“Più” SetUp 2014. L’arte under-35 Ri-Qualifica gli spazi tra gioco, crowdfunding e allestimenti partecipati.

setupDal Ricreatorio al Ping POng reinterpretato da Nino Migliori. L’arte under 35 si ritrova all’Autostazione per la seconda edizione di SetUp. Alice Zannoni, direttore artistico di SetUp, ci fa da cicerone tra i 2200 mq di esposizione.
Alice, SetUp 2014 veste una Taglia Large? Quali sono le novità?
SetUp, seconda edizione, si presenta con il segno “più”, a cominciare dallo spazio, con 2200 mq rispetto ai 1600 mq della prima edizione e con più espositori, 29 quest’anno contro i 23 dell’anno scorso.
Taglia “large” a parte, dettata da un aspetto di natura tecnica, abbiamo incrementato tutto l’impianto di SetUp. La rassegna culturale, per esempio, ruota attorno ad un filone tematico di indagine, la “Ri-Qualificazione”, con 15 interventi che spaziano dall’urbanistica all’editoria, dalla legislazione al collezionismo. E ancora: più “Special Project”; più servizi e aree, con il nuovo il salottino SetUp Blab per le conversazioni e la Kinder SetUp, dedicata alla creatività dei bambini.
Sono aumentati anche i Premi che arrivano a 4 (il “Premio SetUp” sostenuto dai Giovani Imprenditori di Bologna, il “Premio Talent Scout La Molisana”, il Premio “Casa Falconieri/Fig Bilbao” e il “Premio Dispensa”) e le connessioni con il tessuto urbano: come la collaborazione con i Giovani Imprenditori Bologna che hanno organizzato il Contemporary Party a SetUp e la partnership con il roBOt festival. Le connessioni sono anche fuori regione con i panificatori genevosi che prepareranno per tre giorni la focaccia ligure.
Abbiamo organizzato un contest Instagram, sperimentato il crowdfunding e lanciato il progetto “Una sedia per SetUp”, un allestimento d’interni partecipato. Ci terrei a sottolineare ciò che non è cambiato, ovvero il format, che si è dimostrato vincente fin da subito mettendo in sinergia le figure chiave del mondo dell’arte. Il format è la vera scommessa di SetUp.

SetUp mette in campo arte contemporanea ma anche cultura e sinergie per dare una prospettiva diversa a presente e futuro. C’è tempo per vedere, ma anche per divertirsi e per giocare. Cos’è il Ricreatorio?
Il Ricreatorio…memore del “tempo delle meraviglie”…è a tutti gli effetti uno spazio dedicato alla ricreazione attraverso il gioco dove “la ricreazione” ha il significato, non tanto di divertimento fine a se stesso, ma di “breve ristoro dopo la fatica” (e, si sa, le fiere sono faticose!). Quando ho iniziato a studiare il progetto mi ha colpito subito l’etimologia di ricreatorio – rianimare infondendo una seconda esistenza – e ho pensato che l’arte è molto prossima a questa concezione…ho combinato gli elementi e le nozioni ed è nato uno spazio per giocare, come il tradizionale ricreatorio di parrocchia, ma con i giochi che sono opere d’arte pertanto con un valore aggiunto rispetto alla dimensione estraniante del contesto e dell’oggetto.
Quest’anno si giocherà a Ping Pong al buio, grazie alla reinterpretazione del tennis tavolo di Nino Migliori; ai dadi con l’opera “Dinamica” di Bianconi realizzata appositamente per SetUp; a Memory in versione digitale con la “Memory Machine” di Giacomo Giannella, ci sarà il Trivial Pursuit con le carte de Gli Ori Editori e Scarabeo con “Lasciami parlare” di Milena Buzzoni.
Abbiamo sperimento lo spazio l’anno scorso con altri giochi, ricordo il calcetto balilla di Pistoletto, e abbiamo visto l’apprezzamento dei fruitori per cui abbiamo riproposto il progetto: pergli organizzatori è importante la qualità del tempo che si trascorre a SetUp.

Qual’è la tendenza dell’arte under 35?
Parlando di arte contemporanea è molto difficile pensare di leggere una specifica tendenza, perché effettivamente c’è di tutto, in egual misura, tra l’altro nelle selezioni siamo stati il più imparziali possibile valutando il progetto presentato nella sua complessità: sono presenti pittura e scultura per lo più. Se dovessi accennare ad una new entry sottolinerei quest’anno un’importante presenza del disegno. Abbiamo molti artisti che lavorano su carta e con l’incisione e il gemellaggio con la fibBilbao è perfetto per questa edizione.

Se fossi uno spettatore di SetUp con solo 60 minuti da passare alla manifestazione cosa non dovrei perdermi?
Niente, un visitatore non dovrebbe perdersi niente e 60 minuti sono decisamente un tempo ristretto. Non mi espongo sugli espositori ma indubbiamente in un ora terrei conto di vedere almeno qualche “Special Project”, per esempio quello di Paolo Ferro Ferro nella sala stampa, “All’altezza dell’arte” o Ryan Mendoza, l’installazione di Lucia Amalia Maggio nel SetUp Blab o il progetto di Michele Fattori e Cinzia Verni. Se resta tempo consiglio un salto al Ricreatorio!