BE’ BOLOGNAESTATE 2013: GLI APPUNTAMENTI DI MARTEDI’ 10 SETTEMBRE

bè bolognaestate segnala

posato gabriele coen (foto di davide susa)_1Olam tzelilim Universal Jewish Sounds, 1a serata
ore 21 Museo Ebraico, cortile – via Valdonica 1/5,
Inizia  oggi  la rassegna Olam tzelilim Universal Jewish Sounds, 3 concerti
(10,17 e 29 settembre) al Museo Ebraico di Bologna.
Gabriele Coen “Jewish Experience”. Yiddish Melodies in Jazz
Gabriele  Coen,  sax  soprano,  sax  tenore  e  clarinetto;  Pietro  Lussu,
pianoforte;  Marco Loddo, contrabbasso; Luca Caponi, batteria e percussioni
etniche; Lutte Berg, chitarre.
Ospite: Francesco Lento, tromba.
A  due anni dal suo ingresso nella prestigiosa etichetta newyorkese di John
Zorn, Gabriele Coen presenta il suo nuovo lavoro discografico per la Tzadik
nella  collana Radical Jewish Culture che John Zorn ha voluto dedicare alle
migliori  espressioni  della nuova musica ebraica a livello internazionale.
In  Yiddish  melodies  in  jazz,  Coen  (sax  soprano, tenore e clarinetto)
conduce  il  suo  ensemble (Pietro Lussu, pianoforte – Lutte Berg, chitarra
elettrica – Marco Loddo, contrabbasso – Luca Caponi, batteria) al cuore del
rapporto  tra la musica ebraica e il jazz americano, esplorando l’influenza
dell’eredità  ebraica  sul jazz attraverso una personale interpretazione di
brani  che  sono  diventati  dei  veri  e  propri classici della tradizione
jazzistica.  Il  debito della musica ebraica nei confronti del jazz da cui,
negli  Stati  Uniti,  ha  saputo  trarre  nuova linfa vitale, è cosa nota e
ampiamente indagata e si è tradotta, negli anni, in un nuovo tipo di musica
che coniuga il sound ebraico con le nuove frontiere sonore offerte dal jazz
e  da  altre  culture  musicali. Gabriele Coen ci conduce ora alla scoperta
della  penetrazione  delle  sonorità  ebraiche  nel  mainstream  americano,
presentando  per  la  prima  volta  in chiave contemporanea una manciata di
brani  tratti  dal  repertorio della musica klezmer e della canzone yiddish
che sono poi entrati a pieno diritto nella tradizione jazzistica nelle loro
memorabili  esecuzioni di Original Dixieland Jazz Band, Benny Goodman, Ella
Fitzgerald, Billie Holiday, Cab Calloway, Shelly Manne, Terry Gibbs, Herbie
Mann.  Con  l’eclettismo  espressivo  che  è  il  segno  distintivo del suo
percorso  artistico  e  di  ricerca,  Gabriele  Coen presenta questi brani,
affiancati   da   due  composizioni  originali,  creando  un’appassionante,
inconsueta,  lirica,  esperienza  musicale attraverso un tessuto sonoro che
attinge al jazz, al rock, alla world music, senza mai dimenticare le radici
ebraiche della sua ispirazione.
Ospite  della  serata  bolognese  il  giovane trombettista Francesco Lento,
astro nascente della tromba jazz in Italia.

Olam  tzelilim  Universal  Jewish  Sounds,  è  una rassegna musicale tesa a
evidenziare  come  le  sonorità  nella  tradizione ebraica rappresentino da
sempre  una  fusione  e  rivestano un carattere transnazionale, in cui si è
riversata  la  particolare  attitudine  a  combinare  la  specificità degli
elementi  musicali  ebraici  con  gli  emisferi  sonori  di altre culture e
tradizioni,  dalla  musica  rinascimentale europea, alle contaminazioni col
mondo arabo.
Momento cruciale nella storia ebraica e anche nelle sue esperienze musicali
fu  la  massiccia  emigrazione  ebraica  negli  Stati  Uniti  fra  la  fine
dell’Ottocento  e i primi del Novecento. A New York, primo approdo di circa
tre  milioni di ebrei, il klezmer, la canzone yiddish e la musica sefardita
conobbero  una  nuova vita grazie alla contemporanea nascita e affermazione
dell’industria  discografica.  E ancora una volta la musica ebraica attinse
all’universo  sonoro  del  paese che l’aveva accolta, contaminandosi con il
jazz.
Sbarcati  nel  Nuovo  Mondo,  i  musicisti ebrei di entrambe le tradizioni,
ashkenazita e sefardita, furono naturalmente portati  a confrontarsi con le
altre  culture  in  una dialettica continua tra conservazione della propria
identità  ed assimilazione alla nuova società americana. Sul piano musicale
tutto  ciò  si  traduce  in  un  nuovo  tipo di musica che coniuga il sound
ebraico  con  le  nuove  frontiere  sonore  offerte  dal jazz e dalle altre
culture musicali presenti negli Stati Uniti.
Esistono  dei  punti  di  contatto innegabili tra la musica degli immigrati
ebrei  e  le  prime forme di jazz degli afroamericani.  Lo stesso approccio
vocalizzante,  l’uso  del  vibrato  e dei glissati, il gusto per la varietà
timbrica caratterizzano questi  due mondi musicali, più vicini di quanto si
possa immaginare.
La  rassegna  vuole  offrire, attraverso la musica di Gabriele Coen e delle
sue diverse formazioni una panoramica a tutto tondo del rapporto tra jazz e
musica  ebraica,  nelle  sue varianti yiddish e sefardita, fino ad arrivare
alla  nuova musica ebraica di cui il sassofonista e compositore newyorchese
John Zorn è il più importante rappresentante.

