Eva Robin’s è una “trans populista” nel nuovo spettacolo di Andrea Adriatico ispirato al premio Nobel Elfriede Jelinek e dedicato a Marcella Di Folco, in prima nazionale a “Cuore di Brasile”
La parole del premio Nobel Elfriede Jelinek, il corpo e la voce di Eva Robin’s: un corto circuito deflagrante che diventa, nel nuovo spettacolo di Andrea Adriatico, “Delirio di una TRANS populista”. Si tratta della prima tappa di un progetto che il regista di Teatri di Vita dedicherà quest’anno alla scrittrice austriaca (autrice, tra l’altro, del romanzo “La pianista” da cui futratto un celebre film), che prevede anche un seminario per attori e danzatori in luglio e un nuovo spettacolo in agosto al festival Orizzonti di Chiusi. “Delirio di una TRANS populista. Un pezzo dedicato a Elfriede Jelinek”, che vede la partecipazione anche di Saverio Peschechera, Alberto Sarti e Stefano Toffanin, e che è dedicato idealmente e affettuosamente a Marcella Di Folco, debutta in prima nazionale mercoledì 25 giugno alle 21.15 all’interno del festival “Cuore di Brasile” in programma a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; infoline 051.566330 – www.teatridivita.it), e proseguirà fino al 12 luglio (ore 20), posti limitati.
Il festival, che apre i battenti come tutti i giorni alle ore 17, prevede anche il film documentario “O dia que durou 21 anos”, la mostra fotografica di Belém de Oliveira e il gustoso ristorante brasiliano di José Rabelo.
Il festival è nell’ambito di “bè bolognaestate 2014”, in collaborazione con Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna, Fondazione del Monte, Fondazione Carisbo. Con la collaborazione di Espírito Mundo, il patrocinio dell’Ambasciata del Brasile e l’adesione del Presidente della Repubblica.
PROGRAMMA DELLA GIORNATA: 25 giugno
Alle 17.00 si aprono gli spazi del festival, con la mostra di Belém de Oliveira. Una mostra fotografica in bianco e nero. Di paesaggi, figure, uccelli… Uno sguardo inedito dal e sul Brasile. Senza colori. Lasciando che i colori trapelino invisibili dai chiaroscuri e dai contrasti, e rimbalzino dall’anima della fotografia al cuore di chi guarda.
Alle 19.00 apre il ristorante brasiliano. Piatti e bevande brasiliane, servite nello spazio con tavoli all’aperto nella fresca cornice del Parco dei Pini. La cura del ristorante è affidata all’esperienza di Brasil Foods e dello chef José Rabelo. Il menu comprende, tra l’altro, carne e piatti vegetariani, frutta e picanha, nonché l’immancabile caipirinha.
Alle 19.00 apre il ristorante brasiliano. Piatti e bevande brasiliane, servite nello spazio con tavoli all’aperto nella fresca cornice del Parco dei Pini. La cura del ristorante è affidata all’esperienza di Brasil Foods e dello chef José Rabelo. Il menu comprende, tra l’altro, carne e piatti vegetariani, frutta e picanha, nonché l’immancabile caipirinha.
Alle 21.15 tocca al teatro, con la prima nazionale di “Delirio di una TRANS populista. Un pezzo dedicato a Elfriede Jelinek” di Andrea Adriatico, con Eva Robin’s, Saverio Peschechera, Alberto Sarti, Stefano Toffanin. Lo spettacolo, dedicato idealmente e affettuosamente a Marcella Di Folco, è una produzione di Teatri di Vita, in collaborazione con Focus Festival Jelinek, che prenderà il via il prossimo autunno: spettacoli, letture, incontri, proiezioni, pubblicazioni sull’opera della scrittrice austriaca Elfriede Jelinek, premio Nobel 2004, nelle città della regione Emilia Romagna.
Inoltre, lo spettacolo fa parte di un progetto specifico condotto da Andrea Adriatico sulla Jelinek, che prevede un seminario per attori e danzatori, che il regista condurrà con Anna Amadori dal 3 luglio, finalizzato alla creazione di uno spettacolo in autunno; e che prevede anche una nuova tappa in agosto, al festival Orizzonti di Chiusi, nel quale Eva Robin’s, insieme a Anna Amadori, Olga Durano e Selvaggia Tegon Giacoppo, darà vita a Jacqueline Kennedy Onassis, sempre con le parole della Jelinek.
“Delirio di una TRANS populista”, che riprende l’opera che la Jelinek dedicò al leader austriaco Jörg Haider, è una rilettura straniante per accarezzare il mondo logorroico della scrittrice austriaca e per sondare il mondo macerato in cui agiscono i fantasmi, fin troppo realistici, dell’orrore quotidiano in cui viviamo, in una visione al contempo politica e psicologica dei nostri ingloriosi anni. Il lavoro fatto da Eva Robin’s sotto la direzione di Andrea Adriatico è “un pezzo”: Ein Stück, lanciato come il frammento di un discorso, amoroso e rabbioso al tempo stesso, verso il presente.
“a nessuno viene veramente in mente di ribellarsi, un’impresa senza speranze.
perlopiù diciamo qualcosa di molto semplice.
da grandi altezze però suona diversamente…”
Alle 22.30 torna il cinema, con il documentario “O diaque durou 21 anos” di Camilo Tavares (2012), sulle influenze del governo degli U.S.A. nel colpo di stato militare avvenuto in Brasile nel 1964. Documenti e interviste ricostruiscono la sottile rete che il governo di John Kennedy e Lyndon Johnson mise in atto per appoggiare il maresciallo Humberto Castelo Branco