Martedì 1 aprile 2014, alle ore 20.00, nella Sala Bibiena del Teatro Comunale di Bologna debutta in prima nazionale Evgenij Onegin di Pëtr Il’Ič Čajkovskij.
L’allestimento proposto – che va in scena dopo 23 anni di assenza da Bologna – è quello del Teatr Wielki -Opera Narodova di Varsavia.
Opera raramente rappresentata a Bologna – al Comunale si ricordano solo due allestimenti, quello del 1973 e quello del gennaio 1991, con la direzione musicale di Vladimir Delman e la regia di Robert Sturua – il capolavoro di Cajkovskij, tratto dall’omonimo romanzo in versi di Puškin, segna l’apice del lirismo drammatico del grande compositore russo, che scrisse il libretto a sei mani con il fratello Modest e Konstantin Šilovskij.
La regia è Mariusz Treliński, pluripremiato regista teatrale e direttore artistico del Teatr Wielki – Opera Nazionale di Polonia, che rilegge la vicenda attraverso la lente di un lungo flashback dove il giovane e il vecchio Onegin si sfiorano in scena senza mai incontrarsi. L’uno vestito di nero, l’altro di bianco. Lo spettacolo, stilizzato ed elegante, si avvale delle scene di Boris Foltýn Kudlicka, dei costumi di Joanna Klimas e delle coreografie di Emil Wesolowski.
Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Comunale debutta nel titolo il giovanissimo direttore uzbeko Aziz Shokhakimov, per la prima volta impegnato nella direzione di un’opera al Comunale di Bologna, dove tuttavia si è già fatto positivamente conoscere a seguito di importanti impegni con il repertorio sinfonico.
Nato nel 1988 a Tashkent, Uzbekistan, è entrato nella Uspensky Music School for Gifted Children a sei anni. A tredici anni ha debuttato con la National Symphony Orchestra of Uzbekistan, dirigendo la Quinta Sinfonia di Beethoven e il Primo Concerto per pianoforte di Liszt. L’anno seguente, è stato invitato a dirigere la sua prima opera, Carmen, al National Opera and Ballet Theatre of Uzbekistan. Nel 2006, appena diciottenne, ha assunto la posizione di Direttore principale alla National Symphony Orchestra of Uzbekistan. Dal 2010, con il premio a Bamberg, inizia la sua carriera internazionale.
Sulla scena, si alterneranno Artur Rucinski e Valeriu Caradja nel ruolo di Evgenij Onegin; Amanda Echalaz e Anna Kraynikova nel ruolo di Tat’jana; Lena Belkina e Anna Victorova nel ruolo di Olga; Sergej Skorokhodov e Khachatur Badalyan e nel ruolo di Lenskij.
Elena Traversi interpreta il ruolo di Larina; Aleksej Tanovitskij interpreta il ruolo del Principe Gremin; Nicolò Ceriani interpreta Un capitano della guardia; Luca Gallointerpreta Lo zarečkij; Thomas Morris interpreta Triquet; Marco Argentina interpreta Guillot.
Nel ruolo di “O” Emil Wesolowski.
Argomento dell’opera.
Atto primo.
Quadro primo.
L’azione ha avvio nella dimora dei Larin, dove ci sono la Signora Larina e le sue figlie Tat’jana e Ol’ga. Lenskij, un vicino dei Larin e fidanzato di Ol’ga, presenta inaspettatamente l’amico Onegin, giunto di recente dalla capitale. Lo sconosciuto ospite causa subbuglio nella routine quotidiana: nessuno nasconde il suo interesse per lui. L’incontro con Onegin ha impressionato profondamente Tat’jana.
Quadro secondo
La notte, avvertendo l’agitazione di Tat’jana, la nutrice cerca di distrarla e di calmarla. Rimasta sola, Tat’jana scrive una lettera a Onegin. Per lei è l’uomo della sua vita. All’alba, Tat’jana chiede alla nutrice di consegnare la lettera a Onegin.
Quadro terzo
Tat’jana attende con ansia una risposta alla sua dichiarazione d’amore. Giunge Onegin. È toccato dalla sincerità di Tat’jana, ma non può ricambiarne i sentimenti.
Atto secondo
Quadro primo
Per l’onomastico di Tat’jana, Lenskij ha convinto Onegin a far visita ai Larin. Ma tutto irrita Onegin. Deciso a punire Lenskij per averlo portato lì, egli corteggia ostentatamente Ol’ga. La pronta risposta di Ol’ga alle avances di Onegin affligge Lenskij. Si accende una discussione tra i due uomini e Lenskij sfida Onegin a duello.
Quadro secondo
Al mattino, Lenskij attende Onegin. Con dolore e angoscia medita sulla sua vita. Onegin, che giunge in ritardo, è riluttante a portare il duello alle estreme conseguenze. Entrambi sentono dentro di sé di avere agito impulsivamente. Ma è troppo tardi, non si torna indietro. Parte un colpo, Lenskij è ferito a morte.
Atto terzo
Quadro primo
Dopo una lunga assenza, Onegin è tornato a vivere nella capitale e incontra Tat’jana. Ella è sposata, e ora l’alta società della capitale ruota intorno a lei. La trasformazione di Tat’jana e la circostanza che ora ella è irraggiungibile suscitano una folle passione in Onegin.
Quadro secondo
Onegin riesce a ottenere un incontro con Tat’jana. Le sue parole tradiscono pentimento e rimpianto. Pretendendo che la sua passione sia corrisposta, estorce a Tat’jana la confessione che anche lei lo ama. Ma alla fine ella decide di restare col marito. Onegin è sconvolto.
Dopo la “prima” di martedì 1 aprile, Evgenij Onegin replica mercoledì 2 aprile (ore 20, Turno C), giovedì 3 aprile (ore 20, Turno A), venerdì 4 aprile (ore 20, fuori abbonamento), sabato 5 aprile (ore 18, fuori abbonamento), domenica 6 aprile (ore 15.30, Turno Domenica), martedì 8 aprile (ore 20, Turno B), mercoledì 9 aprile (ore 18, Turno Pomeriggio).
Martedì 1 aprile l’opera sarà trasmessa in diretta radiofonica da Rai Radio 3.
In occasione delle recite di Evgenij Onegin, nel Foyer Respighi del Teatro saranno esposte le foto della prova generale dell’opera, realizzate da Rocco Casaluci.
EVGENIJ ONEGIN
DI PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ
AL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Aziz Shokhakimov, direttore
Mariusz Treliński, regia
Andrea Faidutti, Maestro del Coro
Boris Foltýn Kudlička, scene
Joanna Klimas, costumi
Felice Ross, luci
Sofia Alexiadou, ripresa luci
Emil Wesolowski, coreografia
Jerzy Krysiak, regista collaboratore
Marcin Lakomicki, assistente alla regia
Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna
Compagnia Artemis Danza
Allestimento Teatr Wielki – Opera Narodowa, Varsavia
Lo spettacolo è realizzato grazie al contributo dell’
Associazione Amici del Teatro Comunale di Bologna.