Cameredarie Cortile di Palazzo d’Accursio
cantierimeticci.it
Cameredarie è l’evento che fino al 6 luglio, nel cortile di Palazzo d’Accursio in Piazza Maggiore, permetterà ai cittadini di essere guidati nella sperimentazione artistica da un team di artisti internazionali, coordinati da Pietro Florida che dall’ITC Teatro dell’Argine di San Lazzaro si è spostato al Centro Zonarelli con la compagnia Cantieri Meticci. A seguire installazione multimediale parte del progetto europeo The City Ghettos of Today, metafora dei ghetti urbani di oggi.
Ogni giorno fino al 6 luglio
ore 18.00 Un’isola piena di suoni
Laboratori artistici aperti alla città.
Un team di artisti internazionali, coordinati da Pietro Floridia, guiderà i
partecipanti nella creazione di testi teatrali, scene, coreografie, video a
partire da La Tempesta di Shakespeare, l’opera che più si presta ad
indagare i rapporti tra culture differenti, messa in relazione con concetti
chiave quali ghetto, colonizzazione, educazione, stigma.
ore 20:00 The city ghettos of today
Una grande installazione multimediale composta da 15 tubi interattivi che,
dopo avere viaggiato in varie città europee, è stata portata a Bologna per
assorbire e rielaborare artisticamente testimonianze, pensieri, visioni
circa le nuove forme di ghettizzazione che attraversano la nostra società.
Cuore del progetto è il desiderio di ridefinire e riesaminare il concetto di ghetto nel contesto dei quartieri chiusi delle realtà migratorie contemporanee: attraverso la creazione artistica e la ricerca sociologica si intende infatti creare uno spazio dove la storia dei ghetti migranti dell’Europa possa essere esaminata e discussa. In che modo parliamo di ghetto oggi, è possibile ridefinire la parola stessa? Qual è il ruolo della presenza del ghetto nella costruzione dell’identità europea? Quali sono le cause del fenomeno del ghetto nell’Europa contemporanea? C’è un’interazione con la società tradizionale o si configura semplicemente come una parte dell’anonimo stile di vita delle città? Quali caratteristiche definiscono questi distretti migratori nell’Europa di oggi e come si connettono alla memoria collettiva del passato europeo? Per affrontare queste domande si è strutturato il progetto in una serie di workshop aperti alle comunità locali in diverse città europee – Varsavia, Parigi, Bologna, Milano, Helsinki e Berlino. Ogni workshop, condotto da artisti e operatori culturali, si concluderà con un’installazione e un dibattito sui temi del progetto. L’evento finale si terrà a Varsavia (dicembre 2014) e consisterà in un’installazione artistica e in un ultimo dibattito che raccoglieranno i materiali provenienti da tutte le realtà coinvolte: artistiche, culturali, universitarie e sociali.