ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI: programma da venerdì 7 a giovedì 13 marzo.
IN EVIDENZA
sabato 8 marzo
ore 11: Museo Archeologico (Sala del Risorgimento) – via dell’Archiginnasio 2
Conversazione e visita guidata
In occasione degli ultimi giorni di apertura della mostra “Il Piedistallo
vuoto. Fantasmi dall’Est Europa”, Gianfranco Maraniello, Direttore
dell’Istituzione Bologna Musei, Marco Scotini, curatore della mostra, e
Giorgio Verzotti, Direttore Artistico di Arte Fiera, incontrano i
collezionisti Claudia Consolandi, Giorgio Fasol e Vittorio Gaddi per una
conversazione e una visita guidata all’esposizione.
Prenotazione consigliata entro venerdì 7 marzo allo 051 273861
oppure a comunicazione@labidee.it.
Ingresso: biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 7 marzo
ore 14: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Per il ciclo Musica, istruzioni per l’uso
“Il pianoforte ‘altro’”
Seminario a cura di Stefano Malferrari (pianoforte).
Il repertorio e le tecniche estese nella letteratura flautistica e
pianistica dal dopoguerra ad oggi a cura di Conservatorio “G.B. Martini”,
in collaborazione con il Museo della Musica.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museomusicabologna.it
sabato 8 marzo
ore 15: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
“Tutte le donne di Alessandro Cervellati”
Un percorso con Roberto Martorelli (Museo civico del Risorgimento), per
evocare le vicende di alcune delle signore e signorine, popolane e
nobildonne ricordate dallo scrittore Alessandro Cervellati (1892-1974),
autore di decine e godibilissime pubblicazioni sugli aspetti noti – e
soprattutto meno noti e curiosi – di Bologna. Lo scrittore ha dedicato pari
attenzione al lato femminile dell’umanità, descrivendone le storie serie o
frivole, tragiche o gioiose.
Ritrovo alle ore 14.45 presso l’ingresso principale (Cortile Chiesa)
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/
ore 16: Museo Archeologico (Sala del Risorgimento) – via dell’Archiginnasio
2
“Chi dice donna dice danno? La donna nell’antichità”
Visita guidata con Anna Dore, archeologa del museo.
In occasione della festa della donna un incontro per scoprire come vivevano
le nostre “antenate” nel mondo etrusco, greco e romano, quali difficoltà
potevano incontrare e quali ruoli erano loro attribuiti dalla società del
tempo.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/
ore 16.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Per il ciclo Musica istruzioni per l’uso
“I trattati pianistici prima e dopo l’Ottocento”
Presentazione del volume di Chiara Sintoni (Roma, Aracne, 2013), in
collaborazione con Libreria Musicale Ut Orpheus.
Chiara Sintoni è diplomata in Pianoforte al Conservatorio “G. Frescobaldi”
di Ferrara, laureata cum laude in DAMS-Musica nell’ateneo bolognese e
Dottore di ricerca in “Scienze della musica” nell’Università degli Studi di
Trento. Attualmente è assegnista di ricerca nel Dipartimento delle Arti
(Università degli Studi di Bologna), per un progetto di Pedagogia musicale
promosso dal Dipartimento delle Arti e co-finanziato dal Comune di
Laives-Leifers (Bolzano); nel medesimo Dipartimento collabora inoltre
assiduamente con le cattedre di Storia della musica e Pedagogia musicale.
Svolge attività di ricerca nella Storia della musica tra Otto e Novecento e
sulla Pedagogia musicale, con relazioni a convegni internazionali in Italia
e all’estero e pubblicazioni anche in lingue straniere. Fa parte del
comitato di redazione della rivista «MusicaDocta» e del «SagGEM – Gruppo
per l’Educazione musicale». È presidente dell’Associazione culturale I
Fiori musicali, che dal 2004 promuove progetti culturali, didattici,
formativi ed editoriali nel campo della musica d’arte e dell’alta
divulgazione musicale e vicepresidente di ICAMus (The International Center
for American Music – Sez. Europea). È inoltre titolare di Storia della
musica nella Nuova Scuola di Musica “Vassura-Baroncini” di Imola.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museomusicabologna.it
ore 21: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
Per il ciclo Il Museo prende vita
“La donna del mistero. Chi si nasconde nel quadro di Prospero Fontana?”
