Bambini e adulti domenica potranno seminare bio!

pixabay.com/Creative Commons Deed CC0

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12 OTTOBRE 2014: “SEMINARE IL FUTURO!” VI DA’ APPUNTAMENTO PER IL QUARTO ANNO CONSECUTIVO

Una domenica di festa che riunisce grandi e piccini in una semina collettiva a mano di semi bio sui campi, un gesto antico e simbolico ma concreto e dai molteplici significati

Domenica 12 ottobre 38 aziende agricole biologiche e biodinamiche – dal Veneto alla Calabria, dal Piemonte alla Puglia, isole comprese – apriranno le loro porte per ospitare bambini, adulti, famiglie, gruppi, appassionati di bio e biocuriosi in occasione della 4° edizione di “Seminare il futuro!”.

Anche la regione Emilia Romagna è coinvolta grazie all‘adesione di ben cinque aziende: La Collina Società Cooperativa Agricola di via Carlo Teggi 38, Reggio nell’Emilia; Azienda Agricola del Parco della Chiusa di via Panoramica 24, Casalecchio di Reno (BO); Caseificio Santa Rita Bio di via Pompeano 2230/1, Serramazzoni (MO); Hombre srl di via Corletto sud 320, Modena; Cooperativa Sociale “Giovani ambiente lavoro” di strada Pomposiana 292, Marzaglia Nuova (MO).

Tutti i partecipanti vivranno un’esperienza unica: in contemporanea in tutte le aziende agricole bio aderenti spargeranno a mano, in un campo appositamente preparato, sementi biologiche e biodinamiche di cereali. La porzione di terreno seminata verrà contraddistinta da uno striscione sul quale ciascuno potrà lasciare la propria firma: per un anno, fino alla raccolta, recandosi nuovamente presso l’azienda agricola, si potrà osservare la crescita dei cereali seminati.

Attraverso un gesto così semplice, concreto e antico i bambini insieme ai loro genitori, ai loro nonni e agli amici, potranno riflettere insieme sulla crescita del seme, sulla provenienza del cibo, sul futuro dell’agricoltura.

Seminare il futuro” è un’occasione per far festa con i più piccoli perché la semina è un gesto gioioso che riporta ad un significato profondo. Inoltre vuole essere un modo per far visitare alle famiglie alcune aziende biologiche e biodinamiche, far conoscere gli animali in esse allevati, far scoprire il metodo di coltivazione biologico e biodinamico ed i prodotti ottenuti in queste aziende.

Per gli adulti vuole essere anche un momento di riflessione sul futuro dei semi e sulla assoluta necessità di trovare una via alternativa all’industrializzazione delle sementi, ai brevetti posti su di essi dalle multinazionali ed al degrado della loro qualità. Tutti elementi che concorrono alla diminuzione della biodiversità, intaccano il patrimonio comune e non aiutano ad ottenere piante sane, robuste e riseminabili.

La diversità genetica è fondamentale per l’ecosistema e per una buona adattabilità degli esseri viventi ai rapidi e profondi cambiamenti ambientali. Lo sfruttamento dei terreni, la ricerca della più alta produttività agricola, l’impiego di fertilizzanti e di insetticidi chimici di sintesi hanno portato a una riduzione della biodiversità.

Con “Seminare il Futuro!” si vuole sostenere l’importanza degli alimenti non inquinati da additivi, da sofisticazioni e da residui chimici, frutto di un metodo agricolo, quello bio, che fa del rispetto della terra, del benessere degli animali, della tutela dell’ambiente, della biodiversità e del lavoro, anche dei piccoli produttori, i suoi punti cardine.

SU SEMINARE IL FUTURO!

L’idea nasce in Svizzera nel 2006 dalle menti di Ueli Hurter, agricoltore biodinamico, e di Peter Kunz, selezionatore di cereali biologici. L’edizione italiana 2013 di Seminare il futuro! ha visto la partecipazione di 26 aziende e di circa 2.700 persone, molte delle quali giovani e bambini, che si sono appassionate a seminare a spaglio sementi di cereali (in totale 16 ettari seminati e 2.923 kg di semi impiegati), spesso di varietà antiche o autoctone, di origine biodinamica o biologica.