NABUCCO
MUSICA DI GIUSEPPE VERDI
Lo spettacolo si realizza sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
Sabato 19 ottobre 2013, alle ore 20.00, nella sala Bibiena del Teatro Comunale di Bologna va in scena Nabucco di Giuseppe Verdi.
Penultimo titolo della Stagione d’Opera 2013, Nabucco chiude le celebrazioni che il Teatro Comunale di Bologna ha dedicato a Giuseppe Verdi nel duecentesimo anniversario della sua nascita.
L’allestimento è del Teatro Comunale di Bologna ed è realizzato con il contributo straorinario del Comitato promotore delle celebrazioni verdiane e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Direttore principale del Teatro Michele Mariotti dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro Comunale di Bologna.
La regia è di Yoshi Oida ripresa da Maria Cristina Madau.
I movimenti coreografici sono di Maria Cristina Madau.
Le scene sono di Thomas Schenk.
I costumi sono di Antoine Kruk.
Le luci sono di Andrea Oliva.
Il Maestro del Coro è Andrea Faidutti.
Opera in quattro parti su libretto di Temistocle Solera, Nabucco è considerata l’opera più risorgimentale del compositore di Busseto.
Il direttore principale del Teatro Michele Mariotti, che torna alla direzione dell’Orchestra e del Coro del Comunale dopo il grande successo ottenuto lo scorso aprile con Norma, lavora sulla partitura verdiana cercando “di renderla il meno unilaterale possibile. Vorrei che emergessero tutti i tratti caratteristici e temperamentali dei personaggi e lo sforzo si concentra sulle sonorità, sulle articolazioni anche orchestrali”.
La regia asciutta di Yoshi Oida, regista giapponese che si è formato prima in Giappone alla scuola delle arti tradizionali come lo shingekoi e il nō, successivamente a Parigi con Peter Brook, proietta la storia in uno spazio senza tempo, dove tutti gli elementi scenici – costumi, scena, gestualità – vengono stilizzati in una rarefazione elegante e quasi metafisica.
Le scene e i costumi sono affidati a due storici collaboratori di Oida come lo scenografo Thomas Schenk e il costumista Antoine Kruk, che per Nabucco ha progettato costumi che riflettessero un ponte tra passato, presente e futuro, fondendo ispirazioni tratte da culture diverse.
Nel cast: Vladimir Stoyanov e Sebastian Catana nel ruolo di Nabucco; Sergio Escobar nel ruolo di Ismaele; Dmitry Beloselskiy e Sergey Artamonov nel ruolo di Zaccaria; Anna Pirozzi e Maria Billeri nel ruolo di Abigaille; Veronica Simeoni e Marina Pinchuk nel ruolo di Fenena; Alessandro Guerzoni nel ruolo del Gran Sacerdote di Belo; Gianluca Floris nel ruolo di Abdallo; Elena Borin nel ruolo di Anna.
Argomento dell’opera.
Parte I: «Gerusalemme».
Gli ebrei, chiusi nel tempio di Salomone a Gerusalemme, sentono avvicinarsi l’esercito babilonese, e invocano la protezione del dio d’Israele. Il gran Pontefice Zaccaria li rincuora, mostrando loro Fenena, figlia del re babilonese Nabucco (Nabucodonosor), che può essere usata come ostaggio, e l’affida al giovane guerriero Ismaele. Questi ama Fenena e si appresta a salvarla quando nel tempio, alla testa di soldati babilonesi, irrompe Abigaille, e ferma i due fuggitivi; Abigaille, che a sua volta ama Ismaele, gli offre la libertà, ma il guerriero la rifiuta, e vuole seguire la sorte del suo popolo. Altri ebrei, donne e anziani, incalzati dal nemico si rifugiano nel tempio, e si presenta anche Nabucco, irato e minaccioso. Zaccaria, con gesto fulmineo, afferra Fenena, e alza il pugnale su di lei: se Nabucco profanerà il luogo sacro, sua figlia morirà. Ma Ismaele la sottrae al pugnale di Zaccaria, e scoppia il furore di Nabucco e di Abigaille, che spingono i soldati babilonesi al saccheggio e alla distruzione.
Parte II: «L’empio».
Abigaille, che riteneva di essere figlia di Nabucco, ha trovato un documento che testimonia la sua nascita di schiava, e la sua ira è al colmo, anche perché Nabucco, lontano da Babilonia per proseguire la guerra contro gli ebrei, ha affidato la reggenza alla figlia Fenena. Il Gran Sacerdote di Belo e altri dignitari babilonesi, dopo averla informata che Fenena ha deciso di liberare gli ebrei, la incitano a impossessarsi del trono, e spargono la voce che il re è morto in battaglia.
