazione ospiterà la conferenza di Giorgio Tamba “Genesi e sviluppo del Comune di Bologna”;
a marzo è in programma un incontro nazionale, promosso dal Comune di Bologna, con i rappresentanti delle istituzioni pubbliche e delle imprese, in primis gli enti locali, sulle tematiche del ruolo e dello sviluppo delle città. All’incontro verranno invitate le città europee gemellate con cui l’Amministrazione comunale ha rapporti più stretti;

Bologna: la sua storia e le sue trasformazioni urbane dalle origini ai nostri giorni, a cura di Pietro Maria Alemagna, è il ciclo di sei seminari che si svolgeranno in primavera in Biblioteca Salaborsa – Auditorium Enzo Biagi. Si tratta di sei incontri sotto forma di ”racconti illustrati” durante i quali si parlerà di Bologna, dalle origini dell’insediamento alle trasformazioni urbane attraverso il tempo, fino alla città che oggi conosciamo: il quadro storico entro cui sono avvenute, le ragioni che le hanno determinate, i protagonisti e la gente. I seminari sono organizzati da: Urban Center, Ordine degli Architetti di Bologna, Ordine degli Ingegneri di Bologna;

 I palazzi comunali di Bologna è il convegno che si svolgerà in autunno (ottobre/novembre), col coordinamento di Paola Galetti, docente di Storia Medievale dell’Università di Bologna, che indagherà la capacità dei comuni di modellare la geografia degli spazi pubblici urbani e di usare tali edifici come momento di costruzione ideologica dell’autorità civica;

 concluderà gli appuntamenti dedicati alla riflessione e all’approfondimento un convegno organizzato in collaborazione con l’Università – Scuola di Giurisprudenza e Scuola di Specializzazione in Studi sull’Amministrazione Pubblica sulle tematiche giuridiche e istituzionali concernenti in particolare il governo delle grandi aree urbane italiane ed europee.

Mostre

Dieci parole per Bologna. Nove secoli di vita comunale è la mostra a cura della Biblioteca dell’Archiginnasio | Istituzione Biblioteche di Bologna in collaborazione con Archivio Storico Comunale e Fondazione Gramsci Emilia- Romagna organizzata dal 18 marzo presso la Biblioteca dell’Archiginnasio. Dieci parole per evocare in una mostra le tappe più importanti, secolo per secolo, della vita sociale, culturale, politica ed economica di Bologna, dal 1116 ad oggi, con l’obiettivo di leggere il passato alla luce delle problematiche del presente.
Da autonomia nel XII secolo, a democrazia per il XX secolo, passando attraverso partecipazione, manifattura, sapere, innovazione, territorio, ragione, indipendenza; e per finire con la parola accessibilità, scelta per indicare le maggiori sfide che si trova di fronte il mondo contemporaneo.
L’Istituzione Bologna Musei organizza una serie di iniziative espositive e di appuntamenti, con l’intento di proporre una lettura attraverso i secoli del ruolo del Comune nella costruzione dell’identità storica, artistica, produttiva della città. Percorsi, mostre, incontri, visite guidate valorizzeranno il patrimonio cittadino presente all’interno dei musei civici, patrimonio che narra la vicenda storica bolognese dall’antichità al tempo presente.
In particolare i diversi musei individuano nelle proprie collezioni gli elementi più adatti a sottolineare l’importanza del buon governo civico per la crescita culturale, sociale ed economica di Bologna. Bologna 1116. Dalla rocca imperiale alla città del Comune è’ la mostra che inaugura dal 18 marzo al Museo Civico Medievale. La mostra si propone di illustrare alcuni aspetti sociali ed artistici della città agli esordi delle sue istituzioni politiche e culturali. Particolare rilievo viene dato alla città delle Quattro Croci e al castello imperiale che i Bolognesi distrussero nel 1115 all’indomani della morte di Matilde di Canossa, signora delle città padane e toscane con vicariato imperiale. Una specifica sezione è dedicata anche alla storia dello Studium (Università), da Irnerio ai monumenti dei dottori presenti in museo.
In occasione delle Celebrazioni e contestualmente all’avvio delle mostre, verrà realizzata e messa a disposizione del pubblico la “card dei Musei Metropolitani”, rivolta innanzitutto ai i residenti della Città Metropolitana, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio storico-artistico della città, facilitandone l’accesso e la fruizione.

Proiezioni
La Fondazione Cineteca di Bologna si unisce alle celebrazioni per il Nono centenario della genesi del Comune di Bologna, proponendo uno sguardo su come il cinema europeo ha saputo raccontare, a partire dal Medioevo, la trasformazione della città, dalle grandi saghe nordiche, alle ricostruzioni slave e britanniche, dai capolavori francesi alle intuizioni italiane anche di maestri come Monicelli, dove la storia diventa una materia viva.
In autunno, la stagione del Cinema Lumière si inaugurerà quindi con una lunga retrospettiva che metterà al centro della propria riflessione come questo grande periodo storico è stato osservato dalla più moderna delle arti. Fondazione Cineteca, in collaborazione con il Comune di Bologna e Fondazione Teatro Comunale di Bologna, curerà altresì la produzione di un filmato, per la regia di Giorgio Diritti, dell’esecuzione dello Stabat Mater di Rossini con l’orchestra del Teatro Comunale diretta dal Maestro Mariotti, in ricordo della prima esecuzione italiana che si tenne nel 1842, sotto la direzione di Gaetano Donizetti, nell’Aula Magna dell’ Archiginnasio, che da allora prese il nome di Sala dello Stabat Mater in memoria dell’evento. Il tutto confluirà in un prodotto editoriale, in cui vi sarà un documentario curato da Giorgio Diritti sui Novecento anni del nostro Comune, che uscirà in occasione del 15 maggio (data di riferimento del Centenario) e che potrà, fra l’altro, essere proiettato in piazza Maggiore durante l’estate.

