L’Orientamento è il tema della quarta edizione di SetUp 2016, la fiera indipendente di arte contemporanea che si tiene all’Autostazione di Bologna, dal 29 al 31 gennaio, e che fin dalla prima edizione ha portato una ventata di freschezza durante il lungo e appassionante week-end dell’arte in occasione di Arte Fiera.
Saper orientarsi significa sapere dove ci si trova e capire dove andare e proprio questo è l’impegno di SetUp Contemporary Art Fair e delle sue ideatrici Simona Gavioli e Alice Zannoni che, quest’anno, portano in Autostazione ben 44 gallerie, con un maggior numero di partecipanti stranieri, con l’obiettivo di garantirsi in futuro un riconoscimento non solo nazionale ma anche internazionale.
Progetti curatoriali e artisti sono sempre under 35 nel rispetto dell’anima di questa fiera che si propone non solo come mercato ma soprattutto come progetto culturale.
Si inaugura il 28 gennaio alle 20.00 su invito, mentre è aperto a tutti l’ Opening Party alla Velostazione di Bologna con Dynamo, dalle ore 23,ingresso gratuito, con le atmosfere musicali e visuali curate da Habitat, “progetto dedicato al sottobosco elettronico bolognese”.
Sempre in Velostazione nei giorni della fiera potrete bere un buon cocktail “All Orange” con sconto del 50% riservato agli ospiti dell’opening party.
Anche quest’anno abbiamo dedicato la copertina del foglio di Bologna da Vivere a un’artista di SetUp, con un’opera pensata per i nostro magazine, Funambolo di Dario Agrimi, courtesy ART and ARS Gallery.
Ma veniamo ai contenuti di SetUP 2016 e ai progetti speciali da segnalare.
Partiamo dalla base: troverete l’atrio dell’Autostazione cambiato grazie al wall paintig nell’ambito del progetto Direzioni di Corn79 e ETNIK, realizzato per l’Associazione “Il Cerchio E le Gocce”, a cura di Caravan SetUp, associazione nata da una costola dell’organizzazione di SetUp Contemporary Art Fair, e realizzato in collaborazione con Autostazione s.r.l. .
In linea con questo intervento artistico urbano l’opera site specific che accoglie all’ingresso i visitatori, creata appositamente per SetUp dall’artista Raul, intitolata Symbols – Simboli di libertà. La presenza delle opere dell’artista si estenderà inoltre anche all’interno della PAOLO CASTELLI Vip Lounge, portando la riflessione su questa importante tematica anche in questo luogo, privilegiato punto di osservazione per il pubblico.
In linea con questo intervento artistico urbano l’opera site specific che accoglie all’ingresso i visitatori, creata appositamente per SetUp dall’artista Raul, intitolata Symbols – Simboli di libertà. La presenza delle opere dell’artista si estenderà inoltre anche all’interno della PAOLO CASTELLI Vip Lounge, portando la riflessione su questa importante tematica anche in questo luogo, privilegiato punto di osservazione per il pubblico.
Tra le novità una menzione speciale va al progetto Drawing the world – Focus Santander, a cura di Mónica Álvarez Careaga, pensato e realizzato proprio per SetUp Contemporary Art Fair, con il sostegno del governo della Cantabria e della città di Santander, punto di interesse privilegiato per l’arte contemporanea spagnola e internazionale, che presenta un ricco tessuto di gallerie d’arte che quest’anno verranno rappresentate a SetUp da quattro eccellenze: JosédelaFuente, Creative Space Alexandra, Siboney e Estela Docal.
Rispondendo all’invito di SetUp, la curatrice ha selezionato quattro progetti di artisti spagnoli: Antonio Diaz Grande, Hondartza Fraga, Daniel R. Martin e Nacho Zubelzu, rappresentati dalle gallerie sopra citate, che condividono la presenza del disegno come medium fondamentale per la progettazione o la cristallizzazione dell’opera artistica.
Una novità anche per L’Area Talk – Programma Culturale che troverete al piano terra e che sarà ad ingresso gratuito con 18 appuntamenti realizzati in collaborazione con Algoritmo Festival di Serena Achilli, blogger, curatrice e organizzatrice di eventi culturali, e Massimiliano Capo, direttore artistico del festival di cultura digitale Medioera e curatore dell’organizzazione di eventi culturali.
