Al via i lavori per il completamento e sistemazione del percorso ciclistico e pedonale che va dalla Chiusa di Casalecchio a Castel Maggiore. L’itinerario è già oggi molto frequentato, anche dalla sottoscritta, e se non lo avete ancora percorso vi consiglio di farlo, magari a lavori ultimati. Devo dire che andare in bicicletta al parco Talon per me è una delle attività più piacevoli e semplici che faccio a Bologna. Leggetevi il comunicato stampa per approfondire le novità che verranno introdotte con i prossimi lavori in corso finanziati dalla Fondazione del Monte e che di sicuro renderanno il percorso più completo, più organico e più tenuto. Potete vedere voi stessi il PRIMA E IL DOPO nelle foto dell’articolo che segue>>>
Un itinerario ciclopedonale di quindici chilometri che parte da Casalecchio di Reno, passa da Bologna e arriva a Castel Maggiore, seguendo il corso del Canale di Reno e del Navile. Così, a piedi e in bicicletta, si potrà spaziare dal parco pubblico della Chiusa di Casalecchio di Reno ai resti delle prime fabbriche che accompagnano il Navile a nord del centro storico di Bologna, fino alla pianura rurale intorno a Castel Maggiore. Una passeggiata attraverso la storia antica e recente, un percorso di grande suggestione, in parte già molto conosciuto e frequentato, che oggi viene consolidato e completato e che nella sua continuità darà ancora più importanza alla “Bologna delle acque”.
Il progetto del Lungo Navile, che prevede gli interventi per il completamento dell’itinerario da Casalecchio a Castel Maggiore per un valore complessivo di un milione di euro, è infatti arrivato alla sua fase esecutiva. Nella primavera del 2014 saranno avviati a Bologna i cantieri per i quali si stima la durata di un anno. Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dai Comuni di Bologna, Casalecchio di Reno e Castel Maggiore.
Il progetto fa seguito a una serie di studi e lavori dedicati negli ultimi decenni al Canale di Reno e al Navile. Si parte dagli anni Ottanta, con i progetti avviati dal Comune di Bologna, che nel territorio del capoluogo hanno portato nei primi anni 2000 alla parziale sistemazione dell’itinerario e di altri spazi adiacenti, divenuti parte integrante del sistema del verde pubblico cittadino. Poi, sulla base di uno studio di fattibilità del 2009 per il completamento dell’itinerario su tutto il territorio provinciale, e d’intesa con i tre comuni di Casalecchio di Reno, Bologna e Castel Maggiore, la Fondazione del Monte ha deciso di procedere al cofinanziamento di una serie di interventi funzionali al raggiungimento degli obiettivi del progetto.
Il percorso progettuale è partito da un confronto preliminare con i numerosi soggetti coinvolti: gli enti che gestiscono il sistema idraulico e le sue pertinenze (Servizio tecnico di Bacino Reno della Regione Emilia- Romagna, Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno, Autorità di Bacino Reno); gli uffici tecnici dei Comuni di Bologna, Casalecchio di Reno e Castel Maggiore; i Quartieri Navile e Porto; alcuni enti privati direttamente interessati dalle scelte progettuali, come Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Terna Rete Italia, Enel; la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bologna. Inoltre sono state coinvolte alcune associazioni cicloturistiche e culturali attive sul territorio. Tra il 2012 e il 2013 è avvenuta la redazione del progetto e la sua approvazione da parte della Soprintendenza, delle Commissioni per la qualità architettonica e il paesaggio dei tre Comuni, degli enti territoriali competenti. Al completamento degli interventi, i diversi tratti del percorso saranno presi in carico e curati dalle tre amministrazioni comunali.
L’obiettivo specifico del progetto riguarda l’allestimento del percorso dalla Chiusa di Casalecchio a Castello, nucleo storico di Castel Maggiore. Gli interventi previsti sono di varia natura ma fortemente coordinati e riconoscibili come parte di un sistema unitario e rispondono allo scopo di risolvere le criticità, garantire la continuità e l’identità del percorso e offrire nuove opportunità per la sua scoperta. L’attenzione si è concentrata nella soluzione delle poche ma significative interruzioni oggi presenti e alle intersezioni con il sistema viario e della mobilità ciclopedonale nei tre comuni interessati. Sono state previste alcune aree attrezzate per la sosta e la conoscenza dei luoghi.
