13 locali uniti in rete per dare vita alla II edizione della Notte Bianca del Vino.
Dopo il successo della prima edizione torna la Wine City Night- La Notte Bianca del Vino, in programma nella serata di martedì 19 maggio dalle 19.00 alle 23.30 a Bologna. Un itinerario enogastronomico con degustazioni selezionate di vini e cibi di alta qualità, arricchito dagli incontri con gli stessi produttori vinicoli, tutti insieme per celebrare la cultura del buon bere passeggiando per le vie della città. Una iniziativa organizzata da AMO – Associazione Mescitori Organizzati, nata dalla rete dei locali promotori di Wine City Night 2014 e che, dopo l’evento Aspettando Enologica organizzato in occasione il Salone del Vino dell’Emilia-Romagna lo scorso novembre, propone ora un nuovo appuntamento per condividere con il pubblico la passione per il gusto e la ricerca di sapori e abbinamenti. Ogni locale della rete proporrà al prezzo speciale di 5 € un calice di vino abbinato ad un assaggio gourmet di cibo.
La diversità climatica e dei terreni che si incontra spostandosi dal nord al sud dell’Italia, le diverse tecniche di vinificazione e di maturazione assicurano la possibilità di produrre numerose tipologie di vino, spesso poco conosciute. Per questa serata i 13 locali aderenti proporranno un viaggio alla scoperta non solo di vini eccezionali ma anche dei loro viticoltori, che avranno la possibilità di raccontare attraverso i loro prodotti tutto quello che sta dietro una bottiglia di vino di alta qualità.
La Cantina Bentivoglio propone un pignoletto frizzante e un sangiovese provenienti della Fattoria Monticino Rosso, un’azienda agricola a conduzione famigliare che sorge sulle colline di Imola, al confine con il comune di Dozza. Sempre emiliana è la proposta di Da Francesco con il cabernet sauvignon dell’Azienda Agricola La Torricella di Savigno (BO). Poco distante, nel Parco regionale dei Gessi, sorge l’Azienda Agricola Tomisa che produce vini biologici come il pignoletto frizzante proposto da Divinis. Dalle colline bolognesi proviene anche un altro pignoletto frizzante, proposto da Enoteca Storica Faccioli, è quello di Orsi Vigneto San Vito, che produce vini in conduzione biodinamica, con fermentazioni spontanee e senza l’uso di chiarifiche e filtrazioni. Ma non solo bianchi in questa serata di primavera. Colore rubino, profumo intenso e vinoso per il lambrusco di Giuseppe Ferrari proposto dall’Enoteca Zampa. Lambrusco rosé invece quello della Cantina della Volta coltivato nelle fertili terre del naviglio modenese e proposto per l’occasione da Enoteca Ai Vini Scelti. Sulle prime pendici dei colli bolognesi, a Castello di Serravalle, nasce la cantina di Virgilio Sandoni che, lasciati gli studi universitari di filosofia nel 1972, si è dedicato alla creazione di un vitigno dai risultati straordinari. I suoi vini, merlot e sauvignon proposti da Sette Tavoli, ricordano i meravigliosi vini del Carso, terra benedetta dal dio Bacco. Nella Tenuta Pertinello, che si estende a pochi chilometri di distanza dal parco nazionale delle Foreste Casentinesi, tra la Romagna e la Toscana, viene prodotto un brut da uve sangiovese dal gusto pieno e asciutto presentato a Via con Me in collaborazione con Enoteca La Cantina. L‘Enoteca Solferino ci porta nel cuore pulsante della Romagna, a Predappio, dove nascono i vini della cantina Noelia Ricci (sangiovese e trebbiano), dal nome dell’imprenditrice che fin dagli anni’40 individuò nei terreni dell’Appennino romagnolo delle aree vocate per la produzione del Sangiovese e che oggi punta sull’ecosostenibilità, qualità e unicità della sua produzione. Camera a Sud e Alce Nero Berberè allargano i confini scegliendo le Marche e in particolare due realtà del consorzio di vignaioli biologici “TERROIR MARCHE”, nato per promuovere e valorizzare la coltivazione e la trasformazione biodinamica della vite. Mentre Camera a Sud sceglie un vino rosato della cantina Fiorano, che coltiva solo vitigni autoctoni che riflettono pienamente l’anima profonda di questo territorio; Alce Nero Berberè propone un falerio della cantina Aurora della provincia di Ascoli Piceno, nata ormai 40 anni fa con l’obiettivo di coniugare l’esperienza contadina con le nuove metodologie biologiche, in un rapporto armonico, vero e pulito con la natura del territorio.
Scelta “territorialmente” alternativa invece quella di Cantina Tempesta, che servirà un pinot grigio e un dolcetto di Ovada della Cascina Boccaccio, che sorge nel cuore del Monferrato a pochi km dal mar Ligure. Dal Nord al Sud, Accà Vineria sceglie, infine, un vino proveniente dalla cantina Santiquaranta, nata sulla dorsale appenninica al confine fra Campania e Puglia e divenuta oggi una delle realtà vitivinicole più interessanti della provincia di Benevento. I vini proposti, falanghina, aglianico e moscato, son ben rappresentativi dell’eccellenza produttiva della regione campana.
I locali aderenti all’iniziativa sono:Accà Vineria (via San Giorgio 11), Alce Nero Berberè (via Petroni 9c),Camera a Sud (Via Valdonica 5),Cantina Bentivoglio (Via Mascarella 4b), Cantina Tempesta (via Ranzani 17a), Da Francesco (Via Mascarella 75),Divinis (via Battibecco 4/c), Enoteca ai Vini Scelti (Via Andrea Costa 36B), Enoteca Solferino (Via Solferino 39A),Enoteca Storica Faccioli (Via Altabella 15B), Enoteca Zampa (Via Andrea Costa 127A), Sette Tavoli (via Cartoleria 15), Via con Me con la collaborazione di Enoteca La Cantina (Via San Gervasio 5D).
L’iniziativa è parte del progetto City of Food, con il patrocinio del Comune di Bologna e Confcommercio.