Ricordiamo tra gli SpecialProject lo splendido progetto proposto dalla Galleria D406 – fedeli alla linea di Modena, e Moduli d’Arte che, insieme a Lorenza Roverato, presenteranno “Un grande disegno“, a cura di Valerio Dehò e con il prezioso contributo della Fonazione Zinelli. I due protagonisti coinvolti sono, il celebre pittore italiano Carlo Zinelli (1916-1974), esponente dell’Art Brut e Gilberto Giovagnoli (1953), pittore e scultore contemporaneo.
Verranno esposte otto magnifiche “carte” realizzate da Carlo Zinelli negli anni ‘60, disegnate e dipinte su ambo i lati, messe a confronto con l’opera monumentale di Gilberto Giovagnoli datata 1998, composta da migliaia di disegni assemblati, dal titolo “Crepa Carlo, tutto va bene”, che l’artista sanmarinese ha voluto dedicare proprio a Zinelli, tributandogli così, nel suo stile irriverente e inconfondibile, un sincero omaggio di riconoscenza.
Ad arricchire il ventaglio di offerte si inseriscono altri coinvolgenti proposte come “Ozzehg e il Castello di Chiara” di Paolo Balboni che propone gli scatti artistici di una speciale modella, una vera e propria “gigantessa” che, pur richiamando gli eccessi formali di Botero, è comunque trattata con grazia.
La castellana delle favole dei fratelli Grimm diventa qui la “tabaccaia” felliniana di Amarcord grazie a un pulviscolare “flou” che l’avviluppa dolcemente, ammorbidendo la crudezza della situazione.
Installazioni e fotografia sono dunque grandi protagonisti di questa edizione 2016, come confermato dalla presenza di un ulteriore progetto fotografico “Eddi birthday and memories”, sempre di Paolo Balboni, e dall’installazione “Medusa Medulla” di Pol Palli.
Dalla memoria del passato si passa invece alla condizione dell’uomo contemporaneo con “Exposure” di Marco Biscardi che con il suo linguaggio artistico denuncia con immagini forti, ma allo stesso tempo ironiche e dissacranti, il mondo della pubblicità appropriandosi delle strategie di marketing ed esasperando il concetto di advertising facendolo diventare il mezzo significante. Collocando i brand in contesti bellici e disastrosi, integrando il “marchio riconoscibile” in situazioni drammatiche, normalmente non associabili, ricerca l’effetto di mettere in luce l’assurda, ma possibile, prossima realtà.
etUp Contemporary Art Fair dedica un’attenzione particolare anche al connubio tra arte e nuove tecnologie. Un esempio è dato da Abstract The Garden of Interaction Play / 01, opera di muschi&licheni design network, studio multidisciplinare di Pianoro (Bologna) che unisce interattività, video, suono e scrittura, con un aspetto analogico e una struttura tecnologico-digitale. Un’installazione artistica che ridefinisce il concetto di linearità filmica, in cui gli utenti, toccando un tavolo di legno dipinto con una vernice che conduce gli impulsi elettrici, possono decidere l’ordine delle scene, le relazioni tra le immagini e il suono: una creazione collettiva in cui i fruitori diventano co-autori attivi e non semplici spettatori. L’opera non è solo un video, ma è anche una performance che diventa multivisione, come un giardino fiorito, sempre in movimento, pieno di relazioni inaspettate. La produzione è realizzata con la collaborazione del festival di cinema “Cineramnia”. Questo allestimento è stato reso possibile grazie al sostegno di Cyanagen e al coordinamento organizzativo di Camilla Falcioni.
Nemmeno le questioni spirituali vengono trascurate da questa sorprendente edizione di SetUp, ma vengono affrontate con ironia dalla performance Che Peccato!, del collettivo AAARTSUNNY, che desidera fornire una visione disincantata e veritiera sulla consapevolezza relativa alle proprie azioni, giuste o sbagliate che siano. Cosa sono i peccati? Per cosa oggi si chiede perdono? Conoscere il ‘male’, permette di vivere con il dovuto rispetto il rapporto con gli altri e, con se stessi. L’esclamazione che dà il titolo al progetto, tinta dal melanconico e finto stupore che caratterizzano il nostro tempo, gioca sull’ambivalente senso di chi solamente dice ‘Oh, ma che peccato!’, restando in superficie, senza provare emozioni né preoccuparsi delle conseguenze dei propri gesti. Gli ironici biglietti, stampati da una Macchina che per l’occasione eroga indulgentiae accessibili (opere d’arte), sono cartine di Tornasole da immergere dentro l’anima.