Sarà introdotto un apparato segnaletico per una comunicazione organica e divulgativa lungo tutto il percorso. Alcuni interventi proposti hanno l’obiettivo di riqualificare luoghi urbani problematici o anonimi che, grazie alla loro vicinanza o appartenenza al sistema dei canali bolognesi, possono trovare un nuovo ruolo e una più forte identità. E’ il caso dell’intervento di via Canonica a Casalecchio di Reno o della sistemazione dell’area presso via Bovi Campeggi, destinata a diventare una nuova porta di accesso al Navile.
Principali interventi: Tracciato del percorso e inquadramento degli interventi
Complessivamente sono state individuate 9 aree principali interessate dal progetto: 2 nel territorio di Casalecchio di Reno, 6 per Bologna e una per Castel Maggiore. Oltre a queste aree di intervento, il progetto individua una serie di ulteriori ambiti che necessitano di lavorazioni minori.
Casalecchio di Reno
CR1 – Boccaccio del Canale di Reno
Il progetto prevede un intervento di riordino e allestimento dell’area prativa, in modo da sottolineare il punto di avvio del percorso Lungo Navile e garantirne la riconoscibilità.
CR2 – Via Canonica
L’intervento prevede di risolvere l’interruzione del percorso pedonale e ciclabile che collega Casalecchio a Bologna, operando la messa in sicurezza dell’incrocio tra via Canonica e via Porrettana e la sistemazione dei tracciati pedonali e ciclabili e la qualificazione dell’area in connessione con l’affaccio sul canale e le aree verdi limitrofe.
Bologna
BO1 – Via Bovi Campeggi
Il progetto prevede il riordino complessivo dell’area che da via Bovi Campeggi conduce all’ingresso del sottopasso RFI, in modo da sottolineare con evidenza il punto di avvio del percorso Lungo Navile in uscita dal centro storico, garantendone una immediata riconoscibilità.
BO 2 – Sottopasso RFI
La riapertura del sottopasso ferroviario, e il riordino delle aree adiacenti, risulta uno degli interventi più importanti e attesi del progetto sia per il grande valore storico-testimoniale del luogo nel suo complesso, oggi in stato di grave degrado, sia per i risvolti positivi sulla viabilità ciclopedonale poiché consentirà una facile connessione tra il centro storico e la zona a nord della stazione ferroviaria. L’intervento punta a risolvere una delle cesure più critiche dell’intero tracciato, ripristinando di fatto un passaggio pubblico molto utilizzato fino a pochi decenni fa prima della sua chiusura. L’ingresso al sottopasso da via Bovi Campeggi corrisponde all’antico porto del Maccagnano, presso il sostegno della Bova, luogo di grande pregio e primo dei manufatti di manovra del Navile. L’intervento principale e più impegnativo riguarda la riconfigurazione dei manufatti che oggi ingombrano il tratto centrale del sottopasso, d’intesa con RFI.
BO 3 – Ponte di via Carracci
L’intervento, che riguarda il ripristino della scaletta annessa al ponte che raccorda il piano stradale alla sottostante sponda del canale, è particolarmente importante e atteso perché riguarda un sito molto frequentato del Lungo Navile, in un contesto urbano in via di trasformazione e strategico per questo settore cittadino. La scala, nonostante il cattivo stato di conservazione in cui versa e le condizioni generali di degrado dell’area, risulta infatti tuttora molto utilizzata.
BO 4 – Via Gagarin
L’area di intervento è rappresentata principalmente dall’attraversamento di via Gagarin in corrispondenza della sua intersezione con il corso del Navile, e si allarga alle zone di accesso al percorso, comprendendo verso monte l’ingresso al Parco di Villa Angeletti e il tracciato Lungo Navile che corre lungo la sponda sinistra del canale e, verso valle, il giardino Marinai d’Italia nel settore prossimo al canale. Il progetto prevede la realizzazione di un attraversamento ciclopedonale protetto, regolamentato da un impianto semaforico a chiamata, e la sistemazione delle banchine laterali alla strada che affacciano sul canale Navile. L’intervento ha l’obiettivo di risolvere una criticità tra le più note del percorso Lungo Navile ed è stato ampiamente sostenuto dall’amministrazione comunale e in particolare dal Quartiere Navile. La sistemazione complessiva dell’area è inoltre funzionale a migliorare la percezione dei luoghi intorno al canale attraverso il riordino e la riconfigurazione delle aree laterali alla strada.