Visita guidata animata a cura de La Cattiva Compagnia.
La visita si soffermerà sul famoso “Ritratto di donna” di Prospero Fontana.
Chi è la donna dipinta? Gli storici dell’arte se lo chiedono da cinque
secoli, e chi meglio dello stesso Fontana potrà risolvere l’enigma? In
soccorso di Fontana, accorrerà la “donna misteriosa”, poi uno strano
investigatore che coinvolgerà il pubblico in una ricerca
storico-investigativa tra le famiglie nobili del tempo. E, se non bastasse,
arriverà l’aiuto di un malinconico menestrello con i suoi sonetti del ‘500
dedicate alle nobildonne del tempo…
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/
domenica 9 marzo
ore 10.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
Per il ciclo Grandi maestri al museo
“Prospero Fontana”
Visita guidata con Irene Graziani, docente di Storia dell’Arte Moderna
dell’Università di Bologna .
Un percorso dedicato alle opere del bolognese Prospero Fontana (1512-1597),
interprete erudito e autorevole della “bella maniera”.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/
ore 11: Museo del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Voci di guerra in tempo di pace”
Visita guidata alla mostra, in occasione dell’ultimo giorno di apertura.
Attraverso foto d’epoca e testi si ripercorreranno le vicende vissute sul
Monte Ermada, per rinvenire le tracce degli eventi terribili avvenuti
durante la Grande Guerra.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/
ore 16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Quando Bologna viveva sull’acqua”: visita guidata
Lo studio dei documenti d’archivio e delle fonti iconografiche ha
consentito di ricostruire e visualizzare con filmati, postazioni
interattive, plastici e modelli funzionanti la storia, ancora per alcuni
aspetti sconosciuta, di quando Bologna viveva sull’acqua.
Risale, infatti, alla fine del XII secolo la realizzazione di un complesso
sistema idraulico artificiale, oggi in gran parte nascosto, composto da
chiuse, canali e chiaviche che distribuivano a rete l’acqua in città,
consentendo l’uso della risorsa idrica come fonte di energia per il
funzionamento di numerosi opifici.
Tra questi spicca il mulino da seta “alla bolognese”, espressione tra le
più alte di tecnologia preindustriale, utilizzato per la torcitura del filo
di seta col quale si poteva ottenere il velo. Tale prodotto, ampiamente
commercializzato e spesso riprodotto nell’iconografia occidentale, rese
celebre Bologna per oltre quattro secoli in tutta Europa.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 7
marzo)
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero /€ 3,00 ridotto)
Info: www.comune.bologna.it/
ore 17: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
Visita guidata alla Collezione Permanente MAMbo
La storia della seconda metà del Novecento in una visita guidata alla
Collezione Permanente. Da poco rinnovata nell’allestimento grazie a
importanti restauri, acquisizioni e studi del patrimonio, la Collezione ha
l’intento di dare una nuova lettura della storia dell’arte italiana, dalla
metà degli anni Cinquanta a oggi, attraverso l’attività dell’ex Galleria
d’Arte Moderna di Bologna.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628/611 oppure a
mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero – € 4,00 ridotto) (per i
convenzionati: € 3,00 + € 4,00 per l’ingresso in museo)
Info: www.mambo-bologna.org
martedì 11 marzo
ore 16.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Presentazione del secondo numero della rivista «MDCCC 1800» (Ca’ Foscari
Digital Publishing)”
Intervengono: Martina Frank (Università Ca’ Foscari di Venezia, direttrice
della rivista), Isabella Collavizza (Università di Udine), Elena Catra e
Vittorio Pajusco (Università Ca’ Foscari, Venezia).
Introduce Carla Bernardini, (Comune di Bologna | Istituzione Bologna
Musei).
La rivista «MDCCC 1800» è nata dalla volontà di creare un luogo di
dibattito internazionale capace di rispondere al rinnovato interesse per la
cultura artistica dell’Ottocento. A partire dai più recenti contributi su
Venezia, che negli ultimi anni hanno visto un progressivo incremento e una
significativa apertura interpretativa, la rivista si propone di ampliare il
campo degli studi considerando in una prospettiva interdisciplinare gli
intrecci, le relazioni, i rapporti tra le forme d’arte nel quadro
macroscopico dell’Ottocento europeo.
