MUSEO DELLA MUSICA: DAL 23 LUGLIO “S(NODI)”, LA RASSEGNA DEDICATA ALLE MUSICHE DEL MONDO
Dal 23 luglio al 10 settembre, al Museo della Musica, in Strada Maggiore
34, ritornano gli appuntamenti del martedì sera con la terza edizione della
rassegna musicale “(s)Nodi: dove le musiche si incrociano”, nell’ambito di
bè bolognaestate 2013. Otto concerti dedicati alle musiche del mondo in un
viaggio virtuale tra America, Africa, Medio Oriente, Europa alla scoperta
delle tradizioni legate all’uso e al suono degli strumenti, ma anche delle
affascinanti analogie tra culture apparentemente molto lontane tra loro.
Per l’occasione, in concomitanza con i concerti, il Museo della Musica al
martedì sarà aperto al pubblico ad un orario pomeridiano/serale inconsueto:
l’apertura della mattina verrà infatti posticipata al pomeriggio, alle ore
16 e il museo resterà aperto fino alle ore 21.
Dalle 21 la Sala Eventi ospiterà il concerto ed ogni serata musicale si
concluderà – solo per i prenotati – con una speciale visita guidata
notturna nelle sale del museo.
L’orario consueto rimarrà invece invariato negli altri giorni
(mercoledì-venerdì: 9.30-16; sabato, domenica e festivi: 10-18.30).
Programma:
martedì 23 luglio, ore 21
“Guantanamo – viaggio psichedelico nella tradizione afro-cubana”
Un viaggio sonoro che da Trinidad, attraverso Santo Domingo, Haiti e Cuba,
ha per destinazione finale Guantanamo, tra latin jazz di tradizione
afrocubana e cubop in un impasto di poliritmie africane, rumba e son
cubano.
Guantanamo Express:
Fabrizio Puglisi, pianoforte
Davide Lanzarini, contrabbasso
Danilo Mineo, percussioni
Gaetano Alfonsi, batteria
Pasquale Mirra, vibrafono
Guantanamo Express è un quintetto la cui ispirazione nasce dal grande
patrimonio della tradizione afro-cubana con un repertorio in parte
originale ed in parte costituito da “classici” di Chucho Valdes, Bud
Powell, Emiliano Salvador, Ernesto Lecuona e Lennie Tristano. Il tutto
rivisitato in chiave afro-latina con un tocco di acida psichedelia: i
cinque musicisti si muovono dal latin jazz al cubop impastandoli con
poliritmie africane, rumba e son cubano.
Fabrizio Puglisi, leader del gruppo, vanta una carriera costellata di
straordinarie esperienze nei più svariati linguaggi della musica
contemporanea. Nato a Catania, ma laureato al DAMS di Bologna, ha
frequentato per anni la scena improvvisativa olandese a fianco di mostri
sacri quali Tristan Honsinger, Han Bennink, Ernst Glerum, Ab Baars, Sean
Bergin, Ernst Reijseger e Tobias Delius.
Le sue collaborazioni non si sono limitate alla sola scena nord europea, ma
si è misurato a fianco di stimati colleghi statunitensi, da Steve Lacy a
David Murray, John Zorn, Don Byron, George Russell e Dave Liebman.
In Italia ha suonato tra gli altri con Paolo Fresu, Enrico Rava, Gianluca
Petrella, Roy Paci e Cristina Zavalloni, nonché con molti dei musicisti
facenti parte dei collettivi Basse Sfere e El Gallo Rojo, alcuni dei quali
lo accompagnano in questo suo progetto.
martedì 30 luglio, ore 21
“Tempi di Sfessanìa – 1600, la musica della commedia dell’arte”
Sfessanìa è il luogo immaginifico da cui proviene quel vasto repertorio di
semplici “canovacci” musicali (concettualmente simili a quelli teatrali
della commedia dell’arte) che presupponevano un’ampia parte di pratica
improvvisativa ed estemporanea.
Sulla scorta delle tracce cartacee della fine del ‘400, Salon de musiques
tenta di ricostruire il mondo dei musici pratici di teatro: questi
musicisti, giocolieri ed accademici allo stesso tempo, con le loro pratiche
musicali e gli espedienti del mestiere per stupire o commuovere,
influenzarono gran parte della musica europea per danza di tradizione orale
e scritta.
Salon de musiques:
Marco Ferrari, flauti
Elisabetta Benfenati, chitarre antiche
Fabrizio Lepri, viola da gamba e basso di violino
martedì 6 agosto, ore 21
“Al Kafila – un ponte tra le sponde del Mediterraneo”
Musiche di tradizione classica e popolare da Medio Oriente, Egitto, Turchia
e Maghreb interpretate da Jamal Ouassini, raffinato violinista di Tangeri,
e dalla sua “carovana“ (“al kafila”), mentre la voce solista richiama
antichi poemi ispirati alla luna e agli astri: un universo di suoni e di
immagini, un ponte tra le sponde del Mediterraneo.
