bè bolognaestate segnala
Olam tzelilim Universal Jewish Sounds, 1a serata
ore 21 Museo Ebraico, cortile – via Valdonica 1/5,
Inizia oggi la rassegna Olam tzelilim Universal Jewish Sounds, 3 concerti
(10,17 e 29 settembre) al Museo Ebraico di Bologna.
Gabriele Coen “Jewish Experience”. Yiddish Melodies in Jazz
Gabriele Coen, sax soprano, sax tenore e clarinetto; Pietro Lussu,
pianoforte; Marco Loddo, contrabbasso; Luca Caponi, batteria e percussioni
etniche; Lutte Berg, chitarre.
Ospite: Francesco Lento, tromba.
A due anni dal suo ingresso nella prestigiosa etichetta newyorkese di John
Zorn, Gabriele Coen presenta il suo nuovo lavoro discografico per la Tzadik
nella collana Radical Jewish Culture che John Zorn ha voluto dedicare alle
migliori espressioni della nuova musica ebraica a livello internazionale.
In Yiddish melodies in jazz, Coen (sax soprano, tenore e clarinetto)
conduce il suo ensemble (Pietro Lussu, pianoforte – Lutte Berg, chitarra
elettrica – Marco Loddo, contrabbasso – Luca Caponi, batteria) al cuore del
rapporto tra la musica ebraica e il jazz americano, esplorando l’influenza
dell’eredità ebraica sul jazz attraverso una personale interpretazione di
brani che sono diventati dei veri e propri classici della tradizione
jazzistica. Il debito della musica ebraica nei confronti del jazz da cui,
negli Stati Uniti, ha saputo trarre nuova linfa vitale, è cosa nota e
ampiamente indagata e si è tradotta, negli anni, in un nuovo tipo di musica
che coniuga il sound ebraico con le nuove frontiere sonore offerte dal jazz
e da altre culture musicali. Gabriele Coen ci conduce ora alla scoperta
della penetrazione delle sonorità ebraiche nel mainstream americano,
presentando per la prima volta in chiave contemporanea una manciata di
brani tratti dal repertorio della musica klezmer e della canzone yiddish
che sono poi entrati a pieno diritto nella tradizione jazzistica nelle loro
memorabili esecuzioni di Original Dixieland Jazz Band, Benny Goodman, Ella
Fitzgerald, Billie Holiday, Cab Calloway, Shelly Manne, Terry Gibbs, Herbie
Mann. Con l’eclettismo espressivo che è il segno distintivo del suo
percorso artistico e di ricerca, Gabriele Coen presenta questi brani,
affiancati da due composizioni originali, creando un’appassionante,
inconsueta, lirica, esperienza musicale attraverso un tessuto sonoro che
attinge al jazz, al rock, alla world music, senza mai dimenticare le radici
ebraiche della sua ispirazione.
Ospite della serata bolognese il giovane trombettista Francesco Lento,
astro nascente della tromba jazz in Italia.
Olam tzelilim Universal Jewish Sounds, è una rassegna musicale tesa a
evidenziare come le sonorità nella tradizione ebraica rappresentino da
sempre una fusione e rivestano un carattere transnazionale, in cui si è
riversata la particolare attitudine a combinare la specificità degli
elementi musicali ebraici con gli emisferi sonori di altre culture e
tradizioni, dalla musica rinascimentale europea, alle contaminazioni col
mondo arabo.
Momento cruciale nella storia ebraica e anche nelle sue esperienze musicali
fu la massiccia emigrazione ebraica negli Stati Uniti fra la fine
dell’Ottocento e i primi del Novecento. A New York, primo approdo di circa
tre milioni di ebrei, il klezmer, la canzone yiddish e la musica sefardita
conobbero una nuova vita grazie alla contemporanea nascita e affermazione
dell’industria discografica. E ancora una volta la musica ebraica attinse
all’universo sonoro del paese che l’aveva accolta, contaminandosi con il
jazz.
Sbarcati nel Nuovo Mondo, i musicisti ebrei di entrambe le tradizioni,
ashkenazita e sefardita, furono naturalmente portati a confrontarsi con le
altre culture in una dialettica continua tra conservazione della propria
identità ed assimilazione alla nuova società americana. Sul piano musicale
tutto ciò si traduce in un nuovo tipo di musica che coniuga il sound
ebraico con le nuove frontiere sonore offerte dal jazz e dalle altre
culture musicali presenti negli Stati Uniti.