BO 5 – Restara a valle del Battiferro
L’intervento si colloca in un’area posta a valle del Sostegno del Battiferro, uno dei complessi più importanti del sistema idraulico del Navile, dove il canale si divide in due rami che scorrono ravvicinati e paralleli tra loro: quello un tempo navigabile, sulla destra, detto propriamente Navile (anche detto Canaletta o Fossetta), e quello non navigabile, il canale Battiferro o Canalazzo, che si mantiene a sinistra. Questo segmento del percorso Lungo Navile, già oggi molto frequentato grazie ai sentieri esistenti tra cui la storica restara centrale, rappresenta uno dei più caratteristici dell’intero sistema idraulico preso in esame, di grande pregio paesaggistico per le permanenze storico-architettoniche, protoindustriali e rurali che si conservano nell’intorno e per il valore ambientale del tratto in cui si colloca l’intervento.
L’intervento riguarda la realizzazione di una nuova passerella pedonale e ciclabile sul canale Navile, con l’obiettivo di connettere il terrazzo in sponda destra con l’isola centrale e con la prosecuzione del percorso.
BO 6 – Via dei Terraioli
Il progetto prevede la creazione di un nuovo attraversamento ciclopedonale sulla via per garantire la sicurezza a chi transita in questo tratto del Lungo Navile.
Castel Maggiore
CM1 – Ponte di via di Vittorio
L’unico tratto del percorso interessato da un intervento complesso nel territorio di Castel Maggiore è quello relativo al superamento dell’asse stradale di via di Vittorio, la maggiore criticità evidenziata lungo il tracciato.
I lavori consistono nella creazione di un nuovo passaggio sottoponte con la modifica delle gabbionate esistenti e il raccordo con il tracciato adiacente. Sul piano stradale si provvederà al riordino complessivo delle aree di intersezione con il percorso.
Il contesto paesaggistico
Il progetto prende in considerazione il tratto iniziale dell’antico sistema idrico bolognese, vale a dire quello compreso tra Casalecchio di Reno, Bologna e Castel Maggiore fino alla località Castello, per uno sviluppo complessivo di una quindicina di chilometri. Il canale di Reno scorre a cielo aperto, dapprima nel territorio di Casalecchio di Reno (dove è presente solo un breve tratto coperto in via Canale), poi a Bologna sino a via della Certosa; qui diventa sotterraneo per quasi tutto il tragitto cittadino seguendo le vie Sabotino (dove alimenta la canaletta Ghisiliera), della Grada e Riva di Reno. In corrispondenza dell’incrocio con via Marconi, il canale cede le sue acque a due ulteriori corsi artificiali: quello del Cavaticcio, che passa dietro a via Azzo Gardino e fiancheggia l’area della Salara e dell’antico porto di Bologna, e quello delle Moline, che compie una lunga curva sotto le vie Righi e Capo di Lucca e i viali di circonvallazione, raccogliendo le acque del torrente Aposa e poi del canale di Savena.
Riunendosi in località Bova, all’altezza di via Bovi Campeggi fuori Porta Lame, i canali del Cavaticcio e delle Moline danno origine al Navile. Da qui, con lungo un percorso a cielo aperto tra i più suggestivi, il Navile attraversa la restante parte del territorio comunale bolognese sino a Corticella e, superata l’area del Depuratore, entra nel territorio di Castel Maggiore. Qui il canale fiancheggia la zona artigianale a valle di via di Vittorio, quindi la campagna che, in sponda sinistra, ha visto lo sviluppo di nuova area residenziale intorno al cimitero cittadino. Raggiunge poi lo storico nucleo di Castello, punto conclusivo dei lavori previsti nell’ambito del presente progetto.
I tracciati del canale di Reno e del Navile sono scanditi da importanti persistenze storiche. A cominciare dall’antichissima Chiusa di Casalecchio, che è all’origine del sistema, sono presenti lungo il tracciato numerosi manufatti direttamente legati alla funzionalità dei due canali che, seppure in qualche caso parzialmente rimaneggiati, conservano buona parte delle originarie caratteristiche architettoniche, oltre a una serie di edifici colonici e protoindustriali nelle aree immediatamente circostanti. Alcuni di questi edifici sono stati recuperati e hanno trovato una nuova funzione pubblica. Tra questi si segnalano il complesso della Filanda a Casalecchio di Reno, oggi sede della Casa della Pace e il Museo del Patrimonio Industriale nella ex Fornace Galotti a Bologna. Altri complessi sono stati assegnati ad associazioni attive sul territorio (come l’Associazione Vitruvio presso il Sostegno del Battiferro e l’Associazione Ponte della Bionda presso il Sostegno del Grassi) e sono oggi vivaci centri di aggregazione e punti di ristoro. Altri edifici sono oggi in abbandono, come il complesso del Sostegno di Corticella, o già in rovina, come il piccolo fabbricato della Chiusetta al confine tra Bologna e Castel Maggiore.