Pochissimi i biglietti ancora disponibili per la replica del 31 dicembre alle ore 21.15 all’Arena del Sole di Misêria e nubiltè, lo spettacolo di Nanni Garella con Vito, Umberto Bortolani e gli attori di Arte e Salute.
A mezzanotte, al termine della replica, brindisi all’anno nuovo assieme a tutto il pubblico con Spumante Bellenda e Panettone Giampaoli.
Il 31 dicembre la biglietteria dell’Arena del Sole sarà aperta dalle 11 alle 16 e dalle 20.15.
Prossime e ultime repliche: 2, 3, 4 gennaio ore 21, 5 e 6 gennaio ore 16.
Dal 17 dicembre al 6 gennaio, ritorna all‘Arena del Sole, Sala Grande, per il secondo anno di repliche Misêria e nubiltè, il classico della comicità napoletana, già cavallo di battaglia di Eduardo e di Totò, riscritto in lingua bolognese da Nanni Garella con protagonisti Vito, Umberto Bortolani e la compagnia di attori-pazienti psichiatrici di Arte e Salute.
Prosegue così la collaborazione tra il Teatro Stabile di Bologna e Arte e Salute onlus, associazione nata con lo scopo di coniugare il lavoro artistico con il lavoro nel campo della salute mentale, nel quadro di “Arte e Salute nell’Arena del Sole”, progetto di residenza della compagnia di pazienti psichiatrici all’Arena del Sole realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e il Servizio Sanitario Regionale – Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna. La condivisione di questo percorso, iniziato nel 1999 e che ha già riscosso notevoli successi e riconoscimenti tra cui il Premio Ubu e il Premio Hystrio e recentemente il Premio della Critica, si è consolidata in un lungo percorso di sperimentazione di un modello operativo inconsueto e innovativo, che mette a confronto un importante teatro nazionale con una realtà artistica nata nell’ambito del disagio e dell’esclusione sociale.
Ormai professionisti, dopo un lungo periodo di formazione e lavoro teatrale, gli attori di Arte e Salute hanno affrontato, sotto la guida del regista Nanni Garella, opere di Pirandello, Pinter, Brecht, Pasolini, Scarpetta. Ed è stato proprio su un testo di questo drammaturgo napoletano, Il medico dei pazzi, adattato in bolognese, che Garella e gli attori si Arte e Salute si sono incontrati con Vito. La scommessa è stata vinta e così la collaborazione è proseguita con quest’altra commedia di Scarpetta, dove Garella porta avanti il proprio lavoro volto alla rivitalizzazione della lingua teatrale italiana attraverso la grande tradizione dialettale e attraversato dal tema delle diversità: diversità come handicap fisico o psichico, diversità come povertà ed emarginazione, ma anche diversità linguistica.
«Il mondo rappresentato in Misêria e nubiltè – scrive Nanni Garella – è affamato, disperato, violento; e allo stesso tempo vitale, ricco di fantasia e di speranze. E cerco di ascoltare il suono caotico di una lingua popolare, di un dialetto vivo, non ancora appiattito dall’italiano televisivo. È una lingua lessicalmente povera, un po’ sgangherata, inascoltata dalla letteratura contemporanea, eppure così piena di significati imprevedibili, di parole sonore come musica. Ho tentato più volte, nei miei spettacoli, di rivitalizzare la lingua teatrale italiana attraverso la grande tradizione dialettale (Arlecchino, Ista laus, Campiello, Il medico dei pazzi) cercando di rintracciare, nel calderone linguistico del nostro paese, una tessitura comune di parole, una radice della nostra identità nazionale».
La trama. In uno squallido appartamento abitano, campando di espedienti, Felîz Di Torrinbocca, il suo compare Pascuèl e le rispettiva famiglie. La vicenda di questi squattrinati personaggi si intreccia con quella del marchesino Eugenio Favetti, il quale, innamorato dell’affascinante ballerina Gemma, non può vedere realizzato il suo sogno d’amore a causa del padre, contrario al matrimonio perché Gemma è figlia di Gaetano Semolone, detto Frittomisto, ex cuoco arricchito. Eugenio propone allora a Felîz di ordire una farsa mirabolante: dopo aver procurato allo stesso Felîz e ai suoi strampalati coinquilini gli abiti migliori, chiede loro di presentarsi al padre della futura sposa come la nobile famiglia Favetti. Gaetano accetta volentieri di dare in sposa la figlia, ben felice di imparentarsi con i nobili; ma attorno a questa promessa di matrimonio si scatenano colpi di scena con bugie, agnizioni e sconfessioni che faranno scoprire l’inganno, riportando la vicenda a un divertente quanto lieto finale.
17 dicembre – 6 gennaio, Arena del Sole, Sala Grande
feriali h 21, lunedì 6 gennaio e domenica h 16
23, 24, 25, 26, 30 dicembre, 1 gennaio riposo
martedì 31 dicembre, ore 21.15, Grande Soirée di San Silvestro
Info biglietteria: tel. 051.2910.910 – www.arenadelsole.it
Prezzi: da € 5,00 a € 20,00