Entrando all’interno di una Cappella sui generis, diventa facile confessarsi attraverso una Macchina che, – evitando qualsiasi imbarazzo – ci permette di ricevere (acquistare) la nostra (im)meritata indulgentia.
Date e orari:
29 e 30 gennaio 2016: dalle 17 all’1 di notte
31 gennaio 2016: dalle 12.30 alle 22
Ingresso: 5 euro
PROGRAMMA CULTURALE Area Talk
Ad aprire la sessione 2016 di incontri e talk sarà l’appuntamento di venerdì 29, dalle ore 17.00 alle 18.00, dal titolo Orizzontalità dell’arte. Creatività istituzionale e creatività individuale, con Fabio Cavallucci, Direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, Maria Letizia Paiato, Storica dell’arte e curatrice e Stefano W. Pasquini, artista, curatore e scrittore. Il talk, prendendo le mosse dal Forum dell’Arte Contemporanea, ideato dallo stesso Cavallucci, e svoltosi lo scorso settembre 2015 al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, cercherà di definire i concetti di arte come patrimonio di tutti, arte democratica e i rapporti tra artista, fruitore e istituzioni.
A seguire, “L’artista “aumentato”. Ricerca artistica, percezione di sé e dialogo con il pubblico ai tempi dei social media online appuntamento di venerdì 29, dalle 19.00 alle 21.00, con i relatori Filippo Lorenzin e Alessio Jacona, giornalista che si occupa di tecnologia, innovazione e nuovi media.
Sabato 30 invece, dalle ore 17.00 alle 18.00, il programma culturale prevede l’incontro Hackerare l’arte. L’opera d’arte nell’epoca della riproducibilità tecnica e dell’accessibilità digitale, con Giovanni Boccia Artieri e Antonio Pavolini, Business Analyst, Digital Media, che s’interroga sul ruolo dell’arte nell’ecosistema digitale in cui ci troviamo immersi, sul come si racconta oggi il sistema dell’arte e come e dove si esercita la creatività contemporanea.
Un viaggio da internauti tra piattaforme, nicchie, codici e linguaggi vecchi e nuovi alla scoperta di intersezioni e visioni impreviste.
Le conferenze si inseriscono anche nell’attuale dibattito sulla street art aperto proprio a Bologna. Tra queste si ricorda:
Domenica 31, infatti, dalle 12.30 alle 14.00, Elisa Sellari, co-curatrice del Festival POP UP! e responsabile comunicazione MAC, presenta il Festival POP UP! ARTE CONTEMPORANEA NELLO SPAZIO URBANO, insieme al documentario Zio Ziegler alla Cava di Arcevia, prodotto da Sky Arte per la serie MURO.
Un festival d’avanguardia internazionale, a cura di MAC Manifestazioni Artistiche Contemporanee che dal 2008 invita artisti di tutto il mondo a realizzare opere d’arte pubblica in luoghi d’uso quotidiano nella regione Marche, creando visioni inaspettate, bellezza e potenza evocativa. Per l’edizione POP UP! 2015, l’artista californiano Zio Ziegler ha realizzato l’opera The Nature of Resistance sugli edifici di una cava dismessa ad Arcevia ed è qui che è ambientato il terzo appuntamento di Muro, serie curata da David Diavù Vecchiato, in collaborazione con Il Fatto Quotidiano prodotta da Sky Arte HD e Level 33.
Sempre domenica 31 dalle 16.00 alle 17.00 l’avvocato ed esperta di diritto del mercato dell’arte Lavinia Savini farà un intervento dal titolo: Street Art: di chi è l’opera? Diritti, tutela e conservazione. Riflessioni attraverso la legislazione sulle opere dell’ingegno.
L’interazione tra arte e cibo, già ampiamente affrontata durante SetUp 2015, trova però ancora spazio in questa edizione, riuscendo a stupire nuovamente con il talk proposto da Salvatore Gelsi che si occupa di sociologia della comunicazione nei media, in particolare nel cinema e da Martina Liverani, Giornalista e scrittrice.