A seguire, ore 17.30, “Cincinnato Baruzzi tra Neoclassicismo e
Restaurazione”: conferenza di Antonella Mampieri, Comune di Bologna |
Istituzione Bologna Musei.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/
MOSTRE – EXHIBITIONS
Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6
“Sergov. Sergio Govoni: un artigiano artista per la sua Bologna”, fino al 9
marzo 2014
Nella mostra è esposta parte della produzione ad intarsio di Sergio Govoni,
in arte Sergov (Bologna, 1924-2011), donata dalla sorella Maria Luisa
Govoni al Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei nel 2013.
L’esposizione – a cura di Giancarlo Benevolo e Gabriella Bernardi – non è
solo l’occasione per ammirare una cinquantina di tarsie lignee tra le oltre
cento opere che compongono la donazione, ma è anche il coronamento della
volontà del maestro artigiano.
Intarsiatore cresciuto in una famiglia di artigiani ebanisti bolognesi,
Sergov non è stato un pittore, ma certamente è stato un artigiano che ha
saputo fare uso della tarsia con una modalità sapiente ed efficace,
ottenendo ogni volta sorprendenti effetti pittorici. Non si è molto lontani
dal vero, infatti, nell’osservare che in lui convivono il rigore tecnico
dell’artigiano e il genio creatore dell’artista, che ha per tavolozza il
legno e per pittura l’intarsio.
L’opera di Sergov si inserisce nel filone della tradizione antichissima
della tarsia lignea attraverso l’impiego di una tecnica particolare, da lui
definita come “pittura in legno”. Essa consiste nell’aggiungere e togliere
legnetti di tonalità diverse (noce, faggio, ciliegio, palissandro), così
come avviene nel caso dei colori col pennello. I pezzi vengono incollati su
pannelli di compensato in modo da riprodurre il disegno precedentemente
preparato, sulla base di una gamma di soggetti. I legnetti sono preparati
in forma di lamelle sottili per rendere al meglio le varietà cromatiche.
Info: www.comune.bologna.it/cultura
Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“Arte Fiera Collezionismi – Il Piedistallo vuoto. Fantasmi dall’Est
Europa”, fino al 16 marzo 2014
Collezioni italiane e artisti internazionali mettono in scena i fantasmi
dell’Est Europa e i presagi dalla sua storia recente. Dal 24 gennaio al 16
marzo Arte Fiera presenta “Il Piedistallo vuoto. Fantasmi dall’Est Europa”,
una grande rassegna sulla scena artistica dell’area post-sovietica
contemporanea.
«Ma non è una mostra sulla nostalgia del passato – sottolinea il curatore
Marco Scotini che da anni segue con interesse i rappresentanti di questa
congiuntura artistica con esposizioni di ricerca e di successo
internazionale – è invece una mostra che già dal titolo racconta un mondo
ancora vivente, una potenzialità». Allo stesso tempo, spiega il curatore,
allude a un momento di attesa e di passaggio, ai fantasmi che lo popolano,
a qualcosa che ritorna ma ancora non c’è stato.
Così “Il Piedistallo vuoto” riunisce una costellazione di più di 40 artisti
di 20 Paesi dell’Est Europa e dell’ex URSS: a partire dagli anni Settanta e
intorno a due importanti assi temporali, il 1989 con la caduta del muro di
Berlino, e il 1991 quando si dissolsero l’Unione Sovietica e il Patto di
Varsavia.
A vent’anni anni di distanza, video, performances, installazioni,
fotografie, disegni e lavori pittorici di molti degli artisti che non
avevano trovato spazio all’interno della cultura socialista come Ilya
Kabakov, Vyatscheslav Akhunov, Jiri Kovanda, Julius Koller, Ion Grigorescu,
Nedko Solakov e di quelli della giovane generazione che ha riscosso un
ampio riconoscimento internazionale, tra cui Roman Ondak, Anri Sala, David
Maljkovic, Pawel Althamer, Artur Zmijewski, Deimantas Narkevicius, Mircea
Cantor e molti altri, saranno al centro di questo grande evento espositivo.
