Ristoranti Bologna: Il mondo di “Altro?” tra aperitivi, piatti veg, baccalà, atmosfera informale, family e dog friendly!

altroDifficilmente, quando si entra in un locale nuovo, la prima impressione è quella che conta: troppi, infatti, sono gli elementi che un occhio e un palato bene attenti devono prendere in considerazione per iniziare a formulare un giudizio non dico definitivo, ma quantomeno completo. Quando però si va da Altro? l’impressione è inequivocabilmente sin dal primo momento quella di un luogo accogliente, dall’impronta decisamente bolognese eppure non convenzionale, come se la tradizione dovesse per forza di cose arricchirsi di un elemento nuovo.

Situato all’interno del Mercato delle Erbe di via Ugo Bassi, Altro? si colloca infatti in un più ampio progetto di riqualificazione dell’area che conta già la presenza di un ristorante specializzato in pesce e che presto vedrà l’arrivo di ulteriori realtà mangerecce. Il suo nome – una tipica espressione bolognese utilizzata dai negozianti – rimanda ineluttabilmente a un mondo fatto di piccoli negozi specializzati, ricchi di profumi e di suggestioni come solo un mercato storico sa fare: e difatti Altro? è in realtà un ristorante composto da tante botteghe, ciascuna delle quali assolve il proprio compito puntualmente seguendo uno spartito comune, situate attorno a una piazzetta coperta magnificamente illuminata dall’ampio lucernario di inizio XX secolo.

Così mentre al bar si preparano i caffè e si possono gustare croissant provenienti dalla rinomata Pasticceria D’Azeglio e torte fatte in casa, ma anche prendere l’aperitivo, il forno si premura di fornire pizze alla romana e focacce da mangiare sul posto o da portare a casa, l’osteria-salumeria propone affettati di qualità, birre, taglieri e panini gourmet, la formaggeria Via Lattea (unico punto vendita preesistente) si occupa del reparto latticini e, ironicamente, la vecchia macelleria equina si è trasformata in un punto vegano con piatti da asporto, zuppe e frullati.

Nel mezzo la cucina, dove lo chef Massimo Muratori, proveniente dalla grande scuola di Eataly, mescola sapientemente gli immancabili classici della tradizione bolognese – tutti presenti senza la minima eccezione e tutti ben eseguiti – con una proposta variegata, che cambia di giorno in giorno a seconda dell’offerta di mercato, con alcuni punti fermi come il già celebratissimo baccalà, che da quando il locale ha inaugurato lo scorso 6 gennaio è già diventato un gettonatissimo must.

Anche il locale è variegato e accanto ai tavoli dove consumare i pasti si affiancano comodi divani e poltrone, mentre in una nicchia campeggia la sala degli amici, un grande tavolo per feste in separata sede.

La carta dei vini prende ampiamente in considerazione il territorio, con una particolare attenzione ai vini biologici e biodinamici, ma senza farne un dogma e quindi accoglie anche bottiglie dalle altre regioni italiane, mentre per la birra e i salumi sono stati fatti accordi di co-marketing rispettivamente con l’Antico Birrificio Poretti e la Ibis.

A dirigere il tutto una compagnia di soci assai mista, tutti provenienti da esperienze diverse: Massimo Mani, avvocato ed dirigente al Gruppo Cremonini, Beatrice Lipparini, già al RosaRose, Riccardo Di Pisa e la Rightness srl, società di ristorazione già alle spalle della catena vegan La Zazie. «Abbiamo impiegato due anni e mezzo per mettere a punto questo progetto – racconta Massimo – con l’obiettivo principale di salvaguardare quella che è sempre stata la natura di questo posto, ovverosia un mercato. Ma il mercato non è soltanto il luogo dove si fa la spesa, al mercato ci si incontra e si mangia pure: di qui la nostra idea di presentare il locale come una piazza dall’atmosfera sincera, dove i mobili e gli arredi non sono vintage nel senso di artefatti ma è come se fossero lì da sempre. La cucina invece, anche in virtù delle particolari norme di sicurezza che regolano questo posto, è dotata delle apparecchiature più moderne, una cosa su cui abbiamo voluto investire così come abbiamo scelto la sostenibilità, con pannelli irradianti in luogo dei vecchi “funghi” a gas, la riduzione dei trasporti su ruota, l’abolizione dei fusti di metallo per la spina della birra. Vogliamo essere una realtà al tempo stesso cosmopolita e bolognese, senza mai snaturare la caratteristica di questo luogo».

Tra i tanti valori aggiunti di Altro? il bagno dotato di fasciatoio – irrinunciabile per chi esce scortato da figli in età infantile – e la politica dog friendly, che consente di andare a mangiare fuori in compagnia degli amici a quattro zampe, mentre la massiccia presenza sui social network, in attesa dell’avvio del sito web, conta già 3500 follower su Facebook e 1500 su Instagram e presto entrerà in funzione anche il wi-fi gratuito. Ma ciò che è veramente impagabile è quell’atmosfera informale, capace di mettere chiunque a proprio agio proprio come se ci si trovasse al centro della piazzetta di un mercato rionale, circondati dai profumi e dai sentori della nostra tradizione, liberi di rilassarsi e di pensare che sì, può anche esistere un mondo più sostenibile, meno frenetico, più godibile. In poche parole un mondo Altro?.

di Gabriele Orsi

Altro?
via ugo bassi 25
Bologna
Chiuso il lunedì e la domenica

www.facebook.com/AltroBologna/