Molto ironica e interessante la mostra inaugurata in occasione di Arte Fiera 2014 alla galleria P420: si tratta della personale GT: monogram, monograph, monochrome, monologue dell’artista Goran Trbuljak. La mostra è visitabile al primo piano di piazza dei martiri 5/2 a Bologna fino al 29 marzo 2014.
Nella foto che ho scattato potete assaggiare l’auto-ritratto dell’artista del 1996. “la foto mi mostra come un pittore così come la gente vede i pittori, con occhi grandi e cervello vuoto”. ( Goran Trbuljak)
Nato in Croazia nel 1948, Trbuljak è attivo già verso la fine degli anni Sessanta nel contesto artistico d’avanguardia noto come Nuova pratica artistica. Artista Concettuale tra i più interessanti, Trbuljak è convinto da subito che una ricerca basata su convenzioni stilistiche tradizionali non avrebbe portato ad alcun risultato cosicchè, nel 1971, espone allo Student Centre Gallery di Zagabria un poster con la scritta “Non intendo esporre nulla di nuovo e originale”. Trbuljak non formula paradigmi, non propone il suo lavoro come nuova alternativa formale ma, semplicemente quanto brillantemente, pone l’accento sul dilemma dell’artista, che nello stesso momento accetta e rifiuta tutti gli aspetti caratteristici di qualsiasi opera egli possa realizzare. Tra gli anni Settanta e Ottanta, in una scena artistica di profondi cambiamenti, Trbuljak impersona l’artista in crisi, scettico, consapevole, disilluso, “più artista per quello che non fa piuttosto che per quello che fa”.
Il suo lavoro è anche una profonda riflessione sul sistema dell’arte e sulle dinamiche che contribuiscono a dare ad un oggetto lo status di opera d’arte. Le domande intorno alle quali ruotano oltre quarant’anni di ricerca indagano quali siano i fattori che fanno si che un certa attività e una certa attitudine siano classificate come artistiche. E chi è l’artista? In una performance del 1972 Trbuljak distribuisce ai passanti un foglio contenente una domanda: “Un artista è tale quando gli viene data la possibilità di esserlo. Goran Trbuljak è un artista o no?”. L’anno dopo, ottenuta la possibilità di allestire una sua mostra nel Museo di Zagabria, Trbuljak dichiara “il fatto che a qualcuno sia data la possibilità di esporre è più importante di cosa espone”.
Ironico e profondo al tempo stesso, Trbuljak mette in crisi i principi del Modernismo, il culto dell’autore, la nozione di originalità, gli strumenti del Sistema dell’arte come le gallerie, le mostre, le monografie.
La mostra è stata realizzata in collaborazione con la galleria Gregor Podnar di Berlino. Goran Trbuljak ha prodotto per l’occasione il libro d’artista White monograph/Monografia bianca disponibile in galleria. Italiano
P420 presents the solo show GT: monogram, monograph, monochrome, monologue by the artist Goran Trbuljak (opening Saturday 25 January at 19.00, visible till 29th of march 2014, P.zza dei Martiri 5/2, Bologna).
Born in Croatia in 1948, towards the end of the 1960s Trbuljak was already active in the avant-garde movement known as New Art Practice. One of the most interesting Conceptual artists, Trbuljak was immediately convinced that research based on traditional stylistic conventions would be fruitless. In 1971, at the Student Centre Gallery of Zagreb, he showed a poster with the message “I don’t want to present anything new and original.” Trbuljak does not formulate paradigms, and does not present his work as a new formal alternative. He simply – and brilliantly – puts the accent on the dilemma of the artist, who in the same moment accepts and rejects all the characteristic aspects of any work he might produce. In the 1970s and 1980s, in the context of an art scene of profound changes, Trbuljak embodied the figure of the artist in crisis, skeptical, conscious, disillusioned, “an artist more for what he does not do than for what he does.”
His work is also a profound reflection on the art system and the dynamics involved in the attribution to an object of the status of an artwork. The questions around which his over forty years of research gravitate involve the factors that make a certain activity or a certain attitude classifiable as art. And who is the artist? In a performance in 1972 Trbuljak distributed a sheet of paper bearing a question to passers-by: “An artist is an artist when he is granted the possibility of being one. Is Goran Trbuljak an artist, or not?”. One year later, having obtained the chance to hold an exhibition of his works at the Museum of Contemporary Art of Zagreb, Trbuljak stated “the fact that someone has a chance to make an exhibition is more important that what is shown in that exhibition.”
Simultaneously ironic and profound, Trbuljak challenges the principles of Modernism, the cult of the auteur, the notion of originality, and the channels of the art system like galleries, exhibitions and monographs.
The exhibition has been organized with Galerija Gregor Podnar, Berlin. For this occasion, Goran Trbuljak has produced the artist’s book White monograph/Monografia bianca, available at the gallery.