Fin dal medioevo l’Italia dei cento comuni ha evidenziato la presenza di un tessuto urbano di altissimo livello, probabilmente unico al modo: quale nazione può tutt’oggi vantare l’esistenza di un numero così elevato di città dotate di un tale patrimonio a così alto valore storico-artistico, caratterizzato dalla presenza di un qualificato sistema di attività commerciale che da sempre ha costituito una parte fondamentale ed insostituibile del PIL nazionale ?
Il controllo delle zone a traffico limitato con strumenti automatici fu sperimentato sul finire dagli anni ‘90 dal Comune di Bologna ma il primo ad attivarla veramente fu il Comune di Mantova, seguito subito a ruota dal Comune di Roma.
Attualmente sono oltre 150 i comuni che hanno installato questi sistemi con un numero complessivo di telecamere ormai superiore alle 1100.
Se questo sistema di salvaguardia dei centri storici ha sortito il suo effetto di tutela, l’insorgere della crisi economica che non dà segno di finire, ha portato però ad evidenziare un secondo aspetto non secondario: questi sistemi sembrano essere una vera è propria manna per far quadrare i sempre più asfittici bilanci comunali.
Attualmente si stima che ogni anno le multe rilevate da tali strumenti di controllo degli accessi ammontino a circa 5 milioni, per un fatturato di circa 300 milioni di euro: una cifra che nessuna Amministrazione può più permettersi di trascurare (fonte www.accessibilitacentristorici.it).
E’ così cominciata una vera propria corsa al potenziamento degli strumenti di controllo, con sempre un numero maggiore di Comuni che si apprestano a dotarsi di questi strumenti.
E non pensiate che questo fenomeno sia riservato solo alle città capoluogo.
In Emilia Romagna, ad esempio, sono controllate con telecamere oltre alle ZTL dei Comuni capoluogo di Bologna, Cesena, Ferrara , Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, in quest’ultimo anno si sono aggiunte anche le ZTL di Cervia, Imola, Santarcangelo di Romagna e Sassuolo.
Una vera miniera d’oro per le città, che rischia però di tradursi in boomerang per i centri storici, con i cittadini che cominciano a vedere queste zone come vere e proprie trappole dalle quali scappare.
Infatti ogni Comune si sta dotando di una sua regola spesso molto diversa della altre e non è facile riuscire ad orientarsi al riguardo.
Non è un caso che l’80% delle multe erogate dai Comuni siano a cittadini non residenti nel Comune medesimo: tale circostanza permetterebbe quindi alle Amministrazioni Locali di risanare i propri bilanci senza pesare sulle tasche dei propri cittadini elettori.
Oggi potete comunque prevenire errori ed evitare accessi a zone a traffico limitato con relative multe installando una APP o visitando il sito www.accessibilitacentristorici.it, dove trovate tutte le mappe delle ZTL