Sakura è il ciliegio. Nella tradizione giapponese la caduta dei suoi petali indica la natura effimera della vita.
Sakura Falls è un teatro torturato dalle sue convenzioni: del melodramma, della tragedia greca, shakespeariana, del Nō giapponese, del Sacro Testo.
Ma il trans-culturale rileva mitologie comuni.
Le parole per officiare questo rito corrono musicali sopra ideologie e giudizi. Sakura Falls narra vicende amorali, pornografiche, cruente, in versi e rime nati dalla copula tra tutti gli idiomi, le visioni del mondo di cui la lingua è il segno. La lingua di Sakura Falls è diverse lingue, orribili favelle…, è il desperanto: la si coglie solo sentimentalmente e, come i sentimenti, si piega a tutte le corruzioni acrobatiche a cui la parola predispone.
I personaggi che officiano questo rito sono icone, figure impregnate di sogno e finzioni, si scontrano come titani e teatranti; tra loro ma anche con chi li sta sognando, gli spettatori, per misurare quanta grandiosità può ancora sopravvivere nel mondo. La fanciulla misteriosa, il guerriero sconfitto, il poeta maledetto, le parche tessitrici dei destini, gli schiavi ribelli. Sfregare, scuotere, innescare un’esplosione di stili, culture, lingue e figure. Versare lo sperma, il sangue e gli olii della santità.
Sakura Falls è un esercizio di stile e come tale rigido nelle sue regole e perverso nel suo procedere circolare.
È un progetto e un testo ideati dal giovanissimo drammaturgo Luca Forestani, realizzati grazie alla dedizione di quindici attori che, da molti mesi, si esercitano a costruire da una lingua un mondo; si sfidano. Oggi, con la regia di Massimiliano Briarava, Sakura Falls viene presentato in anteprima il 14 e il 28 febbraio 2014 al Teatro Ridotto – La Casa delle Culture e dei Teatri.
14 / 28 FEBBRAIO 2014, 21.00
TEATRO RIDOTTO
CASA DELLE CULTURE E DEI TEATRI BOLOGNA
CASA DELLE CULTURE E DEI TEATRI BOLOGNA
VIA M. EMILIO LEPIDO 255 (LAVINO DI MEZZO)
€ 10 – PRENOTAZIONI E PREVENDITE (consigliate) al 349-4628972
Leggi l’intervista al regista su Artslife
Foto di Giacomo Marchetti
Foto di Giacomo Marchetti