Il 4 novembre con il portale della storia e memoria di Bologna

Manifesto propagandaCON IL PORTALE STORIA E MEMORIA DI BOLOGNA IL MUSEO CIVICO DEL RISORGIMENTO
RICORDA IL 96° ANNIVERSARIO DELLA FINE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE,
IL 4 NOVEMBRE 1918
In  occasione  del 96° anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale,
che  si  celebrerà  il  prossimo  4 novembre, l’Istituzione Bologna Musei –
Museo  civico del Risorgimento dedica al ricordo dei 2.536 caduti bolognesi
una  specifica sezione all’interno del portale Storia e Memoria di Bologna,
da               oggi              raggiungibile              all’indirizzo
www.storiaememoriadibologna.it/lapidario-di-santo-stefano.

Per  la prima volta sono resi accessibili agli utenti web tutti i nomi e le
biografie dei caduti ricordati nelle 64 lapidi, poste nel chiostro romanico
annesso alla monumentale Basilica di Santo Stefano.

Lapidario SStefanoIl  Lapidario  di  Santo Stefano, fortemente voluto dalla Sezione bolognese
dell’Associazione  Madri  e  Vedove dei Caduti in guerra e realizzato da un
Comitato  appositamente  costituito,  fu  inaugurato il 12 giugno 1925 alla
presenza del Re Vittorio Emanuele III.
Le  lapidi  riportano  i  nomi  dei  caduti  inscritti  fra  la popolazione
residente  nel  Comune di Bologna negli anni 1915, 1916, 1917, 1918, 1919 e
1920. Per il 1919 e 1920 sono infatti considerati, per legge, Caduti per la
Patria tutti i morti in conseguenza della guerra.
Per  l’elencazione  dei caduti fu prescelta l’idea certamente più efficace,
quella  di  raggruppare  i  nomi  in  lapidi  distinte per zone combattute,
applicandole  sulle  quattro  pareti del chiostro, ciascuna dedicata ad uno
dei quattro anni di guerra.

Ogni lapide reca una intestazione riportante l’anno e, quando possibile, il
luogo  della morte, e a seguire i nomi dei caduti, il loro rispettivo grado
e l’arma di appartenenza ed infine la data di morte.
Il  testo è inciso in caratteri romani, tinti in rosso; l’elenco dei caduti
di  ciascuna  lapide  è  alfabetico ed organizzato in ordine decrescente di
grado. I quattro angoli delle lapidi sono fregiati da una croce di guerra.
Tra  i  caduti  figurano sei decorati con la medaglia d’oro: il Maggiore di
Fanteria  Giacomo  Venezian; il Soldato dei Granatieri Alfonso Samoggia; il
Tenente  d’Artiglieria Giulio Blum; il Tenente di Fanteria Corrado Mazzoni;
il  Sottotenente  dei  Bersaglieri Giacomo Pallotti; il Tenente del Reparto
Assalto Ivo Lollini.
I  loro nomi, così come quelli degli altri caduti, grazie al portale Storia
e  Memoria  di  Bologna  divengono  via  via volti, immagini, storie che si
intrecciano.

Una  storia  come  quella  di Giacomo Venezian, di origine triestina, che a
Bologna  fu  tra  i  fondatori  della  Società Dante Alighieri, consigliere
comunale  e  titolare  della  cattedra  di  Diritto Civile presso la nostra
Università. Dopo l’intervento dell’Italia nel conflitto mondiale si propose
come  volontario e chiese di essere assegnato al servizio attivo al fronte,
dove prese parte a molte azioni temerarie.
O  quella  di Giacomo Pallotti, anche lui Medaglia d’Oro al Valor Militare,
che  ‘in  un  momento  criticissimo dell’azione, con raro ardire lanciavasi
alla  testa  del  suo  plotone  contro il nemico che irrompeva nelle nostre
trincee  [….].  Stando  ritto  sulla  trincea,  animava  i  suoi  soldati a
raddoppiare  le  forze  per  far  fronte  al soverchiante numero di nemici,
finché, colpito in fronte da palla nemica, cadeva gloriosamente sul campo’.

Sul portale è inoltre disponibile una video-intervista con Beatrice Borghi,
docente  presso  il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università
di  Bologna,  che  ci  racconta  alcuni aspetti storico-artistici legati al
chiostro in cui è conservato il Lapidario.
L’intervista  –  sottotitolata  in  italiano per non udenti o ipoudenti – è
disponibile al seguente link:
http://www.storiaememoriadibologna.it/lapidario-di-santo-stefano.

Infine  il  Museo  civico del Risorgimento – Istituzione Bologna Musei e il
Settore  Marketing  Urbano  e Turismo del Comune di Bologna hanno curato la
pubblicazione  del  dépliant  “La Grande Guerra a Bologna. Itinerario della
memoria”. Una mappa destinata ai turisti e ai Bolognesi, che grazie ad essa
potranno  percorrere  la  città  alla  scoperta  delle  memorie  del  primo
conflitto  mondiale:  dalle  lapidi celebrative, ai monumenti collettivi, a
quel   grande  “deposito  della  memoria  cittadina  della  Grande  Guerra”
rappresentato dal Museo stesso e dalla sua Biblioteca.
La mappa è scaricabile dal sito del Museo civico del Risorgimento.

Info:
www.storiaememoriadibologna.it
www.museibologna.it/risorgimento