ALL’ESTERO TRA PERSONE DELLO STESSO SESSO. DICHIARAZIONE DEL SINDACO
VIRGINIO MEROLA
Il Comune di Bologna dà il via libera alla trascrizione del matrimonio
celebrato all’estero tra persone dello stesso sesso.I matrimoni celebrati all’estero tra cittadini dello stesso sesso (entrambi
cittadini italiani o tra un cittadino italiano e un cittadino straniero)
potranno essere trascritti nei registri di stato civile del Comune di
Bologna a partire dal prossimo 15 settembre per effetto della Direttiva
emanata al riguardo dal Sindaco Virginio Merola in data 21/07/2014.
La trascrizione dell’atto di matrimonio estero potrà essere richiesta
dall’interessato mediante istanza in bollo rivolta al Sindaco, redatta su
apposito modulo da ritirarsi presso lo Stato Civile – Ufficio Matrimoni – o
scaricabile dal sito Iperbole. L’istanza dovrà essere presentata al
Protocollo Generale del Comune di Bologna.
La trascrizione avverrà per tutti i matrimoni celebrati anche prima del 15
settembre 2014.
“Come promesso, ho firmato nella serata di ieri il provvedimento che dà il
via libera alla trascrizione nei registri dello Stato Civile dei matrimoni
celebrati all’estero tra persone dello stesso sesso – annuncia il Sindaco
di Bologna, Virginio Merola – dal prossimo 15 settembre, infatti, tali
matrimoni potranno essere trascritti all’anagrafe del Comune. Mi auguro che
questa nostra scelta possa contribuire alla creazione di una maggiore
consapevolezza nell’opinione pubblica tanto quanto nel nostro Parlamento in
merito alla necessità di approvare al più presto una legge nazionale che
estenda i diritti dei coniugi alle unioni civili fra persone dello stesso
sesso. In attesa di questo passo, ormai compiuto nella stragrande
maggioranza dei Paesi europei, con la trascrizione nei registi Bologna
afferma oggi un importante principio di libertà e di giustizia. Andiamone
orgoliosi”.
Requisiti richiesti:
Almeno uno dei due sposi deve essere cittadino italiano ed entrambi devono
risiedere nel Comune di Bologna.
Documenti da presentare:
– Documento di identità valido
– Atto di matrimonio in originale, munito di traduzione in lingua
italiana eseguita da traduttore giurato e legalizzazione. Se l’atto è stato
formato in un Paese aderente alla Convenzione dell’Aja del 5/10/61, è
esente dalla legalizzazione ma dovrà essere munito del timbro “Apostille”.
Qualora l’atto di matrimonio sia stato formato in uno Stato aderente alla
Convenzione di Vienna dell’8/09/76, è sufficiente che sia prodotto su
modello plurilingue (internazionale). In questo caso non occorrerà alcuna
traduzione e legalizzazione.
Relativamente alla legalizzazione dei documenti, vista la notevolissima
varietà dei casi, a seconda della Nazione in cui è stato contratto il
matrimonio, si suggerisce di contattare preventivamente l’Ufficio Matrimoni
dello Stato Civile.
PAESI ADERENTI ALLA CONVENZIONE DELL’AJA DEL 5 OTTOBRE 1961 che prevede
l’esenzione della legalizzazione consolare sull’atto a condizione che sia
apposta l’Apostille (apposita timbratura quadrata attestante l’autenticità
del documento e la qualità legale dell’autorità rilasciante:
Albania, Andorra, Antigua e Barbuda, Argentina, Armenia, Australia,
Austria, Azerbaijan, Bahamas, Barbados, Barhein, Belgio, Belize,
Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Botswana, Brunei-Dar Salam, Bulgaria, Capo
Verde, Cina (solo Macao e Hong Kong), Cipro, Colombia, Corea del Sud, Costa
Rica, Croazia, Danimarca, Dominica, Equador, El Salvador, Estonia, Fiji,
Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia,
Grenada, Honduras, India, Irlanda, Islanda, Isole Cook, Isole Marshall,
Israele, Kasakhistan, Kyrgyzstan, Lesotho, Lettonia, Liberia,
Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malawi, Malta, Mauritius,
Messico, Moldova, Monaco, Mongolia, Montenegro, Namibia, Niue, Nicaragua,
Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Oman, Panama, Perù, Polonia, Portogallo,
Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Repubblica Slovacca, Romania,
Russia, Samoa, San Kitts e Nevis, San Marino, Santa Lucia, Saint Vincent e
Grenadines, Sao Tomè e Principe, Seychelles, Serbia, Slovenia, Spagna,
Stati Uniti d’America, Sud Africa, Suriname, Svezia, Svizzera, Swaziland,
Tonga, Trinidad e Tobago, Turchia, Ucraina, Ungheria, Uruguay, Vanuatu,
Venezuela.
PAESI ADERENTI ALLA CONVENZIONE DI VIENNA DEL 1976 (certificato di
matrimonio su modello plurilingue esente da traduzione e legalizzazione).
Austria, Belgio, Bosnia Erzegovina, Croazia, Francia, Germania, Lituania,
Lussemburgo, Macedonia, Moldavia, Montenegro, Olanda, Polonia, Portogallo,
Romania, Serbia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia.
Sono completamente esenti da legalizzazione gli atti di matrimonio e le
traduzioni rilasciati dai seguenti paesi:
Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Irlanda, Lettonia,
Spagna.
Sono esenti da legalizzazione gli atti di matrimonio rilasciati dai
seguenti paesi:
Argentina, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Portogallo, San Marino, Svizzera,
Turchia, Ungheria.
In questi paesi se la traduzione è effettuata all’estero deve essere munita
di Apostille.
Ufficio Matrimoni
Piazza Maggiore, 6 Bologna
Orari al pubblico: su appuntamento, da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13;
martedì e giovedì alle 15 alle 16.30.
Telefono 051 2193530 – 2193521 – 2193532 – 2193960
E-mail: celebrazionematrimoni@comune.