E DURANTE TUTTO IL CENTENARIO DEDICATO A RUBBIANI
La Camera di commercio inaugura sabato 28 settembre le iniziative delle Giornate Europee del Patrimonio 2013.
Alle 9,30 partirà la prima delle cinque visite guidate gratuite dedicate ai restauri realizzati da Alfonso Rubbiani al palazzo della Mercanzia.
Le visite saranno tenute da guide professioniste e da funzionari della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggisti dell’Emilia-Romagna specializzati nei restauri realizzati da Rubbiani.
I 200 posti disponibili, 40 per ciascuna visita, sono già stati tutti prenotati on line sul sito della Camera di commercio, nel giro di pochi giorni dal momento della loro pubblicazione.
Questo grande interesse per la sede degli uffici della Camera di commercio ha portato alla decisione di organizzare a palazzo della Mercanzia visite guidate gratuite dedicate a Rubbiani una volta al mese per tutta la durata delle celebrazioni in corrispondenza del centenario della morte del restauratore.
Le visite saranno così l’occasione per ripercorrere la storia del palazzo che dalla fine del ‘300 è il riferimento per l’economia bolognese.
Palazzo della Mercanzia, fortemente voluto dal Comune nel 1294, nasce come Tribunale dei Mercanti.
La prima seduta è del 1391 e da allora le sentenze del Foro vennero sempre annunciate dal caratteristico balconcino con i rintocchi della Lucardina, una campana (ora conservata al Museo Medievale) realizzata con i proventi delle multe inflitte dallo stesso Tribunale ai truffatori.
Diversi i restauri che nei secoli sono stati effettuati sul Palazzo.
Il primo fu nel 1484 in seguito al crollo dell’adiacente Torre dei Bianchi. Nel ‘600 e nel ‘700 si intervenne a più riprese sulla facciata e si consolidarono i muri perimetrali.
Nel 1837 il restauro di Carlo Scarabelli che aprì un altro accesso sulla loggia e creò sopra entrambe le porte di ingresso due grandi finestre circolari. Scarabelli, intervenne anche sull’atrio interno e costruì la scala che porta alla sala del Consiglio.
Nel 1889 l’intervento di Alfonso Rubbiani, affiancato da Alfredo Tartarini, che si concentrò esclusivamente sulla facciata del palazzo.
L’obiettivo di Rubbiani fu quello di eliminare le “alterazioni introdottevi in altri malintesi restauri” per riportarlo al “tipo originario di edificio”, e cioè all’aspetto che aveva al momento della sua costruzione, come afferma egli stesso nella relazione di progetto del 30 aprile 1889.
Rubbiani dunque elimina quasi tutte le modifiche apportate all’esterno con i restauri precedenti ed in particolare quelle realizzate da Scarabelli.
Chiude quindi la seconda porta sulla facciata, elimina le aperture circolari, lascia un solo ingresso sopra il quale posiziona un orologio in ferro battuto.
Ricostruisce il muretto lungo il perimetro della loggia. Ripristina le variazioni cromatiche che individua come originarie alle statue e agli stemmi delle Compagnie delle Arti della facciata.
Finiti i lavori la differenza fra il preventivo e le spese effettivamente sostenute fu di 930 lire. A tal proposito il 12 luglio 1890 Rubbiani e Tartarini scrissero alla Camera di commercio dimostrando .
Al termine dei restauri sulla facciata venne murata una lapide che ha come epigrafe “La Camera delle Arti restituiva alla primiera forma l’anno MDCCCLXXXIX Presidente Cesare Zucchini”.
L’ultimo grande intervento alla facciata della Mercanzia fu in seguito all’incursione aerea del 25 settembre 1943. Una bomba non esplose e quando venne fatta brillare fece crollare metà del palazzo della Mercanzia. Gli interventi di restauro furono coordinati dal soprintentendente Alfredo Barbacci che operò sul palazzo dal 1947 al 1949 ricostruendolo fedelmente secondo la facciata del Rubbiani.