ERT-Arena del Sole
L’impegno di Fondazione del Monte e Fondazione Cassa Di Risparmio di Bologna
La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna hanno deciso di contribuire con una cifra totale di un milione di euro all’operazione di acquisizione da parte di Emilia Romagna Teatro (ERT) del ramo di azienda della cooperativa Nuova Scena corrispondente alla gestione del teatro Arena del Sole di Bologna. La Fondazione del Monte, che ha destinato all’operazione la parte più consistente della somma totale, ha già ratificato l’erogazione straordinaria nel Consiglio d’Amministrazione del 7 gennaio 2014, mentre l’impegno della Fondazione Carisbo sarà formalizzato nei prossimi giorni.
Le ragioni di questa scelta si fondano sulla piena condivisione del progetto di ERT che va ben oltre le difficoltà attuali dell’Arena del Sole e apre una prospettiva di respiro regionale, nazionale e internazionale nella quale dovranno trovare giusta collocazione anche i teatri cittadini. L’acquisizione del ramo d’azienda di Nuova Scena infatti, oltre a scongiurare la chiusura dell’attività dell’Arena del Sole, trasformerà ERT in uno dei più importanti Teatri Stabili italiani per forza produttiva, ramificazione territoriale, opportunità di circuitazione e spazi di ospitalità. ERT, fondazione a partecipazione mista pubblica e privata, gestisce infatti il Teatro Stabile Pubblico Regionale operando a Modena con il Teatro Storchi e il Teatro delle Passioni e a Cesena con il Teatro Bonci, e si occupa, in convenzione, delle attività di altri otto teatri in regione. Con l’Arena del Sole, ERT potrà contare su maggiori mezzi economici, artistici e tecnici, oltre che su una importante struttura aggiuntiva.
Muovendo dunque dalla condivisione del progetto generale, la Fondazione del Monte e la Fondazione Carisbo hanno analizzato in dettaglio gli aspetti economici e gestionali dell’operazione, individuando alcuni elementi come essenziali per la riuscita del progetto e l’assunzione dell’impegno. In particolare, proprio per evitare il succedersi di interventi di emergenza sui singoli teatri, l’apporto delle Fondazioni, che sarà assicurato senza la partecipazione diretta in ERT, dovrà essere accompagnato dalla adozione in tempi brevi, e comunque non oltre il 2015, di un piano integrato che identifichi da parte delle Istituzioni locali la vocazione e le funzioni di tutti i teatri pubblici della città, precisando le prospettive di rapporto con i privati. Inoltre le Fondazioni hanno richiesto la definizione, da parte di ERT e dei soggetti che ne fanno parte, della vocazione regionale dell’Ente e delle relative modalità di governance non escludendo, se necessarie, le conseguenti modifiche statutarie. Infine, le Fondazioni ritengono opportuno che, per la sua storia e per la sua attività, la direzione dell’ERT continui a essere affidata a Pietro Valenti, da considerarsi elemento importante per la credibilità e la solidità del progetto.
“Ci sono stati due modi di affrontare la questione – afferma il Presidente della Fondazione del Monte, Marco Cammelli –: quello secondo il quale c’è una emergenza cittadina ormai conclamata, e ognuno deve fare la propria parte; e l’altro, per il quale c’è una opportunità e un progetto importante che va oltre la dimensione locale e dunque l’occasione va colta, malgrado nella gestione del processo non siano mancate incertezze e omissioni. Noi ci siamo riconosciuti fin dall’inizio in questa ultima posizione, convinti che ci fossero e ci siano le condizioni per realizzare un ente di respiro nazionale e internazionale capace, nello stesso tempo, di aprirsi alla vivace realtà dei teatri bolognesi. Queste sono le ragioni di un impegno di eccezionale dimensione con il quale ci rapportiamo ad ERT e questo vigileremo che sia fatto, riservandoci di sospendere le erogazioni annuali se entro il periodo convenuto quanto concordato non avverrà. Si tratta infatti di elementi di credibilità essenziali per la riuscita di un progetto nel quale crediamo. La scelta che si è operata giunge al termine di un iter lungo e faticoso che avrebbe potuto e dovuto essere più lineare e attento alle cooperazioni sollecitate: sento il dovere di ringraziare il CdA della Fondazione per l’attenzione, la disponibilità e l’apertura con cui ha affrontato e risolto in modo unanime, e con risorse decisamente importanti, questo non semplice passaggio”.
“Il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna deve essere ancora assunto formalmente dal Consiglio di Amministrazione – commenta il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Leone Sibani – e si tratta di un impegno più contenuto rispetto a quello della Fondazione del Monte perché si rivolge a un ambito diverso dai tradizionali settori di intervento della nostra Fondazione, in ragione di una complementarietà che rappresenta una ricchezza per la nostra città. Mi rallegro per l’atteggiamento del Sindaco nella gestione di un’operazione il cui esito positivo non era scontato. Sono lieto inoltre che le due Fondazioni più importanti della città, ma certo non le uniche, si siano sforzate di fare sistema per la soluzione di un problema che riguarda tutta la comunità. Auspico che l’intesa raggiunta sia soprattutto un segnale concreto per i soggetti direttamente coinvolti nel progetto, perché la prospettiva di sviluppo territoriale e manageriale che l’accordo prevede è certamente di stimolo e di incoraggiamento per iniziative sempre più ambiziose e qualitativamente valide”.