Esistono dei punti di contatto innegabili tra la musica degli immigrati
ebrei e le prime forme di jazz degli afroamericani. Lo stesso approccio
vocalizzante, l’uso del vibrato e dei glissati, il gusto per la varietà
timbrica caratterizzano questi due mondi musicali, più vicini di quanto si
possa immaginare.
La rassegna vuole offrire, attraverso la musica di Gabriele Coen e delle
sue diverse formazioni una panoramica a tutto tondo del rapporto tra jazz e
musica ebraica, nelle sue varianti yiddish e sefardita, fino ad arrivare
alla nuova musica ebraica di cui il sassofonista e compositore newyorchese
John Zorn è il più importante rappresentante.
Ingresso gratuito
Olam tzelilim | Universal Jewish Sounds
051 2911280
www.museoebraicobo.it
Danza Urbana 17. Settima giornataFino all’11 settembre il Festival Danza Urbana propone una programmazione
di eventi di danza in contesti esclusivamente non teatrali con l’intento di
innovare i linguaggi coreografici e i formati spettacolari, ricorrendo
all’uso di spazi che rompono le consuetudini della scatola scenica
tradizionale.
Ore 17: Lecture. Incontro con Alessandro Carboni
Urban Center Bologna – Salaborsa, Piazza Nettuno 3
Un incontro pubblico per illustrare il progetto Learning Curves:
un’indagine sulla relazione tra corpo, città e fiumi urbani. L’analisi di
Carboni, parte dagli aspetti peculiari del corpo e cerca di analizzare come
questo si trasformi in relazione ai cambiamenti urbani.
Ore 18:30: Chained love Compagnia aKesì
Piazzetta Marco Biagi
«Dove inizia l’ossessione e finisce l’amore? Un inganno premeditato. Il
bisogno di possedere la persona amata sia con il corpo che con la mente».
Prendersi gioco dell’altro e farne quello che si vuole, fino
all’esasperazione, una violenza che è carnale, ma non solo. È una storia
romantica che si rivela aggressiva e si trasforma in un gioco di abuso e
dominio, un legame portato all’estremo in cui non c’è più una via di fuga,
forse la rassegnazione, talvolta l’accettazione, probabilmente l’amore.
Iunia Bricca e Roberto Costa Augusto, componenti della compagnia aKesì che
hanno fondato nel 2010, con questo lavoro hanno vinto il Premio Danza
Urbana al Concorso di Danza Out d’autore Salice d’oro 2013. Di e con: Iunia
Bricca e Roberto Costa Augusto; musica: Andrea Giomi, The Stooges;
coproduzione: progetto Naocrea – Aiep / Ariella Vidach; ospitalità:
compagnia Dejà Donne e Associazione Demetra.
Ore 21: Per non svegliare i draghi addormentati – Marco D’Agostin
DOM – la cupola del Pilastro, Via Panzini 1
Per non svegliare i draghi addormentati racconta due storie, accomunate dal
solo desiderio di galoppare veloci. Il suo andamento è simile a quello
della memoria: qualcosa arriva da lontano, si accende e poi all’improvviso
si spegne, a volte un’amnesia interrompe il racconto, altre il ricordo è
tanto forte da accecare il paesaggio. Sulle teste di principi e cavalieri,
animali e regine, resta sospeso l’augurio che Eliot faceva ai naviganti:
non fate un buon viaggio, ma viaggiate lontano.
Progetto vincitore del Premio Prospettiva Danza Teatro 2012.
Realizzato nell’ambito del progetto interregionale di promozione dello
spettacolo dal vivo “Teatri del tempo presente” progetto interregionale di
promozione dello spettacolo dal vivo, a cura del MiBAC – Direzione Generale
per lo spettacolo dal vivo – e delle Regioni: Calabria, Campania,
Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria,
Veneto; in collaborazione con Laminarie / DOM La Cupola del Pilastro e
Danza Urbana Festival.
