‘To walk is easy. Just go.’ Happening teatrale di Kyla Davis

Nosadella 2VENERDì 24 GENNAIO 2014 / ORE 19.30 (REPLICA ORE 21.30)
SENZA FILTRO / ST59 
(Via Stalingrado 59, Bologna – a due passi dalla fiera)
CON LA PARTECIPAZIONE SPECIALE DEGLI ATLETI DI EDEN PARKOUR

Venerdì 24 gennaio 2014 ore 19.30 (con replica ore 21.30), in occasione di Artefiera all’interno del programma di iniziative artistico-culturali ART CITY Bologna 2014, Nosadella.due – Independent Residency for Public Art presenta To walk is easy. Just go., l’happening teatrale di Kyla Davis esito del programma di residenza, da novembre 2013 a gennaio 2014, per cui l’artista sudafricana era stata invitata ad esplorare le varie identità che compongono il territorio della provincia bolognese.

Grazie alla collaborazione con i Distretti Culturali della Provincia di Bologna Kyla Davis ha realizzato un ciclo di laboratori da lei definiti “eco-teatrali”, itineranti in tutto il territorio bolognese (Porretta Terme, Sala Bolognese, Pieve di Cento, Imola, Pianoro, Castello di Serravalle) e volti a tracciare un vero e proprio ritratto di un contesto socio-ambientale al tempo stesso unico e variegato tipico di quest’area italiana. Da questo percorso laboratoriale l’artista ha raccolto i performers, ma anche le storie, le memorie, le immagini, le emozioni e i gesti che prenderanno forma in un ensemble finale negli spazi riconvertiti del Senza Filtro / Sorting for Different Arts Center, dove al gruppo si uniranno anche gli atleti di Eden Parkour.  

Oltre cinquanta performers da tutto il territorio bolognese saranno protagonisti di uno spettacolo la cui unica voce sarà quella di un corpo di gruppo, senza leader né seguaci. Un gioco visivo sull’uomo e il suo posto nel mondo che mette in scena la sfida di sintonizzare una moltitudine di individualità attraverso la creazione di un ritmo e di un linguaggio condiviso, che, partito dalla parola e dal corpo, giunge a liberarsene a favore di un unico gesto significante.
La performance esplora il concetto di massa critica, di quella intangibile soglia oltre la quale può avvenire una significativa trasformazione, di un’energia potenziale che una volta innescata deve essere tenuta viva.

Noi umani siamo creature incredibili.
Quando la natura ci mette davanti a un problema lo risolviamo.
Per secoli non ci siamo mai fermati, non abbiamo mai smesso di cercare sempre un modo migliore…
Perché? Perchè siamo curiosi. Perchè ci interessa.
Perchè allora adesso la nostra brillante specie se ne sta ferma in pista a causa di un problema che sembra non riuscire a risolvere?
Il mondo ci mostra ogni giorno segni di un collasso economico e socio-ambientale incombente.
Ci chiede di prestare maggiore attenzione, di trovare urgentemente un’altra strada.
Ma improvvisamente tutto il nostro interesse, tutta la nostra curiosità, sembrano evaporati e ci troviamo impantanati in una disillusione che ci travolge.
Eppure sappiamo di conoscere la strada. La conosciamo da sempre.
È il primo passo quello più difficile.
Ma camminare è facile.
Allora, basta che camminiamo! 
– KD

Il luogo, ex stabile industriale dismesso, ora area di espressione culturale a disposizione delle associazioni bolognesi, l’ultimo tra quelli “culturalmente bonificati” dall’associazione Planimetrie Culturali a Bologna, offre il contesto ideale per una riflessione prima di tutto empatica sul vivere e operare a favore della sostenibilità di ogni individuo e dell’ambiente che lo circonda, questione cardine di tutto il percorso dell’artista Kyla Davis. I 12.000 mq del Senza Filtro appaiono come una città sommersa, una realtà urbana costruita dall’uomo e poi abbandonata, che però è in grado di rivivere grazie a una nuova energia che ne ha determinato il mutamento, l’esplosione.