In mostra opere dalle collezioni pubbliche e private più autorevoli, tra
cui: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Nicola Trussardi, la
Collezione Enea Righi, Collezione La Gaia di Torino, Collezione Maramotti,
Collezione UniCredit, Collezione Gemma Testa, Collezione Consolandi,
Collezione Agiverona, Fondazione Morra-Greco, Collezione Cotroneo,
Collezione Vittorio Gaddi, Fondazione Videoinsight, assieme ad altre
collezioni che hanno preferito mantenere l’anonimato.
Info: www.museibologna.it/
Museo civico del Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Voci di guerra in tempo di pace”, fino al 9 marzo 2014
La mostra costituisce il primo atto delle celebrazioni per il Centenario
della Prima Guerra Mondiale organizzate dall’Area Storia e Memoria
dell’Istituzione Bologna Musei.
Realizzata dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis insieme al Gruppo Culturale e
Sportivo Ajser 2000 di Duino Aurisina (Trieste), in collaborazione con
l’Agenzia Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia, l’esposizione
ripercorre, attraverso foto d’epoca e testi, le vicende vissute nella zona
del Monte Ermada durante il primo conflitto mondiale.
Il Monte Ermada, con le sue tre cime e 323 metri di altezza, si trova oggi
nella parte nord-occidentale della Provincia di Trieste, nel territorio del
Comune di Duino Aurisina, mentre le sue propaggini orientali sono in
territorio sloveno.
Durante il primo conflitto mondiale il monte, che si trovava allora in
territorio austro-ungarico, costituì un insuperabile baluardo contro il
quale si infransero senza successo gli sforzi dei soldati italiani.
L’esercito austro-ungarico lo aveva infatti trasformato in una munitissima
ed agguerrita fortezza, dotata di artiglierie.
Grazie al lavoro infaticabile di riqualificazione delle trincee e di
raccolta di testimonianze svolto dai volontari della Società Alpina delle
Giulie – sezione di Trieste del C.A.I.-Club Alpino Italiano, fondata quasi
cent’anni fa – molte delle strutture realizzate allora sono oggi riemerse
dalla vegetazione e sono state risistemate.
In mostra è documentato proprio tutto quanto è stato fatto per rinvenire le
tracce di quegli eventi terribili: le “voci di guerra” di cui oggi, in
“tempo di pace”, è così importante non perdere la memoria.
Dopo essere stata ospitata a Milano, Treviso, Monfalcone e in diverse altre
città italiane, a Bologna la mostra si presenta rinnovata ed aggiornata,
grazie anche alla collaborazione con l’Istituto per la Storia del
Risorgimento Italiano – Comitato di Bologna ed alla donazione di Jadranka
Bentini in ricordo della mamma Vinka Kitarovic.
Arricchiscono l’esposizione bolognese documenti e cimeli originali
provenienti dai depositi del Museo civico del Risorgimento e normalmente
non visibili al pubblico.
È presente inoltre un plastico interattivo del Monte Ermada che
ricostruisce fedelmente il rilievo topografico del monte, le linee di
trincea e i camminamenti italiani ed austro-ungarici, così come si
presentavano nel 1917.
Info: www.museibologna.it/
Museo Medievale – via Manzoni 4
“Incanti di musica. I libri liturgici del Museo Civico Medievale”, fino al
30 marzo 2014
Nella Sala dei Codici Miniati viene presentata una selezione della ricca
collezione di libri corali di proprietà del museo, provenienti dai più
importanti conventi cittadini. Gli splendidi volumi sono arricchiti da una
ricca decorazione eseguita da alcuni dei più importanti miniatori attivi a
Bologna nei secoli XIII-XVI.
La mostra è a cura di Massimo Medica, Paolo Cova e Ilaria Negretti.
Info: www.comune.bologna.it/
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Rachel Whiteread. Study for Room”, fino al 4 maggio 2014
In occasione del cinquantesimo anniversario dalla scomparsa di Giorgio
Morandi, il MAMbo presenta un progetto espositivo di Rachel Whiteread, con
una serie di lavori ambientati negli spazi del Museo Morandi. L’artista
britannica dichiara esplicitamente il suo interesse verso Morandi, al quale
è accomunata dall’attenzione per gli spazi intimi e gli oggetti del
quotidiano.
Rachel Whiteread presenta una selezione di opere che va dal 1991 al 2010
oltre a due nuovi lavori di piccolo formato realizzati per l’occasione che
ben si inseriscono negli ambienti del Museo Morandi. Durante la mostra il
Museo modifica il proprio percorso anche per consentire l’esposizione di
cinque nuove opere dell’artista bolognese, collocabili tra il 1950 e il
1957 e concesse in prestito temporaneo da collezionisti privati.