Intanto Zaccaria si appresta ad accogliere Fenena in seno alla religione ebraica, mentre Ismaele, che chiede pietà, viene nuovamente maledetto. Ma arriva la notizia che il re è morto, e il popolo sta acclamando regina Abigaille, che entra e cerca di afferrare la corona che è sul capo di Fenena. Irrompe a questo punto anche Nabucco coi suoi guerrieri, e si pone in capo la corona maledicendo i babilonesi che l’hanno tradito. Nello stesso attimo una folgore strappa la corona dalla testa del re, che cade a terra in preda al terrore.
Parte III: «La profezia».
Nabucco è in preda alla follia, e Abigaille si sente ormai vicina al trono; consigliata dal Gran Sacerdote, ordina la condanna a morte di Fenena e degli ebrei, e fa in modo che il re ponga il suo sigillo su questa decisione. Ma quando Nabucco si rende conto che fra i condannati c’è Fenena, tenta di opporsi alla volontà di Abigaille e cerca il documento che testimonia la condizione di schiava di Abigaille. Il documento è però nelle mani della donna, che lo distrugge sprezzante. Sulle sponde dell’Eufrate, gli schiavi ebrei, incatenati, ricordano nostalgicamente la patria lontana, ma Zaccaria li rianima con la predizione che presto saranno liberi.
Parte IV: «L’idolo infranto»
Nabucco , imprigionato in una stanza della reggia, vaneggia in preda alla disperazione. Ma sente le grida che accompagnano il sacrificio di Fenena, e improvvisamente la sua coscienza torna lucida: afferra la spada di Abdallo, e si precipita fuori dalla prigione. Zaccaria sta benedicendo Fenena che invoca la morte liberatrice: ma, mentre la statua d’oro di Belo cade a terra misteriosamente infranta, irrompe Nabucco che, abbracciando la figlia salvata, riconosce il potere del dio d’Israele. Giunge anche Abigaille, che ha volontariamente bevuto il veleno: morendo, chiede perdono a Fenena, e anch’essa invoca il dio d’Israele.
Giovedì 24 ottobre, alle ore 20, sui siti www.giuseppeverdi.it; www.magazzini-sonori.it; www.lepida.tv; http://streaming.cineca.it/tcbo/, e su Lepida TV , canale 118 del digitale terrestre sarà possibile vedere in streaming l’opera Nabucco in diretta dal Teatro Comunale di Bologna, con la direzione musicale di Michele Mariotti e la regia di Yoshi Oida. La visione gratuita in diretta streaming dell’opera sarà accessibile anche presso Arena del Sole di Bologna, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Comunale di Modena, Teatro degli Atti di Rimini, Auditorium Corelli di Fusignano, Sala Consiliare del Comune di Villanova sull’Arda, Sala del Carmine di Massa Lombarda.
L’iniziativa, a cura del Teatro Comunale di Bologna e Lepida tv, in collaborazione con l’Accademia del Cinema di Bologna, rientra all’interno del Progetto regionale Verdi 200. Il progetto si realizza attraverso la creazione di un cartellone di opere verdiane coordinato dal Teatro Comunale di Bologna, dall’Assessorato regionale alla Cultura e da Lepida S.p.A., da fruire dal vivo, ma anche in diretta streaming sul sito www.giuseppeverdi.it e su LepidaTV grazie al progetto TeatroNet – finanziato da Regione Emilia Romagna e coordinato da Lepida S.p.A che mette in rete i principali teatri della regione.
Dalla homepage del nostro sito www.comunalebologna.it sarà possibile accedere ai vari link abilitati alla visione della diretta tra i quali anche quello al canale live del Teatro Comunale su YouTube comunalebologna1 che consentirà la visione della trasmissione anche in alta definizione.
Sabato 19 ottobre l’opera sarà trasmessa in diretta radiofonica da Rai Radio 3.
Dopo la “prima” del 19 ottobre Nabucco replica domenica 20 (ore 15.30), martedì 22 (ore 20), mercoledì 23 (ore 20), giovedì 24 (ore 20), sabato 26 (ore 18), domenica 27 (ore 15.30).
Lo spettacolo è realizzato con il contributo di Associazione Amici del Teatro Comunale di Bologna.