Ingresso: 5€
Danza Urbana 17
051 6440879, info@danzaurbana.it
www.danzaurbana.it
Shur/Bayat-e-Esfahan. Sogni dal paese di Mille e una Notte
ore 21 Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, Strada Maggiore 34,
Il repertorio classico della musica iraniana è la musica che fino agli
inizi del XX secolo veniva eseguita nelle città e nelle corti reali
dell’area culturale iranica. La musica veniva tramandata da maestro a
studente (dalla cui bravura e memoria dipendeva appunto la preservazione),
integrata dalle personali interpretazioni dei maestri più importanti, che
trasmettevano i modi o ‘dastgah’ del repertorio, basato
sull’improvvisazione di musica modale fondata sul radiff (letteralmente
“ordine”). Musica da sempre raffinata, espressione della cultura elitaria
della corte dove il virtuosismo deve essere temperato dalla costante
ricerca dell’equilibrio tra le parti.
Con: Faraz Entessari, tar; Fabio Tricomi, tombak, ud, tamburello
Ingresso al concerto (fino ad esaurimento posti): € 10 (intero) /€ 8
(minori di 18 anni o possessori del biglietto di un concerto precedente).
Biglietto disponibile anche in prevendita presso il bookshop del Museo, il
biglietto dà la possibilità di visitare la collezione permanente dalle ore
16 alle ore 21 del giorno del concerto.
Visita guidata notturna al Museo post concerto: € 3 (prenotazione
obbligatoria per un massimo di 30 persone a serata)
(s)Nodi: dove le musiche si incrociano
051 2757711
www.museomusicabologna.it
Angeli e dei. Simboli ed enigmi interpretano la vita dei bolognesi.
Passeggiata notturna in Certosa
ore 20.30 Certosa di Bologna (ingresso principale lato chiesa), via della
Certosa,
La scelta di cosa eternare nei dipinti e nelle statue della Certosa non è
mai stata casuale. Tante opere chiedono però di essere interpretate per
comprendere il messaggio lasciato dai nostri antenati. Geni funerari, donne
piangenti, allegorie e personificazioni abitano il nostro Cimitero:
impariamo a riconoscerle!
Ingresso: 8€ adulti e 4€ bambini sotto i 12 anni.
Per ogni ingresso saranno devoluti 2€ per il restauro del Cimitero
Monumentale.
Prenotazione obbligatoria al numero 348 1431230 (pomeriggio e sera).
Iniziativa rivolta ai soci. Sarà possibile associarsi al momento della
visita guidata. La quota associativa è di 10€ e la prima visita guidata è
in omaggio.
Certosa di Bologna
www.didasconline.it
info@didasconline.it
Giardino popolare. Aperitivo friendly
ore 19 Giardini del Cavaticcio – via Azzo Gardino 65,
Stasera al Cavaticcio c’è l’aperitivo del Cassero: prelibate pietanze e
stuzzichini, musica di sottofondo con i resident DJs per un appuntamento
friendly ed informale.
Ingresso libero
Avant Garden
051 0957212
www.cassero.it/avantgarden
e inoltre…
Arpad Weisz, il Littoriale, la città
ore 21 Stadio Comunale – sotto la Torre di Maratona, ingresso da Piazza
della Pace,
Lo scenario di un felice scudetto, la storia tragica della persecuzione.
Incontro con Matteo Marani e Fernando Pellerano.
Dialoghi di architettura moderna
051 4399016
http://www.archibo.it/
Alessandro Bergonzoni presenta il suo libro L’Amorte (Garzanti)
ore 18.30 Libreria Coop Ambasciatori, via Orefici,
“Perché dovreste vendere questo libro (e perché dovrebbero comprarlo)?
Perché non faccio il verso a nessuno ma credo che si debba proprio cambiare
versi e verso sul bene di vivere, perché la parola non esiste se il
pensiero non la abita, perché non mi sento autore ma autorizzato, non mi
credo scrittore, ma scritturato”. A. Bergonzoni.
Ingresso gratuito
Stasera parlo io in via Orefici
051 6371407
www.librerie.coop.it
Sul sito www.bolognaestate.it sono segnalate tante altre attività
organizzate in città nel periodo estivo: ogni giorno in evidenza gli eventi
principali e il calendario completo per scegliere cosa fare oggi e nei
prossimi giorni.