Concorso “ConCittadini da novecento anni”
Per coinvolgere scuole, insegnanti e studenti è stato indetto un concorso promosso dal Comune di Bologna, in collaborazione col Centro Internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna e col Progetto “conCittadini” dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, rivolto alle scuole dell’infanzia, primarie, secondarie inferiori e secondarie superiori della città di Bologna e del territorio metropolitano.
I lavori selezionati saranno esposti a Palazzo d’Accursio nell’autunno 2016.

Lectio magistralis di Chris Wickham
Gli aspetti scientifici dei temi legati alle origini del Comune di Bologna, oltre ad essere curati ed esposti durante le diverse iniziative da studiosi di chiara fama, saranno oggetto della Lectio magistralis di Chris Wickham che si terrà il 20 ottobre nell’aula Magna di Santa Lucia dell’Università di Bologna. Chris Wickham è uno dei più insigni studiosi del periodo precomunale e comunale delle città italiane. Dal 2005 è docente di Storia Medievale dell’Università di Oxford e attualmente Fellow di All Souls College.

Pubblicazioni
Le celebrazioni del Nono centenario del Comune di Bologna sono l’occasione per tradurre in italiano e rendere più fruibile una delle più ponderose e apprezzate opere recentemente apparse sulla storia di Bologna medievale. Si perverrà pertanto alla pubblicazione in italiano di Politics and Justice in Late Medieval Bologna di Sarah Rubin Blanshei, Koninklijke Brill NV, Leiden, The Netherlands, 2010, attraverso la traduzione di Massimo Giansante.
Nella ricorrenza del 15 maggio verranno organizzate diverse iniziative e verrà posta una lapide nei pressi del Museo Civico Medievale – dove sono visibili i resti della rocca imperiale assalita dai Bolognesi nel 1115 alla morte di Matilde- a ricordo dell’episodio che indusse alla richiesta del perdono ad Enrico V e, di conseguenza, alla concessione del diploma del 15 maggio 1116.

Note storiche
Si ritiene che l’origine del diploma sia strettamente legata alla scomparsa di Matilde di Canossa (24 luglio 1115) che dal 1111 era stata riconosciuta dall’imperatore “regina d’Italia” e “vicaria imperiale”. La notizia della sua morte fu probabilmente la causa principale di una ribellione dei Bolognesi contro i funzionari imperiali che giunse a distruggerne la loro rocca (nel sito del Palazzo Ghisilardi, attuale sede del Museo Civico Medievale). Quando nove mesi dopo Enrico V si presentò di nuovo al di qua delle Alpi, la comunità cittadina, nel timore di subirne la punizione, decise di inviargli una delegazione per chiederne il perdono. La delegazione condotta dai giuristi Alberto Grasso e Ugo di Ansaldo e composta da Azzo, figlio di Azzo, Witerno, figlio di Carbone, e Rolando, suo nipote, Bono de Tegerio e Dondidio, suo figlio, Guido di Beatrice, Pietro di Leone e Pietro chierico di Seraglio, raggiunse la corte imperiale a Governolo nel Mantovano. Alla richiesta del perdono ne furono aggiunte molte altre. La loro totalità non ci è nota e quindi nemmeno l’eventuale parte di prerogative non riconosciute, ma l’evidente accondiscendenza che l’imperatore dimostrò emanando il suo diploma fu probabilmente motivata dalla volontà di garantirsi la fedeltà dei Bolognesi in un momento non facile della sua vicenda politica. Egli concesse la protezione imperiale su tutti i beni mobili e immobili da loro posseduti; con conseguente tutela dei loro patrimoni e dei loro commerci; l’esonero dalle imposte indirette; la libertà di transito senza oneri di pedaggi sulle vie pubbliche fluviali e terrestri, in particolare per la navigazione sul Po; riconobbe tutte le antiche consuetudini, compresi i possessi di alcuni beni comuni posti al limite delle paludi della pianura a nord est della città; attribuì la facoltà di vietare interventi sull’alveo del Reno che potessero comprometterne la navigabilità; ammise che potessero vietare ai mercanti toscani di portarsi a nord della via Emilia, tranne che per le fiere della Domenica delle Palme e di S. Martino; fissò un tetto di 100 lire veronesi per l’imposta che si doveva all’imperatore in occasione delle sue permanenze in città; confermò il divieto per i conti di riscuotere qualsivoglia imposta feudale dai coloni delle loro terre; riconobbe l’esonero da ogni procedimento giudiziario per i Bolognesi che militavano nell’esercito imperiale, se non per reati commessi durante la ferma. Chiunque avesse infranto quegli accordi avrebbe dovuto pagare una somma di 100 libre d’oro purissimo, spettante per metà al sovrano per metà ai concives bolognesi. A conclusione del diploma l’imperatore concedeva ai Bolognesi il perdono per l’offesa arrecatagli con l’assalto al palazzo dei suoi funzionari. Il diploma, sottoscritto da Warnerius iudex (Irnerio) ebbe come testimoni di parte imperiale i componenti del seguito del sovrano, costituito da grandi feudatari, vassalli matildici, giudici e anche Uberto, conte di Bologna.

Membri del comitato scientifico:
Mario Alessandro Pierangelo Pier Paolo Gian Paolo Glauco Maria Paola
Paola Paolo Michael
Massimo Francois Massimo Giuseppina Andrea Berardo Francesca Giorgio Anna Laura Massimo Luciano Christopher Andrea