Un mese di iniziative culturali per parlare della violenza sulle donne, dal 6 novembre al 6 dicembre, attraverso convegni, spettacoli, mostre e proiezioni, con un programma che coinvolge il Teatro Comunale, l’Arena del Sole, la Cineteca il 20 e il 29 novembre e tanti altri luoghi della città. Questa la sfida del Festival La Violenza illustrata che, alla IX edizione è diventato un punto di riferimento insostituibile nel panorama nazionale”, come ricorda l’assessora provinciale Gabriella Montera.
“Il Festival, quest’anno dedicato all’accoglienza, svolge un’azione culturale unica in Italia, necessaria al pari dei servizi di accoglienza, sostenuti da quasi un quarto di secolo dalla Casa delle Donne per non subire violenza”, rimarca la presidente del Consiglio, Simona Lembi, “perché il problema della violenza sulle donne è talmente diffuso e radicato, un fenomeno trasversale ai contesti sociali frutto della disparità economica, sociale e politica tra uomini e donne, da richiedere iniziative sistemiche anche culturali”.
Si avvicina il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e Casa delle Donne fa il punto sulle attività svolte all’interno del protocollo operativo con la Provincia che fa della Casa delle Donne per non subire violenza il Centro antiviolenza metropolitano, con contributi da 46 Comuni – circa 130.000 euro in tutto, di cui 75.000 dal Comune di Bologna – per sostenere le azioni di contrasto, prevenzione, formazione agli operatori sociali, sanitari e forze dell’ordine, educazione, raccolta dati, ma soprattuto di accoglienza delle donne e dei minori che subiscono violenza.
Il testimone istituzionale passerà dal 2015 alla Città metropolitana e l’anno prossimo vedrà anche finalmente attivarsi per il tramite della Regione i finanziamenti governativi ai centri antiviolenza per il Piano di azione previsto dal cosiddetto Decreto femminicidio del 2013 – circa 800.000 euro per l’Emilia Romagna – e voluto dalla recente Convenzione di Istanbul. Intanto il Comune, aspettando il passaggio alla Città Metropolitana, farà come sempre la sua parte, rinnovando la convenzione, nella speranza di trovare risorse per migliorare e accrescere i servizi e arrivare a costruire l’Osservatorio regionale per la raccolta dei dati.