Ingresso gratuito
Olam tzelilim | Universal Jewish Sounds
051 2911280
www.museoebraicobo.it

Danza Urbana 17. Settima giornataFino  all’11  settembre il Festival Danza Urbana propone una programmazione
di eventi di danza in contesti esclusivamente non teatrali con l’intento di
innovare  i  linguaggi  coreografici  e  i formati spettacolari, ricorrendo
all’uso  di  spazi  che  rompono  le  consuetudini  della  scatola  scenica
tradizionale.

Ore 17: Lecture. Incontro con Alessandro Carboni
Urban Center Bologna – Salaborsa, Piazza Nettuno 3
Un   incontro   pubblico   per  illustrare  il  progetto  Learning  Curves:
un’indagine  sulla  relazione tra corpo, città e fiumi urbani. L’analisi di
Carboni, parte dagli aspetti peculiari del corpo e cerca di analizzare come
questo si trasformi in relazione ai cambiamenti urbani.
Ore 18:30: Chained love Compagnia aKesì
Piazzetta Marco Biagi
«Dove  inizia  l’ossessione  e  finisce l’amore? Un inganno premeditato. Il
bisogno  di  possedere la persona amata sia con il corpo che con la mente».
Prendersi   gioco   dell’altro   e   farne   quello   che  si  vuole,  fino
all’esasperazione,  una  violenza  che è carnale, ma non solo. È una storia
romantica  che  si  rivela aggressiva e si trasforma in un gioco di abuso e
dominio,  un legame portato all’estremo in cui non c’è più una via di fuga,
forse  la  rassegnazione,  talvolta  l’accettazione, probabilmente l’amore.
Iunia  Bricca e Roberto Costa Augusto, componenti della compagnia aKesì che
hanno  fondato  nel  2010,  con  questo  lavoro hanno vinto il Premio Danza
Urbana al Concorso di Danza Out d’autore Salice d’oro 2013. Di e con: Iunia
Bricca  e  Roberto  Costa  Augusto;  musica:  Andrea  Giomi,  The  Stooges;
coproduzione:  progetto  Naocrea  –  Aiep  /  Ariella  Vidach;  ospitalità:
compagnia Dejà Donne e Associazione Demetra.
Ore 21: Per non svegliare i draghi addormentati – Marco D’Agostin
DOM – la cupola del Pilastro, Via Panzini 1
Per non svegliare i draghi addormentati racconta due storie, accomunate dal
solo  desiderio  di  galoppare  veloci.  Il suo andamento è simile a quello
della  memoria: qualcosa arriva da lontano, si accende e poi all’improvviso
si  spegne,  a  volte un’amnesia interrompe il racconto, altre il ricordo è
tanto  forte da accecare il paesaggio. Sulle teste di principi e cavalieri,
animali  e  regine,  resta sospeso l’augurio che Eliot faceva ai naviganti:
non fate un buon viaggio, ma viaggiate lontano.
Progetto vincitore del Premio Prospettiva Danza Teatro 2012.
Realizzato  nell’ambito  del  progetto  interregionale  di promozione dello
spettacolo  dal vivo “Teatri del tempo presente” progetto interregionale di
promozione dello spettacolo dal vivo, a cura del MiBAC – Direzione Generale
per  lo  spettacolo  dal  vivo  –  e  delle  Regioni:  Calabria,  Campania,
Emilia-Romagna,  Lombardia,  Marche,  Piemonte,  Puglia,  Toscana,  Umbria,
Veneto;  in  collaborazione  con  Laminarie  / DOM La Cupola del Pilastro e
Danza Urbana Festival.
Ingresso: 5€
Danza Urbana 17
051 6440879,  info@danzaurbana.it
www.danzaurbana.it

