PERFORMANCE
CAMPANOLOGIA BOLOGNA
Prima tappa italiana del progetto itinerante dell’artista Emma Smith iniziato nel 2011 a Cambridge.
Campanologia Bologna è un’interpretazione sonora del paesaggio urbano: attraverso un processo di trascrizione matematica e geografica delle partiture tradizionali per campane, di solito tramandate oralmente, l’artista crea una mappa sonora della città ed una melodia che viene eseguita dal vivo da quattro torri campanarie del centro storico. Alle 19.45 le campane di San Bartolomeo, San Giacomo Maggiore e Ss. Gregorio e Siro suoneranno insieme, seguite, alle 21, dai rintocchi finali della Cattedrale di San Pietro.
ORE 19.45
S. Bartolomeo, Strada Maggiore 4
Santi Gregorio e Siro, Via Montegrappa 15
S. Giacomo Maggiore, Via Zamboni 15
ORE 21
Cattedrale di San Pietro, Via Altabella 4
La performance della Smith per Bologna prende ispirazione dai metodi di esecuzione tradizionali, che l’artista ha appreso lavorando a stretto contatto con l’Unione Campanari Bolognesi. Le partiture per campane, raramente trascritte ma piuttosto apprese e tramandate per via orale, sono da secoli oggetto di studi matematici: queste composizioni si distinguono infatti per la complessità delle combinazioni con cui i toni si alternano all’interno di ciascuna melodia.
Emma Smith ha invitato un gruppo di matematici dell’Università di Cambridge ad analizzare la melodia tradizionale imparata dai maestri bolognesi, affinché individuino l’algoritmo matematico su cui i campanari inconsapevolmente si basano da secoli. Questo processo di analisi permetterà all’artista, insieme ai matematici, di creare una mappa che rappresenti su piano bidimensionale la diffusione del suono delle campane nel centro storico di Bologna. Sovrapponendo poi le traiettorie del suono, così delineate, alla pianta cittadina, la Smith riprocessa le melodie originali trasformandole in nuove composizioni, in cui il suono diventa espressione dello spazio fisico.
“The idea of the work is to create a sonic map of the city – to play the mathematical shape of the streets through the numbers of traditional ringing methods.” (“L’idea è creare una mappa sonora della città che, attraverso le tradizionali tecniche di suono delle campane, riproduca la forma matematica delle strade”) – Emma Smith.
Il programma dettagliato dell’iniziativa verrà distribuito nei giorni che precedono la performance in prossimità delle Chiese coinvolte.
Campanologia Bologna è un progetto a cura di Stella Bottai e Marta Papini, con la preziosa consulenza scientifica di Fabrizio Lollini, docente di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università di Bologna, e dell’Unione Campanari Bolognesi; prodotto da Bottega Bologna con il gentile supporto del Comune di Bologna, del British Council e della Fondazione Paleotti-Isolani.
Emma Smith vive e lavora a Londra. La sua pratica artistica si sviluppa in stretta connessione con l’antropologia del territorio, con un approccio artistico interdisciplinare. Tra i suoi lavori si contano numerosi eventi di arte partecipativa, in cui le relazioni che tengono unite le persone ai luoghi vengono osservate e rese esplicite. Esplorando lo spazio urbano e le dinamiche sociali del territorio, il lavoro della Smith sipreoccupa di generare azioni collettive dal carattere unico. Il suo processo creativo è basato sulla collaborazione con esperti di diverse discipline, quali la matematica, la musica, la fisica e l’antropologia. Emma Smith ha presentato performances nei maggiori musei internazionali, tra cui Tate Modern, Showroom e Camden Arts Centre, Londra. Ha esposto in numerose istituzioni artistiche di rilievo internazionale, tra cui Tate Modern Tanks (2012), Tate Modern (2011), The Showroom (2011), Artsadmin (2011 e 2012), Grizedale Arts (2010-12), Wysing Arts Centre (2010, 2011 e 2012), Whitechapel Gallery (2007 & 2008), Camden Arts Centre (2006) a Londra; ha partecipato a numerosi progetti internazionali in Canada, Cina, Kenya, Libano, Mauritius e Spagna. I suoi lavori sono riportati su Golden Threads, pubblicato in inglese e arabo (2012); On In + An One all’interno del ‘Manifesta Journal’ (2012); What does Community Mean? in ‘Gallery as Community: Art, Education, Politics’, Whitechapel Gallery (2012); Community, in ‘Community Without Propinquity’ (2011); e Communal Knowledge in ‘The New and Renewed Museum’ (2011). www.emma-smith.com
Bottega Bologna è un laboratorio di sperimentazione e ricerca, che dal 2002 opera all’interno delle dinamiche della musica, dell’immagine e della parola e del loro simultaneo fare i conti con la pratica del processo produttivo e delle nuove tecnologie. Fondata per volere di Fondazione del Monte, dal 2005 si presenta come associazione culturale autonoma, interamente composta e gestita da un gruppo di giovani professionisti dalle provenienze eterogenee. Negli anni conferma un preciso interesse alla valorizzazione del patrimonio culturale territoriale, attraverso percorsi di ricerca e di recupero e l’implementazione di una rete tra enti e istituzioni locali per la realizzazione di progetti tematici e site specific. Bottega Bologna esordisce sulla scena bolognese nel 2006 con la mostra di arte pubblica interattiva Sciola. Impianto Sonoro Scolpito realizzata nel parco di Villa delle Rose; dal 2007 segue in sinergia con i Comuni della Reno Galliera la direzione artistica e l’organizzazione del Festival Borghi e Frazioni in Musica (in corso l’edizione 2013); dal 2009 segue per il Comune di Castel Maggiore la rassegna di concerti-aperitivo autunnali Consonanze, nel 2011 organizza il Festival di cibo e letteratura Condimenti; per Fondazione del Monte nel 2010 sviluppa la manifestazione Italia ‘800. Parole, immagini, suoni da una Nazione e nel 2012 Parole ai Giovani, ciclo di reading-spettacolo.
Stella Bottai è una curatrice che vive a Londra, dove lavora per Frieze Foundation. Ha da poco terminato un Master in Curating Contemporary Art al Royal College of Art di Londra e tra il 2006 ed il 2012 ha lavorato per musei e gallerie internazionali, tra cui la Serpentine Gallery (Londra), kurimanzutto (Città del Messico), e White Cube (Londra).
Marta Papini lavora dal 2011 per TOILETPAPER magazine di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari. Tra il 2012 e il 2013 ha curato una serie di performance promosse da Le Dictateur presso Family Business (NYC) e il Palais de Tokyo (Parigi) e ha seguito il Corso per Curatori della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, diretto da Francesco Bonami.
l British Council è l’ente culturale britannico. Fondato nel 1934, è presente in Italia dal 1945, nei centri di Milano, Roma e Napoli, dove opera a stretto contatto con l’Ambasciata e i Consolati britannici e grazie alle molteplici relazioni costruite, nei decenni, con i propri partner italiani: dall’amministrazione pubblica all’istruzione, dal business alle arti. Leader nel campo dell’insegnamento della lingua inglese, l’ente è anche sede di esami britannici riconosciuti a livello internazionale, quali IELTS e le certificazioni dell’Università di Cambridge ESOL. Il British Council si occupa anche di progetti di formazione e aggiornamento per insegnanti. In ambito artistico e culturale l’ente lavora con i migliori talenti e partner italiani e britannici, attraverso il proprio programma New Connections, per sviluppare eventi e collaborazioni innovative e di alta qualità che possano rinforzare i legami tra l’Italia e il Regno Unito.