L’IMPEGNO DELLE AZIENDE ALIMENTARI ITALIANE PER FAVORIRE UNA RIPRESA DEI CONSUMI ED AUMENTARE L’EXPORT
Si è aperta IERI la 17° edizione di Cibus, la fiera internazionale dell’alimentare (a Parma dal 5 all’8 maggio) con la partecipazione di 2700 aziende espositrici Alla conferenza di apertura ha partecipato il Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, che ha sottolineato l’impegno del Governo per il comparto agroalimentare sviluppando una strategia di difesa in grado di contrastare i fenomeni imitativi del cosiddetto italian sounding ed il superamento delle barriere non doganali, oltre ad una strategia di attacco per favorire l’export e quindi l’arrivo in Italia dei buyer esteri. Una doppia strategia che assume una importanza particolare alla luce dell’impegno del Governo per EXPO 2015, un evento dalla doppia valenza come policy, per un futuro sostenibile e come business. Su Expo è intervenuto anche il Presidente di Fiere di Parma, Franco Boni, che ha definito Expo come un punto di riflessione su quanto è stato fatto finora per il comparto e Cibus come una delle fiere più importanti al mondo per l’alimentare. Boni ha anche ricordato come 500 aziende alimentari italiane saranno ospitate ad Expo nel padiglione “Federalimentare4Expo”, che verrà realizzato da Federalimentare e Fiere di Parma.
Il nastro inaugurale di Cibus 2014 è stato tagliato dall’on. Paolo De Castro, Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo che ha detto: “Cibus conferma anche con questa edizione il suo ruolo centrale per la valorizzazione e la promozione dell’agroalimentare italiano. Un ruolo che cresce anno dopo anno in parallelo con la sempre maggiore attenzione e richiesta di prodotti made in Italy, specialmente dall’estero. La qualità italiana, grazie al suo stretto legame con il territorio, è un biglietto da visita importantissimo a livello internazionale ed è fondamentale che venga sostenuto e promosso da iniziative di alto livello come Cibus”.
Alla cerimonia di apertura ha preso parte anche il Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani che ha evidenziato quanto sta facendo la Regione per favorire l’internazionalizzazione delle aziende alimentari emiliane per una sempre maggiore integrazione della filiera.
In mattinata si è tenuto il convegno della Fondazione Barilla sul Protocollo di Milano: “Per un futuro più sostenibile – ha dichiarato Guido Barilla – dobbiamo affrontare gli aspetti paradossali del cibo, come lo spreco alimentare, l’accesso e l’eccesso del cibo. Servono quindi da un lato riforme agrarie, dall’altro una lotta alla speculazione finanziaria ed alla fame e all’obesità”.
Nel pomeriggio si è tenuta l’Assemblea annuale di Federalimentare, dove è stata presentata una ricerca effettuata dalla Doxa e da Federalimentare da cui emerge che per 6 italiani su 10 l’alimentare è il settore che meglio rappresenta il Made in Italy nel mondo, più della moda, delle auto e via dicendo. Il Presidente di Federalimentare, Filippo Ferrua Magliani, ha lanciato un appello al Governo per un sostegno concreto al settore, in difficoltà per via della crisi dei consumi familiari, evitando nuove tasse e accise. Per Ferrua vanno anche evitate le facili demagogie “di certe campagne mediatiche sull’origine delle materie prime per favorire filiere autarchiche e materia prima nazionale piuttosto che la capacità di trasformazione delle imprese alimentari italiane”.
In serata è stata presentata la partecipazione di Cibus alla grande fiera alimentare cinese “World of Food Beijng”, che si terrà a Pechino dal 26 al 28 novembre. Grazie alla collaborazione tra Fiere di Parma, Anuga Fiera di Colonia e Federalimentare, le aziende alimentari italiane (si registrano già 250 prenotazioni) potranno confrontarsi con il Paese che risulta essere il maggior importatore al mondo di prodotti alimentari.