Ambra Angiolini e Francesco Scianna in Tradimenti

FRANCESCO SCIANNA - photo Adolfo Franzo'

FRANCESCO SCIANNA – photo Adolfo Franzo’

Placido è il regista di questo racconto a ritroso della relazione extraconiugale tra Emma e Jerry. Partendo dalla fine di questo rapporto si arriva all’inizio, a come tutto nacque. In scena Ambra Angiolini e Francesco Scianna in un altro grande appuntamento con la prosa al Duse.

Al Teatro Duse di Bologna un nuovo appuntamento con la grande prosa con Tradimenti di Harold Pinter con Ambra Angiolini e Francesco Scianna per la regia di Michele Placido dal 15 al 17 gennaio.

La storia si dipana a ritroso, dal 1977 al 1968. Emma, manager in una galleria d’arte, e Jerry, scrittore e agente letterario, si rivedono due anni dopo la fine della loro relazione. Sono stati amanti per cinque anni, distraendosi dai rispettivi matrimoni in un appartamento preso in affitto, finché Robert, marito di Emma e testimone di nozze di Jerry, costringe la moglie ad ammettere il tradimento, dopo aver sospettato a lungo sulla relazione tra i due.

L’apparente banalità del ménage tra marito, moglie e amante si dissolve nel protrarsi della narrazione all’indietro. Mentre lo spettatore scopre nuovi dettagli, si delinea il carattere quasi esistenziale della condizione di tradito e traditore. L’inganno che copre la stanchezza di questi matrimoni, divenuti asfittici, diventa il passepartout per un’apparente libertà che, tuttavia, non va al di là della distrazione pura e semplice: i rapporti falliti restano, assieme ad una profonda stanchezza e all’impossibilità di fidarsi di chi si ha vicino. Il testo nasce da uno spunto autobiografico: Pinter, sposato con l’attrice Vivien Marchant, visse una relazione lunga sette anni con la presentatrice televisiva Joan Bakewell. Scritta nel 1978 e ambientata tra Londra e Venezia, questa è una delle commedie più famose dello scrittore premio Nobel 2005 per la letteratura, portata sul grande schermo nel 1983, diretta da David Hugh Jones con Jeremy Irons, Ben Kingsley e Patricia Hodge.

Come ha scritto Placido nelle note di regia: “La riflessione che ho raccontato ai miei attori è che il Sessantotto cambiò e rivoluzionò il comportamento di un’intera generazione di giovani, come giovani sono appunto i tre protagonisti della festicciola che segna l’inizio di un tacito ménage a trois. Ora, essendo stato personalmente coinvolto in quegli anni sessantottini (avevo 22 – 23 anni) sia da un punto di vista politico che sentimentale, mi sono confessato e rivelato agli attori della compagnia, raccontando il mio Sessantotto e come la commedia di Pinter mi abbia toccato anche da un punto di vista autobiografico. Ho raccontato di una personale parabola sentimentale e politica e di come quegli amori di gruppo, la libertà sessuale, le prime trasgressioni i furori rivoluzionari siano stati poi, negli anni a venire, traditi e a volte falliti miseramente. La storia di quegli anni parla, e non solo per me, di amori finiti, ma soprattutto di tradimenti politici, ideologici e sociali. Ecco, sì, forse questo testo si può leggere non solo come la fine di una storia d’amore più o meno grande, ma anche come un totale fallimento di un’utopia rivoluzionaria che voleva migliorare e cambiare il pensiero occidentale. E, proprio come nel testo di Pinter, anch’io, che facevo parte di quella generazione, mi ritrovo oggi di nuovo punto e accapo

Goldenart production

presenta

TRADIMENTI

Di HAROLD PINTER

CON

Ambra Angiolini e Francesco Scianna

E CON

Francesco Biscione

REGIA

Michele Placido

SCENE Gianluca Amodio

LIGHT DESIGNER Giuseppe Filipponio

ORARI

Venerdì e sabato alle 21. Domenica alle 16

PREZZI

Platea intero € 28 ridotto € 25,5 mini € 22,5

Prima galleria intero € 24 ridotto € 22 mini € 19,5

Seconda galleria intero € 19,5 ridotto € 17,5 mini € 15,5