Tra i più apprezzati autori sulla scena contemporanea della danza italiana, Fabrizio Monteverde firma questa volta, per lo storico Balletto di Roma, la nuova versione di un classico d’eccezione. Tra le suggestioni di una favola d’amore crudele e i simboli di un’arte che sovrasta la vita, il coreografo reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico, su musica di Cajkovskij, garantendo quell’originalità coreografica e registica unica che da sempre ne caratterizza le creazioni e il successo.
‘Il lago dei cigni ovvero il canto’, liberamente ispirato a ‘Il lago dei cigni’ e all’atto unico di Anton Čechov ‘Il canto del cigno’, andrà in scena il 26 marzo alle 21 al Teatro Duse di Bologna.
Capolavoro del balletto, sintesi perfetta di composizione coreografica accademica e notturno romantico, di chiarezza formale e conturbanti simbologie psicoanalitiche, ‘Il lago dei cigni’ è una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti, Siegfried e Odette, pagano con la vita la passione che li lega. Una di quelle “favole d’amore in cui si crede nella giovinezza” avrebbe detto Anton Čechov, scrivendo nell’atto unico ‘Il canto del cigno’ (1887) di un attore ormai vecchio e malato che ripercorre in modo struggente i mille ruoli di una lunga carriera.
Così, con dichiarata derivazione intellettuale dal grande scrittore russo, il ‘Lago’ di Monteverde trova ne ‘Il Canto’ il proprio naturale compimento drammaturgico e in un percorso struggente di illusioni e memoria porta in scena un gruppo di ‘anziani’ ballerini che, tra le fatiche di una giovinezza svanita e la nevrotica ricerca di finale felice, ripercorrono gli atti di un ulteriore, inevitabile lago senza fine.
Condannata ad una perenne metamorfosi, donna a metà tra il bene e il male, Odette/Odile sarà cigno e principessa, buona e crudele, amante fedele e rivale beffarda. Metafora di un’arte che non conosce traguardo, cercherà se stessa in un viaggio tormentato d’amore, tradimento, prigionia e liberazione; in un teatro in cui tutto ha inizio e nulla ha mai fine, andrà incontro agli stracci consumati di una vita d’artista con lo spirito bianco di una Venere per sempre giovane.
Sul palco Roberta De Simone (Odette), Mirko De Campi (Siegfried), Anna Manes (Odile), Luca Pannacci (Rothbart) e la compagnia formata da Placido Amante, Marcos Becerra, Michele Cascarano, Mirko De Campi, Roberta De Simone, Monika Lepisto, Anna Manes, Valentina Pierini, Luca Pannacci, Raffaele Scicchitano, Azzurra Schena, Sophie Tonello, Claudia Vecchi, Stefano Zumpano. Musiche di Cajkovskij, costumi di Santi Rinciari, light designer Emanuele De Maria.
PREZZI INCLUSA PREVENDITA
Platea € 29, € 26, € 24.50
2° Galleria € 24, € 21.50, € 20.50
2° Galleria € 19 € 17 € 16
La biglietteria del Teatro Duse in via Cartoleria, 42 – Bologna è aperta dal martedì al sabato dalle 15 alle 19
Tel. 051 231836 – biglietteria(at)teatrodusebologna.it
I biglietti sono acquistabili anche on line sul sito www.teatrodusebologna.it