Info: www.mambo-bologna.org
“Flavia Mastrella. Sculture in tasca. L’esaltazione dell’insignificante”,
fino al 9 marzo 2014
Rapite da strade e spiagge per essere allestite negli spazi del
Dipartimento educativo MAMbo, le opere dell’artista Flavia Mastrella sono
micro-sculture formate da giocattoli abbandonati, smarriti, consumati,
erosi dalle intemperie e sottratti all’oblio e all’incuria. Questi oggetti
di plastica, un tempo piccole icone del nostro immaginario, assumono nuove
identità per svelarci una straordinaria visione del quotidiano.
In laboratorio, bambini e ragazzi andranno alla ricerca di frammenti e
altre piccole cose, inusuali ritrovamenti da scoprire negli spazi del
museo. Vagabondi, smarriti, persi, rotti, consumati, giocattoli di mare da
assemblare in modo inedito, in accordo con il proprio sentire, per creare
nuovi oggetti inconsueti, frutto di uno sguardo rinnovato sulla realtà che
ci circonda.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Giordani: costruire giocattoli. Auto, carrozzine, biciclette per bambini,
1915-1961″, fino al 31 maggio 2014
Per cinque generazioni, dal 1875 al 1984, la famiglia Giordani ha dato
vita, con impegno e passione, ad una ditta che, dall’originaria lavorazione
del ferro, si è specializzata nella produzione di giocattoli sportivi e
carrozzine. Questa “fabbrica della felicità” al servizio delle famiglie e
dei bambini ha lasciato un segno indelebile nel loro immaginario ed una
fama che ancora sopravvive, tanto da rendere oggi quegli oggetti
particolarmente ambiti nel mercato del modernariato e del collezionismo.
Gli anni compresi tra la stampa del primo catalogo, nel 1915, ed il
trasferimento dell’Azienda da Bologna al nuovo stabilimento di Casalecchio
di Reno, nel 1961, dove regnerà la produzione in plastica, hanno
rappresentato l’epoca pionieristica del giocattolo, costruito all’inizio in
ferro e legno e poi in lamiera stampata, durante la quale il marchio
Giordani si è accreditato dapprima in Italia, quindi in ambito
internazionale.
L’apporto dei collezionisti del settore ha reso disponibili 37 giocattoli
tra i più rappresentativi della produzione Giordani, alcuni dei quali rari
o particolari, costruiti in ferro, legno e lamiera stampata: tricicli,
biciclette con e senza ruotine, ciclo side-car, automobili a pedali,
automobile elettrica, reattore, autoareoplano, ciclopattino, carrettino,
carrozzine per bambino e per bambola.
Oltre 400 immagini di Cataloghi e foto d’epoca sono visibili in 5 visori ed
una videoproiezione.
Info: www.comune.bologna.it/
L’Istituzione Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei
civici bolognesi, che si pone l’obiettivo della razionalizzare dei servizi
e dell’inquadramento di un notevole patrimonio in un progetto culturale
rinnovato e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema
culturale policentrico, fortemente coordinato, in cui le specificità
museali esprimono una chiara identità e un determinato settore di
intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali
allargati al territorio.
I Musei civici, con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti
saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale
della città, soprattutto in riferimento alla salvaguardia e alla
valorizzazione di parti del patrimonio. Con l’articolata realtà delle loro
collezioni sono infatti in grado di documentare l’intera storia di Bologna
e del suo territorio, dai primi insediamenti preistorici fino alle
dinamiche economiche e produttive della società contemporanea.
Parallelamente sono documentati aspetti importanti dello sviluppo
culturale, artistico, scientifico e tecnologico del nostro territorio:
dalla stagione del collezionismo erudito del XV e XVIII secolo sino ai
prodotti più significativi del distretto industriale meccanico, passando
attraverso le suggestioni dell’arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di
Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la
Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale,
Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria
Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del
Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica
e festivi: ore 12-20
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 – 2193916
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì – venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì – venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica:
ore 15-18
Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13
Elena Kovylina
Egalit2008
video su dvd, colore, suono 9′
still da video
Collezione Fondazione Sandretto Re Rebaudengo