“Presentazione di Mangiafilm. Dizionario enciclopedico della cucina al cinema” sarà un momento dedicato a introdurre al pubblico questo particolare dizionario enciclopedico, che ben rappresenta il più ampio ed esaustivo osservatorio del “visibile”, quando si fonde con l’atto del mangiare e del bere: 700 voci, 4000 film, 25 schede-ritratti di registi, generi, attori; e inoltre, assoluta novità, vengono classificate le oltre 300 opere (film a soggetto, documentari, cortometraggi) che rimandano alla questione del cibo.
Rassegna Performativa
Imperdibile elemento cardine del Programma Culturale è la Rassegna Performativa In Corpo VI curata da Giovanni Gaggia per Sponge ArteContemporanea. Giunta ormai al suo sesto anno, si rivela sempre sperimentale, all’avanguardia e strutturata concettualmente sul l’Orientamento come fil rouge di questa edizione di SetUp.
Un rapporto ormai consolidato quello tra questa rassegna performativa e la manifestazione fieristica, proprio perché entrambe accomunate dalla volontà di mettere in moto un nuovo processo per ripensare il sistema dell’arte.
In Corpo 6 intende generare un esperimento di dialogo tra due discipline artistiche, le arti visive e la danza contemporanea, aprendo il dibattito su quale tipologia di performance appartiene ad una categoria o all’altra.
Per tutta la durata della manifestazione fieristica verranno proposte, a scadenza giornaliera, quattro perfomance: The motherfucker, firmata da Gianni Colosimo, prevista per giovedì 28 Gennaio alle ore 22.00; SUP_R_ME[e] di Leonardo Carletti, Venerdì 29 Gennaio, ore 23.00; Paradise di Francesco Marilungo, Sabato 30 Gennaio alle ore 23.00; Black bag di Manuela Macco, Domenica 31 Gennaio, ore 14.00.
Merita una menzione speciale The motherfucker, la performance proposta da Gianni Colosimo, celebre e rinomato professionista nel campo delle arti performative che nel ’78 e ’81, su invito di Renato Barilli, Francesca Alinovi e Roberto Daolio, ha partecipato alla Seconda e alla Quarta Settimana della Performance di Bologna, mentre nel 2014 è stato oggetto di un’operazione artistica installativa, ideata da Maurizio Cattelan all’interno della mostra “Shit and Die” di Torino.
In The motherfucker la patologia esistenziale, il denaro e l’arte sono i coprotagonisti con i quali Colosimo intreccia una folle e rituale danza la cui musica è suonata da Eros e Thanatos.
Vip Program
Dedicato a chi vuole sfruttare a 360° l’esperienza che SetUp Contemporary Art Fair può offrire, con diversi ritmi e maggior comfort, l’organizzazione ha appositamente predisposto l’esclusivo Programma Vip, riservato ai possessori di Centurion Card. Un programma che contempla l’ingresso il 28 gennaio alla vernice di SetUp Art Fair 2016, l’ingresso gratuito alla fiera nei giorni a seguire, l’accesso alla Vip Lounge, colazioni mattutine all’interno della fiera, visite guidate per collezionisti, visite guidate presso alcune istituzioni culturali bolognesi, l’ingresso gratuito alle Terme di San Petronio (per i Centurion) e agevolato per Whitecard, nonché l’esclusivo concerto di fine fiera presso l’oratorio di San Colombano
Ristorante Il Lumachino
SetUp, quest’anno avrà il suo speciale Ristorante ispirato al libro “Il ristorante dell’amore ritrovato” di Ito Agawa che racconta la storia di Ringo, una giovane che lavora nelle cucine di un ristorante turco di Tokyo e che dopo essere rientrata a casa con l’intenzione di cucinare per il suo fidanzato, la trova completamente vuota.
La protagonista, tornata nella sua terra d’origine, decide di aprire un ristorante in un vecchio granaio di famiglia, ospitando una sola coppia al giorno. Il ristorante si chiama IL LUMACHINO.
IL LUMACHINO di SetUp, è un luogo in cui ci si riappropria del tempo. Ci si dedica uno spazio per parlare nella convivialità della tavola. Una realtà in cui poter assaporare la cucina tipica bolognese. La tradizione che incontra la contemporaneità attraverso il matrimonio tra arte culinaria gestita da Party Ricevimenti e arte visiva realizzata dall’artista EL FOOSER, che con i suoi animali marini su carte geografiche, colossi fluttuanti ben consapevoli di quale sia la giusta direzione, darà una particolare atmosfera a questa esperienza unica.
