“UNADUETREQUATTRO voci, probabilmente un coro. Certamente un piegamento all’indietro. Ma anche un volto simpatico mentre fa le SMORFIE. Un racconto o meglio ancora una favola, un INFINITE JEST. Da qui all’eternità. Ma anche UN MONDO NUOVO o se preferite una RESPIRAZIONE BOCCA A BOCCA. Sicuramente una barca che affonda. Ma non c’è bisogno di preoccuparsi. I WILL SURVIVE ! “
Si presenta così, mercoledi 18 dicembre alle 22.00 al Raum, la performance No tengo dinero, or the unpredictable technology of my mind delle danzatrici e performer Cristina Rizzo e Paola Stella Minni.
Cartolina esotica, riflesso cangiante che si snoda sullo sfondo di un’imminente ‘fine del mondo’, No tengo dinero segue una teoria coreografica ed una tecnologia performativa che lavora sul presente della simulazione come ‘tempo altro’ dell’azione, componendo una partitura fatta esclusivamente di tratti intensivi e qualità espressive. Le due performer, lungo un tracciato di modalità topiche della seduzione – pose pop, brani struggenti, vezzi divistici, mantra, arringhe, motivi melodici, sample, fermi-immagine porno, frammenti di tragedia – si perdono progressivamente nel cuore stesso dei clichè in-credibili che mettono in campo, fra le pieghe dell’ostentazione pura, in un enigmatico e aleatorio effetto-personaggio, comico e tragico allo stesso tempo. Dall’alto mare alle stelle, sullo sfondo di un’imminente apocalisse, No tengo dinero disegna un mondo sub-specie danza, gioco di prestigio, effetto atmosferico, increspatura superficiale. Una smorfia.
No tengo dinero
or the unpredictable technology of my mind
concept, coreografia, luci, costumi Cristina Rizzo
in collaborazione con Paola Stella Minni
performance Paola Stella Minni, Cristina Rizzo
live playlist Cristina Rizzo
collaborazione teorica Cristina Addis
produzione CAB008
con il supporto di Forum Dança Lisbona
collaborazione e residenza creativa Sì Bologna, I macelli Certaldo
con il sostegno di Regione Toscana e Ministero per i beni e le attività culturali
Cristina Rizzo, danzatrice, performer, coreografa basata a Firenze, è una figura di punta della danza contemporanea italiana. Formatasi a New York alla Martha Graham School of Contemporary Dance ha frequentato gli studi di Merce Cunningham e Trisha Brown e ha collaborato con diverse realtà artistiche tra cui il Teatro Valdoca, Aldes/Roberto Castello, Stoa/Claudia Castellucci, MK, Virgilio Sieni Danza, Santasangre. Fondatrice di Kinkaleri, con cui ha collaborato attivamente sino al 2007 ricevendo numerosi riconoscimenti internazionali, dal 2008 ha intrapreso un percorso autonomo di produzione e sperimentazione coreografica indirizzando la propria ricerca verso una riflessione teorica dal forte impatto dinamico.
www.cristinarizzo.it
Paola Stella Minni, performer e danzatrice basata a Bologna. Si laurea in Scienze della Comunicazione e Dams tra l’università di Bologna e Paris 8. Frequenta il corso biennale di creazione coreografica PEPCC a Lisbona al Forum Dança/network départs studiando, tra gli altri, con Steve Paxton, Lisa Nelson, Meg Stuart, Vera Mantero, Loic Touzè, Cristina Rizzo. A Lisbona crea i soli Outspoken, brush and sometimes out of control (mentoring di Vera Mantero) e A Dance For #1. In Italia ha lavorato con Cristina Rizzo, Motus, Michele Di Stefano, Fiorenza Menni/Teatrino Clandestino, Anna Albertarelli, Francesca Burzacchini. Collabora dal 2010 con Cristina Addis con la quale fonda assieme ad altri performer dell’area bolognese la zona di ricerca CanI. Creano assieme le performance Mappature Anatomiche (2010), Visitors (2013) e Appunti sparsi per un Ninfale low-fi (2013).
Col supporto di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Edizioni Zero, Radio Città del Capo.
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