Mercoledì 17 giugbo opening della mostra e in occasione dell’opening Roberto Paci Dalò NEUMA live performance e martedì 23.06.15 dalle ore 19 Veicolo Poesia con i poeti Sarah Tardino e Giuseppe Nibali e gli interventi del poeta e scrittore Davide Rondoni e dell’autrice e fotografa Eva Laudace
A trentacinque anni dalla strage di Ustica, GALLLERIAPIÙ ospita l’atto conclusivo della mostra personale Inventarium di Giovanni Gaggia presentata a Palermo nei mesi scorsi presso Canto217 a cura di Serena Ribaudo e che compie, con l’esposizione bolognese, un immaginario viaggio di ritorno verso la città da cui è partito il tragico volo del DC-9.
Il progetto segna la conclusione di un lungo percorso iniziato dall’artista con la visita al Museo della Memoria di Bologna e la visione dell’installazione permanente di Christian Boltanski. Il lavoro si compone di sei tavole a matita che fanno parte di un ciclo di opere del 2010 dal titolo Ali Squamose in cui agli oggetti ritrovati in mare, disegnati mirabilmente, si unisce la traccia ematica di un cuore animale pulsante. L’impronta ematica, che in una settima tavola è lasciata senza alcun disegno, esprime tutta la forza vitale del sangue quasi a testimoniare la lotta con la quale i parenti sono riusciti a conquistare la verità almeno su uno dei tanti misteri italiani di quegli anni.
Il 27 giugno, giorno del 35° anniversario della strage, Gaggia terminerà, con un’azione performativa in galleria, l’enigmatica frase “QUELLO CHE DOVEVA ACCADERE” ricamata sul grande arazzo di tre metri già esposto a Palermo. Sono le parole utilizzate spesso in pubblico da Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione Parenti delle Vittime, per interrogarsi sullo scopo di quell’azione di guerra nel cielo di Ustica e che l’artista ha voluto riprendere per la molteplicità di significati che la frase sottende.
L’intervento dell’artista sarà seguito in diretta Skype dalle sale dell’Accademia di Belle Arti di Palermo dove anche il pubblico siciliano verrà coinvolto nell’azione per avvicinare, in un abbraccio ideale, le due città toccate pesantemente dalla stessa tragedia.
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