Kinder SetUp
SetUp Contemporary Art Fair dedica da sempre particolare attenzione alla presenza dei bambini all’interno della manifestazione, accogliendoli in uno spazio creato appositamente per loro, per nutrire il loro interesse verso l’arte con laboratori creativi stimolanti e giocosi.
Ancora più significativa, in questa edizione dedicata all’orientamento e di conseguenza al futuro, la presenza di un caposaldo della fiera, ovvero l’Area Kinder SetUp, dedicata ai bambini da tre anni in su, sempre a cura di Beatrice Calia, chef specializzata in Cucina Natural Green, in collaborazione con ReMida Bologna Terre d’Acqua.
Il progetto laboratoriale proposto quest’anno, dal titolo L’ARTE di Orientarsi, prende spunto dal tema di SetUp 2016, l’Orientamento, proponendo ai più piccoli attività che attraverso la sperimentazione, l’ascolto e il gioco, permetteranno loro di conoscere le molteplici sfaccettature del concetto di orientamento.
I laboratori, della durata di un’ora, si svolgeranno in tre turni a partire dalle 17.30.
L’atelier è un servizio gratuito incluso nel prezzo del biglietto d’ingresso, offerto da SetUp ai piccoli visitatori della fiera. Per prenotazioni scrivere all’indirizzo mail:
SetUp +
SetUp+, il contenitore degli eventi che si svolgono in città durante SetUp è organizzato e coordinato dalla manifestazione fieristica stessa per il secondo anno. L’intento è coinvolgere la città di Bologna e tutte le realtà interessate a far vivere la propria galleria, associazione, spazio espositivo o locale con mostre e progetti, durante l’art week. Quest’anno SetUp+, si distingue per numero e spessore dei progetti espositivi (45 in tutto), ma anche per la ricca varietà di location coinvolte, alcune davvero particolari e suggestive. Per citare qualche esempio, la Basilica di San Bartolomeo in Strada Maggiore ospiterà la personale di Filippo Porcelli, il Royal Hotel Carlton aprirà la sua hall alle fotografie di Paolo Balboni, la poliedrica Miro Gallery esporrà le opere di Veronica Montanino, le Terme di San Petronio – Antalgik accoglieranno la serie Eden Valley del fotografo Nino Migliori. E poi ristoranti, alberghi, bistrot, store e, naturalmente, spazi espositivi e gallerie d’arte. Per orientarsi in questa meravigliosa selva di iniziative artistiche in città, sul nostro sito di SetUp c’è una mappa interattiva che permette di selezionare e visualizzare quattro diverse categorie di spazi: food, gallery, store e relax.
I Premi
Anche nell’edizione 2016 non mancheranno riconoscimenti e Premi assegnati ad artisti, curatori, gallerie e pubblico e che, nell’ambito della manifestazione, costituiscono ormai una prestigiosa cartina di tornasole per mappare lo stato attuale del mondo dell’arte contemporanea tra proposte emergenti e storici professionisti.
Ne contiamo ben sette: primo fra tutti va citato il Premio SetUp che valorizza gli artisti e i curatori under 35 presentati dalle gallerie, conferendo al migliore di loro un premio che consiste in 1.000 €, per il migliore artista, e 500 € per il migliore curatore.
A stabilire il vincitore sarà una giuria, composta dal Comitato Scientifico, ovvero Silvia Evangelisti e Giuseppe Casarotto, e dal Comitato Direttivo, Simona Gavioli e Alice Zannoni.
SetUp ospita, per la sua seconda edizione, il Premio Residenza Sponge ArteContemporanea in una formula però rinnovata e originale. L’omonima associazione culturale ha scelto di dedicare un’attenzione particolare alla figura del curatore under 35, che sarà ospitato nel contesto di Perfect Number VII, 9 giorni per 9 curatori, offrendo una residenza estiva presso Casa Sponge a Pergola, nelle colline marchigiane. Selezioneranno il curatore il Direttore di Sponge ArteContemporanea, Giovanni Gaggia, e la direzione di SetUp nelle persone di Simona Gavioli e Alice Zannoni.
