Alle 17.30 alla libreria spazio eventi piazza Galvani presentazione delle iniziative 2014 della campagna europea di sensibilizzazione “Un anno contro lo spreco” e del Libro Verde dello Spreco: l’Energia (Edizioni Ambiente 2013). Interverranno il presidente di Last Minute Market nonché Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna Andrea Segrè e lo scienziato Vincenzo Balzani, professore emerito dell’Università di Bologna.
Un anno senza lo spreco programma
Alle 18 al Museo Civico Archeologico Filosofi a banchetto: saperi e sapori, incontro con Walter Cavini (Università di Bologna, Dipartimento di Filosofia e Comunicazione), segue degustazione con lo chef Claudio Cavallotti
A prima vista cibo e filosofia, amore del sapore e amore del sapere, non sembrano andare d’accordo per i filosofi antichi. Una forma di ascetismo del gusto e di rigida frugalità alimentare sembra percorrere la dieta filosofica dei pensatori dell’antichità classica. Da Pitagora con la sua dieta vegetariana e i suoi tabù alimentari a Platone che considera i bisogni fisiologici elementari della fame e della sete come chiodi che inchiodano l’anima al corpo e disprezza l’arte culinaria considerandola non un’arte ma una routine empirica e una forma di lusinga del palato, dalla frugalità sprezzante e indecente dei cinici a quella amabile e serena di Epicuro, i filosofi antichi sembrano coltivare fra le altre virtù soprattutto quella della temperanza alimentare. D’altra parte, una scienza modello come la medicina ippocratica fondava la sua efficacia terapeutica soprattutto sulla dieta alimentare e Platone stesso, che per altro era ghiottissimo di olive e fichi secchi, elogia nelle Leggi il potere del vino, specie per gli adulti, come “filtro della temerarietà” e scandaglio rivelatore dell’anima umana; Aristotele, da parte sua, che sembra possedesse una splendida collezione di pentole, in un passo dell’Etica Nicomachea elogia l’arte culinaria per la sua capacità di dare piacere dando sapore ai cibi; e quanto a Epicuro, questi scrive fra l’altro che “principio e radice di ogni bene è il piacere del ventre: tutto ciò che è sapiente e importante si riferisce a esso”, guadagnandosi in questo modo la (ingiusta) fama di crapulone. L’incontro si concluderà con un aperitivo curato dallo chef della storia Claudio Cavallotti in cui verranno proposte al pubblico in modo gustoso ma filologicamente rigoroso ricette della Grecia e della Magna Grecia tramanate dalle fonti antiche.