Durante i giorni di Arte Fiera puoi fare un salto da oltredimore, per la Mostra di Mattia Barbieri. Una mostra singolare dove l’artista ti farà vedere le sue “vedute”.
Leggi l’intervista con Mattia Barbieri
Una veduta non può prescindere dall’atto visivo ma cos’è la “Veduta” per Mattia Barbieri?
Etimologicamente una veduta non è altro che ciò che un osservatore può vedere dei luoghi che lo circondano, ciò che si può abbracciare con lo sguardo da un determinato punto di vista. La tradizione pittorica orientale contempla una visione in cui uomo e natura sono in simbiosi, quella occidentale percepisce la natura come un qualcosa al di fuori da sè. Personalmente considero una veduta un soggetto, un pretesto per fare pittura e il tramite con cui avvicinarsi il più possibile all’Origine.L’oggetto del desiderio tanto ambito, il potere creatore, quasi fosse la mela proibita, è riflesso in un paesaggio mentale che si ripropone all’infinito, come se una panoramica potesse andare oltre i 360°. È il dialogo tra la tramontata pittura di impasto tonale e la dolce fragranza, delizia sottile e raffinata, che sembra provenire dalla frutta fresca che galleggia nei cieli.
È una “standing ovation”, è una Passion Fruit.
Cosa vede Mattia Barbieri e cosa fa vedere agli spettatori?
Il mio sguardo attento è rivolto alle pitture antiche; cerco di assaporare ogni pennellata in una plurisensorialità che mi permette di sentirmi partecipe di un “Tutto Pittorico”, per l’appunto, di decostruire le magnifiche nature morte di Zurbaran, nel tentativo di riproporre allo spettatore la sensazione fruttata che mi trasmettono.
Qual’è il profumo delle “Vedute”?
L’odore pungente e sognatore del flatting per barche a vela.
Cosa diventa l’esperienza artistica?
Un modo per fornire la mia personale “Veduta del Mondo”.
Vedute. The new fragrance di Mattia Barbieri a cura di Maura Pozzati
galleria +) oltredimore Via del Porto 48 a/b
fino al 14 marzo