Esito di un processo creativo condiviso durato tre mesi, la performance traccia il profilo di un territorio fatto di specificità in cui ognuno è stato invitato a riconoscere il proprio posto rispetto all’ambiente circostante, locale e globale, personale e collettivo. Con base a Bologna, durante il suo percorso di residenza Kyla Davis ha sviluppato sei laboratori nel territorio della provincia bolognese entrando in dialogo con realtà diverse, incontrando esperti, nativi, abitanti, passanti, migranti, esplorando da turista o vagabondando da randagio, luoghi più o meno noti e più o meno attraenti. A questo percorso in provincia si è aggiunta unatrama di passeggiate bolognesi, in cui l’artista è stata accompagnata da ciceroni sempre diversi che le hanno offerto una guida alternativa alla città. Infine gli incontri, inaspettati, con alcuni collettivi che in Italia stanno reclamando la possibilità di spazi per cultura e sana cittadinanza attraverso azioni d’occupazione di spazi pubblici, da Labas, centro culturale nato dall’occupazione dell’ex caserma militare Masini a Bologna, al gruppo di Operatori dell’Arte e dello Spettacolo di Macao ora in Via Molise a Milano, fino al Teatro Valle Occupato di Roma. Con loro Kyla Davis ha lavorato per alcuni giorni nell’intento di condividere non solo una pratica di lavoro artistico ma anche una riflessione sul proprio operare politico e attivista.

Domenica 26 gennaio, dalle ore 14 alle 19 Nosadella.due e Kyla Davis desiderano regalare a tutti partecipanti e al pubblico che vorrà esserne parte un momento conclusivo di tutto il progetto realizzato in collaborazione con Novella Guerra, centro indipendente di produzione artistica fondato e gestito da Annalisa Cattani sulle colline imolesi laddove vive con la sua famiglia. Dal titolo No leaders no followers e a partire dal concetto di resistenza che è all’origine del progetto Novella Guerra la giornata è un omaggio a Nelson Mandela, scomparso il 5 dicembre 2013 durante la residenza dell’artista sudafricana Kyla Davis a Bologna.
Il pomeriggio sarà occasione di presentazione delle varie realtà che hanno preso parte al progetto e accanto a queste altri amici comuni invitati tra gli addetti ai lavori metteranno a confronto pratiche affini.

Kyla Davis nasce nel 1981 a Johannesburg dove studia alla National School of the Arts. Si trasferisce a Londra per frequentare la School of Physical Theatre col maestro Ron East, allievo di Jaques Lecoq. Lavora per otto anni come performer e theatre maker in diverse compagnie internazionali. Rientra a Johannesburg nel 2007 e qui fonda la Well Worn Theatre Company, che da quest’anno viene riconosciuta e inglobata dalla National School of The Arts’ Downstairs Theatre grazie ad una forte azione di rigenerazione degli spazi teatrali della scuola avviata dall’artista con la sua compagnia. Qui l’artista lavora alla creazione di un collettivo che sposa la pratica del teatro fisico ai temi della “giustizia sociale ed ambientale”, sostiene la pratica artistica collaborativa e laboratoriale, offre possibilità di produzione a chi, da Johannesburg come da fuori, opera per un teatro ai margini, sperimentale, consapevole e aperto.

Il progetto è promosso da Nosadella.due – Independent Residency for Public Art, realizzato grazie all’appoggio della rete dei Distretti Culturali della Provincia di Bologna, al contributo di GECO (Giovani Evoluti e Consapevoli) – Regione Emilia Romagnae Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, GAER (Giovani Artisti Emilia-Romagna), Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, Coop Adriatica, Africa Center e South Africa National Arts Council, e alla collaborazione con Comune di Bologna, MAGI’900 / Museo delle eccellenze artistiche e storiche, Consorzio della Bonifica Renana, Galleria Gomma Bicromata, Teatro delle Ariette, Vitruvio Associazione per l’armonia e lo sviluppo del territorio, Cuore di Pietra, Novella Guerra, Senza Filtro, Eden Parkour, ART CITY Bologna.