“I rifugi antiaerei a Bologna tra ricerca, tutela e valorizzazione”.
Dopo l’esposizione nella terra di Granaglione, Ponte della Venturina più precisamente, avvenuta nel mese di aprile, la mostra “Memorie sotterranee” riprende il suo lungo viaggio itinerante, arrivando nel territorio di Granarolo dell’Emilia con ben due avvenimenti; dal 25 al 28 settembre a Quarto Inferiore e dal 9 al 19 ottobre a Granarolo.
Ecco tutti i dettagli:
– Quarto Inferiore, inaugurazione giovedì 25 settembre alle ore 19.30, presso il salone parrocchiale di San Michele Arcangelo, in via Badini, 2. Saranno presenti il sindaco di Granarolo, Daniela Lo Contee tutta la Giunta comunale, assieme ai curatori della mostra, Massimo Brunelli e Vito Paticchia. Subito dopo la presentazione si potrà cenare nell’attiguo stand ristorante, aperto in occasione della sagra di San Michele. La mostra proseguirà sino al 28 settembre presso l’attigua biblioteca parrocchiale, sempre con la presenza dei curatori.
– Granarolo dell’Emilia, presentazione ufficiale sabato 11 ottobre alle ore 18.00, presso la biblioteca comunale in via San Donato, 74, Borgo dei Servizi. Saranno presenti il sindaco di Granarolo, Daniela Lo Conte e tutta la Giunta comunale, assieme ai curatori della mostra, Massimo Brunelli e Vito Paticchia. Subito dopo la presentazione si potrà proseguire la serata alla “Notte Bianca” in occasione della “Granarolo in Festa”. La mostra proseguirà sino al 19 ottobre negli orari di apertura della biblioteca.
In entrambi i luoghi, la mostra fotografica composta da ben 32 pannelli, analizza la genesi delle protezioni antiaeree realizzate per difendere la popolazione civile nel corso dei sanguinosi conflitti del XX secolo.
Il 25 settembre si ricorda l’anniversario del più drammatico bombardamento subito da Bologna nel corso della 2a Guerra Mondiale: oltre mille morti e centinaia di feriti, in gran parte sotto il rifugio del Cavaticcio, situato sotto l’attuale via Marconi. Proseguendo una ricerca in corso da tempo, la mostra vuole esporre documenti, immagini d’archivio e indagini sul campo con una attenzione a progetti, ipotesi e suggestioni per la tutela, il riuso e la valorizzazione del patrimonio storico-documentale presente a Bologna con significative testimonianze. In molte capitali e città europee, Londra, Parigi, Berlino, Roma, Barcellona; in diverse città italiane, Milano, Torino, Napoli, Genova, La Spezia, Parma i rifugi antiaerei sono oggetto di interventi di riqualificazione che ne facilitano l’apertura al pubblico e il riuso a fini testimoniali e culturali. L’Istituto Beni culturali, sulla scia di precedenti iniziative, dall’inserimento nel 1997 dei rifugi e delle cavità sotterranee fra il patrimonio storico del Progetto regionale Linea Gotica, al censimento del 2007 e successiva mostra fotografica a Palazzo d’Accursio dei “Graffiti di guerra” con foto di Riccardo Vlahov, si propone di porre all’attenzione degli amministratori e delle forze economiche cittadine la necessità di interventi di tutela e valorizzazione di un diffuso e importante patrimonio storico-documentale.
Promossa dall’Istituto Beni Culturali, la mostra è realizzata con la collaborazione dell’Associazione Amici delle Vie d’acqua che da anni, con ricerche, pubblicazioni, visite guidate e sito web promuove presso un vasto pubblico nazionale il patrimonio sotterraneo di Bologna.