Shur/Bayat-e-Esfahan. Sogni dal paese di Mille e una Notte
ore 21 Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, Strada Maggiore 34,
Il  repertorio  classico  della  musica  iraniana è la musica che fino agli
inizi  del  XX  secolo  veniva  eseguita  nelle  città  e nelle corti reali
dell’area  culturale  iranica.  La  musica  veniva  tramandata da maestro a
studente  (dalla cui bravura e memoria dipendeva appunto la preservazione),
integrata  dalle  personali interpretazioni dei maestri più importanti, che
trasmettevano    i    modi    o    ‘dastgah’    del    repertorio,   basato
sull’improvvisazione  di  musica  modale  fondata sul radiff (letteralmente
“ordine”).  Musica  da sempre raffinata, espressione della cultura elitaria
della  corte  dove  il  virtuosismo  deve  essere  temperato dalla costante
ricerca dell’equilibrio tra le parti.
Con: Faraz Entessari, tar; Fabio Tricomi, tombak, ud, tamburello
Ingresso  al  concerto  (fino  ad  esaurimento  posti):  € 10 (intero) /€ 8
(minori  di  18 anni o possessori del biglietto di un concerto precedente).
Biglietto  disponibile anche in prevendita presso il bookshop del Museo, il
biglietto  dà la possibilità di visitare la collezione permanente dalle ore
16 alle ore 21 del giorno del concerto.
Visita   guidata  notturna  al  Museo  post  concerto:  €  3  (prenotazione
obbligatoria per un massimo di 30 persone a serata)
(s)Nodi: dove le musiche si incrociano
051 2757711
www.museomusicabologna.it

Angeli  e  dei.  Simboli  ed  enigmi  interpretano  la  vita dei bolognesi.
Passeggiata notturna in Certosa
ore  20.30  Certosa di Bologna (ingresso principale lato chiesa), via della
Certosa,
La  scelta  di cosa eternare nei dipinti e nelle statue della Certosa non è
mai  stata  casuale.  Tante  opere chiedono però di essere interpretate per
comprendere il messaggio lasciato dai nostri antenati. Geni funerari, donne
piangenti,   allegorie  e  personificazioni  abitano  il  nostro  Cimitero:
impariamo a riconoscerle!
Ingresso: 8€ adulti e 4€ bambini sotto i 12 anni.
Per  ogni  ingresso  saranno  devoluti  2€  per  il  restauro  del Cimitero
Monumentale.
Prenotazione obbligatoria al numero 348 1431230 (pomeriggio e sera).
Iniziativa  rivolta  ai  soci.  Sarà  possibile associarsi al momento della
visita  guidata.  La quota associativa è di 10€ e la prima visita guidata è
in omaggio.
Certosa di Bologna
www.didasconline.it
info@didasconline.it

Giardino popolare. Aperitivo friendly
ore 19 Giardini del Cavaticcio – via Azzo Gardino 65,
Stasera  al  Cavaticcio  c’è  l’aperitivo del Cassero: prelibate pietanze e
stuzzichini,  musica  di  sottofondo con i resident DJs per un appuntamento
friendly ed informale.
Ingresso libero
Avant Garden
051 0957212
www.cassero.it/avantgarden

e inoltre…

Arpad Weisz, il Littoriale, la città
ore  21  Stadio  Comunale  – sotto la Torre di Maratona, ingresso da Piazza
della Pace,
Lo  scenario  di  un felice scudetto, la storia tragica della persecuzione.
Incontro con Matteo Marani e Fernando Pellerano.
Dialoghi di architettura moderna
051 4399016
http://www.archibo.it/

Alessandro Bergonzoni presenta il suo libro L’Amorte (Garzanti)
ore 18.30 Libreria Coop Ambasciatori, via Orefici,
“Perché  dovreste  vendere  questo  libro  (e perché dovrebbero comprarlo)?
Perché non faccio il verso a nessuno ma credo che si debba proprio cambiare
versi  e  verso  sul  bene  di  vivere,  perché  la parola non esiste se il
pensiero  non  la  abita, perché non mi sento autore ma autorizzato, non mi
credo scrittore, ma scritturato”. A. Bergonzoni.
Ingresso gratuito
Stasera parlo io in via Orefici
051 6371407
www.librerie.coop.it

Sul   sito    www.bolognaestate.it  sono  segnalate  tante  altre  attività
organizzate in città nel periodo estivo: ogni giorno in evidenza gli eventi
principali  e  il  calendario  completo  per scegliere cosa fare oggi e nei
prossimi giorni.