Incuriosita dalla lettura di qualche estratto, consiglio senz’altro la presentazione del libro Darśana de Malchut di Gian Maria Turi sabato 14 dicembre 2013 alle ore 17.30 presso il Café de la Paix in Via Collegio di Spagna, 5 e lunedì 16 dicembre 2013 alle ore 17.30 presso la Libreria Naturista in Via degli Albari, 2/d.
Darśana de Malchut è un itinerario della memoria all’interno del quale la descrizione dei paesaggi è anche testimonianza storica, il confronto fra diverse civiltà ricchezza di testi filosofici, religiosi, poetici, l’elemento autobiografico riflessione sulle capacità e i limiti dell’uomo, sull’assurdità degli eventi, sul senso della propria vita e della vita in sé.
Ritrovarsi in Israele e in Terra Santa per le bizzarrie di un destino che con trucchi di bassa lega ci trasporta in giro per il mondo, può però valere una realizzazione spirituale inaspettata. È quello che succede in questo libro, dove finzione, storia, cronaca e insegnamenti cabalistici si mescolano in un impasto letterario che ha l’ambizione di raccontare l’altra faccia della santità: quella cioè di chi nell’ascesa sembra fallire e ritrovarsi a fare i conti con una realtà desolata.
Gian Maria Turi è nato a Bologna nel 1969. Nel 2010 ha pubblicato Acrilirico (Manni), raccolta di poesie e prose segnalata al premio “Montano” 2012 e premiata al premio “Polverini” 2013. Il suo inedito Canti della burocrazia è stato premiato al 14° premio “Navile”, città di Bologna 2012.