Anche il Premio >>43 gradi in Sardegna – zona 9, offre ai partecipanti un’importante occasione di esperienza formativa. Si tratta infatti di una residenza di dieci giorni presso lo Studio Casa Falconieri in Sardegna. La residenza, strumento utile per confrontare il processo creativo dell’artista con quello di altre culture, è strutturata in modo che si possa instaurare un rapporto diretto e autentico con il territorio, capirne le peculiarità, i suoi abitanti, cogliendone il genius loci, l’interazione di luogo e identità. Selezioneranno l’artista vincitore Gabriella Locci, Presidente di Casa Falconieri e Dario Piludu, Direttore artistico di Casa Falcionieri e Fig Bilbao, assieme a Simona Gavioli e Alice Zannoni.
Torna anche il Premio Dispensa che conferirà una prestigiosa occasione di visibilità con la pubblicazione, all’interno del numero che sarà pubblicato a marzo, dell’opera che più si avvicina al tema del bookZine semestrale: “Padri, maestri e profeti”. A decretare il vincitore Martina Liverani, Direttore responsabile di Dispensa, Simona Gavioli e Alice Zannoni.
Un altro gradito ritorno è quello del Premio Emil Banca 2016 che utilizzando la stessa formula della scorsa edizione chiede al pubblico di SetUp di assumere il ruolo di giuria popolare. Votando attraverso una cartolina messa a disposizione all’interno degli spazi della fiera i visitatori potranno votare tra tutte le opere esposte quella che preferiscono, con l’unico vincolo che il valore di questa non superi i 500 euro. Il biglietto vincente sarà quello estratto dal notaio e la persona si aggiudicherà l’opera stessa.
Novità assoluta di questa edizione è il Premio Fusion Art Gallery, promosso dalla Fusion Art Gallery di Torino che offre un premio residenza all’interno della sua programmazione FUSION AIR, in occasione di una collaborazione con SetUp 2016. All’artista selezionato sarà offerta una residenza artistica nelle prime due settimane di Settembre 2016 nella quale potrà sviluppare un progetto nuovo o portare avanti la sua ricerca artistica. La residenza si chiuderà con una mostra/presentazione al pubblico, oltre alla produzione di un’edizione limitata del proprio catalogo, possibile grazie alla collaborazione con Edizioni Inaudite. L’artista sarà ospitato nell’appartamento atto a residenza della Fusion, ma avrà anche l’opportunità di lavorare nello studio/laboratorio della galleria. L’artista vincitore sarà selezionato da Walter Vallini e Barbara Fragogna, rispettivamente Fondatore e Direttore di Fusion Art Gallery, insieme al Comitato Direttivo di SetUp.
Si aggiunge all’elenco dei noti e prestigiosi premi ospitati da SetUp Contemporary Art Fair una new entry importante: il Premio Luis.it, attribuito ad una delle 42 gallerie partecipanti, andando così a coprire, insieme a curatori ed artisti, tutte le categorie protagoniste della manifestazione fieristica e portando a quota 7 il numero di questi importanti riconoscimenti. Questo premio, assegnato dall’agenzia di comunicazione Luis.it, che con SetUp condivide la densità di significati contenuti nel nome stesso della fiera, nonché la convinzione dell’importanza della cultura nella nostra società, darà all’espositore che presenta il miglior progetto curatoriale la possibilità di raccontare la propria storia, i propri progetti, le proprie ambizioni attraverso un video-portfolio di presentazione, realizzato con compositing e infografiche animate, in grado di emozionare, colpire, suscitare, ricordare e farsi ricordare.
Ad occuparsi della realizzazione del Premio sarà la casa di produzione video interna all’agenzia. Il lavoro finale rappresenterà una vetrina da mettere in mostra anche in ambito digital. Selezioneranno il vincitore: il Presidente e l’Amministratore Delegato di Luis.it, Luigi Zanolio e Matteo Amante, insieme alla direzione di SetUp, Simona Gavioli e Alice Zannoni.
I vincitori dei Premi saranno proclamati venerdì 29 gennaio, dalle ore 20.00 alle ore 21.00, presso l’Area Talk, al piano terra dell’Autostazione, solamente la proclamazione del Premio EmilBanca 2016 avverrà domenica 31 gennaio alle ore 19.00 presso l’area talk per permettere al pubblico di votare fino a sabato sera.