Sesto appuntamento per la Stagione Sinfonica, mercoledì 19 marzo 2014, alle ore 20.30, presso l’Auditorium Teatro Manzoni, il Direttore uzbeko Aziz Shokhakimov dirige l’Orchestra del Teatro Comunale.
Il giovanissimo direttore uzbeko, che lo scorso gennaio ha trionfalmente inaugurato la Stagione Sinfonica sostituendo in extremis il già annunciato James Conlon, e che si prepara a debuttare nella direzione di Evgenij Onegin il prossimo 1 aprile, torna sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale in un concerto che vede, tra gli altri, il debutto assoluto della versione 2014 di Feux Follets – Etude pour l’orchestre del coevo compositore Vladimir Grigor’evič Tarnopol’skij.
“Chovanščina è il «dramma musicale nazionale» cui il quarantaduenne Modest Musorgskij dedicò le sue ultime fatiche: alla sua morte, nel 1881, l’opera consisteva di un rudimentale spartito per canto e pianoforte. Una prima versione orchestrale fu approntata, un paio d’anni dopo, dall’amico Nikolaj Rimskij-Korsakov. Più fedele alla lettera dell’originale, Dmitrij Šostakovič ne completò una seconda versione nel 1958, oggi correntemente in uso. Il grande affresco musorgskiano si apre con uno sguardo panoramico, quasi cinematografico, sulla Moscova all’alba. Nemico giurato delle convenzioni accademiche, egualmente scettico nei confronti dello stile operistico italiano e della musica strumentale tedesca, il compositore adotta qui la forma della protjažnaja, un particolare genere di canzone melismatica contadina ch’è tra le più complesse realizzazioni del folclore musicale russo. La parola protjažnaja allude a un tipico effetto di “allungamento” e dilatazione del disegno melodico: niente di più preciso per definire la cantabilità pervasiva di questo preludio sinfonico, il fluido apparire e riapparire, contrarsi ed espandersi d’un tema calmo e vagamente pastorale. […]”“L’uccello di fuoco è indissolubilmente legato alla stagione dei Ballets russes di Sergej Djagilev e all’astro nascente di Igor’ Stravinskij. L’argomento del balletto, coreografia di Michail Fokine, attinge con disinvoltura al pittoresco mondo delle fiabe russe. Fiamme e fuoco, luce e calore, primavera ed estate: l’uccello di fuoco potrebbe ben essere uno degli innumerevoli avatars del primigenio dio solare dei popoli slavi. Ecco in estrema sintesi lo scenario. Alle porte del regno incantato di Kaščej, orco dalle dita verdi, lo zarevič Ivan tenta di catturare un uccello iridescente; ci riesce, ma lo splendido animale supplica di essere liberato. Attratto dalla grazia di tredici principesse, Ivan penetra nel giardino di Kaščej e viene travolto dal suo infernale «carillon féerique». Sarà ora l’uccello di fuoco a liberarlo, trascinando i guardiani di Kaščej in una danza vorticosa che a poco a poco li addormenterà. Kaščej muore, e il protagonista conquista l’amore d’una delle principesse. Dopo la première all’Opéra di Parigi il 25 giugno 1910, Stravinskij tornò più volte sulla partitura: alle due suites da concerto che ne trasse nel 1911 e nel 1919 aggiunse nel 1945 una versione sinfonica quasi integrale, quella che verrà eseguita questa sera. Il gesto mimetico e una dichiarata tendenza illustrativa sono i tratti salienti nell’Uccello di fuoco stravinskiano.”
Dal programma di sala di Francisco Rocca
Lo straordinario talento di Aziz Shokhakimov si è mostrato internazionalmente nel 2010 a Bamberga, conquistando a 21 anni il 2° premio del Gustav Mahler International Competition sotto gli auspici dei Bamberger Symphoniker.
Sono succeduti debutti esplosivi: in Germania con la Staatskapelle Dresden e la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen; in Italia con la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna e l’Orchestra Verdi di Milano; in Polonia con la Sinfonia Varsovia; a Mosca con la National Philharmonic Orchestra of Russia di Spivakov; in USA in tour con I Musici di Montreal.
Uzbeko, classe 1988, ha studiato violino, viola e direzione a Tashkent. A 13 anni ha debuttato con l’Orchestra Nazionale dell’Uzbekistan, dirigendo la 5° Sinfonia di Beethoven e il 1° Piano Concerto di Liszt; l’anno seguente ha diretto Carmen al National Opera&Ballet Theatre of Uzbekistan.
A 17 anni è stato invitato nel programma di formazione della National Philharmonic Orchestra of Russia guidata da Vladimir Spivakov, sfociato nell’invito a dirigere l’orchestra a Mosca nel 2010. Nel 2006, appena diciottenne, ha assunto la posizione di Direttore Principale della National Symphony Orchestra of Uzbekistan.
Shokhakimov terrà una nuova serie di debutti importanti nel 2012-13, tra cui il Teatro Comunale di Bologna, la Oregon Symphony e la Pacific Symphony, la Spanish Radio&TV Symphony a Madrid (RTVE), i Düsseldorfer Symphoniker, e i ritorni a Brema, Varsavia (con Nikolai Lugansky) e Mosca.