Jamal Ouassini Trio:
Jamal Ouassini, violino
Evangelos Mekuris, liuto e voce
Driss Mouih, percussioni maqamat
martedì 13 agosto, ore 21
“Aman Sepharad – canti dalla diaspora sefardita”
Un languido addio, una ninnananna, il pianto funebre, la canzone da
matrimonio, lieta e mesta nello stesso tempo per la partenza dei figli
dalla casa materna, tutto si racchiude in un lamento: Aman.
Questo è il volto malinconico della musica degli ebrei la cui terra di
origine è Sepharad, antico nome della Spagna. Musica profana di tradizione
orale, di cui non si conoscono gli autori né l’esatta origine ma che,
migrando, porta con sé la voce e il cuore delle genti che dalle coste
iberiche si dispersero per tutto il Mediterraneo fino ai lontani Balcani.
Ensemble Sensus:
Arianna Lanci, canto
Sara Mancuso, arpa, clavicytherium, organo portativo
Marco Muzzati, salterio, percussioni
martedì 20 agosto, ore 21
“Classico tzigano – gli acrobati della musica”
Ancora oggi dai Carpazi fino alle pianure della Puszta e in tutta la
penisola balcanica, i musicisti tradizionali urbani di professione sono
quasi tutti Rom, che appena arrivati in occidente si appropriarono del
violino, l’unico strumento che potesse adattarsi al loro virtuosismo e
riprodurre i modi orientali con la loro estrema raffinatezza tonale.
Generarono così una musica inaudita, nella quale le culture con cui erano
entrati in contatto – India, Iran, Afghanistan, Egitto, Turchia e Grecia –
venivano coniugate con l’armonia e gli strumenti della musica classica
occidentale.
Classico Tzigano:
Marco Ferrari, clarinetto e flauti
David Sarnelli, fisarmonica
Massimo de Stephanis, contrabbasso
martedì 27 agosto, ore 21
“Café Aman – musica greca, rebetika e d’Asia Minore”
“Café Aman” prende il nome dai locali dove i greci d’Asia Minore, in
particolare a Smirne, si riunivano per trascorrere del tempo bevendo,
fumando e ascoltando musica: dalle canzoni delle isole dell’Egeo, della
Tracia, della Macedonia fino al rebetiko, quel particolare e misterioso
repertorio sviluppatosi nei grandi centri urbani greci in seguito alla
distruzione di Smirne del 1922 e sulle cui origini gli studiosi ancora
discutono.
Café Aman:
Evangelos Mekuris, voce solista, bouzouki, outi, kithara
Carmelo Siciliano, chitarra, baglamas, lira
Sergio Pugnalin, percussioni
3 settembre, ore 21
“I Liguriani – suoni dai mondi liguri”
Un viaggio immaginario alla scoperta di storie, sentimenti e speranze dei
liguri che, seppur stretti tra monti scoscesi, navigando hanno incontrato
le genti e le culture più diverse.
Per questo le melodie e le ballate della Liguria sono legate fortemente ai
brani della tradizione di aree culturalmente vicine: mazurche, sbrandi e
monferrine dal Piemonte, valzer e scottish dalla Francia ed altro ancora.
Dei Liguriani scrive Folkroots: «la potenza delle loro ballate fa di loro
una sorta di moderna Bothy Band mediterranea».
I Liguriani:
Fabio Biale, voce e violino
Michel Balatti, flauto traverso
Fabio Rinaudo, cornamusa
Filippo Gambetta, organetto e mandolino
Claudio De Angeli, chitarra
10 settembre, ore 21
“Shur/Bayat-e-Esfahan – sogni dal paese di Mille e una Notte”
Il repertorio classico della musica iraniana è la musica che fino agli
inizi del XX secolo veniva eseguita nelle città e nelle corti reali
dell’area culturale iranica.
La musica veniva tramandata da maestro a studente (dalla cui bravura e
memoria dipendeva appunto la preservazione), integrata dalle personali
interpretazioni dei maestri più importanti: musica da sempre raffinata,
espressione della cultura elitaria della corte, dove il virtuosismo doveva
essere temperato dalla costante ricerca dell’equilibrio tra le parti.
Faraz Entessari, tar
Fabio Tricomi, tombak, ud, tamburello
info:
biglietto comprensivo di ingresso al museo:
€ 10,00 (intero)
€ 8,00 (minori di 18 anni o possessori del biglietto di un concerto
precedente)
I biglietti dei concerti sono acquistabili anche in prevendita presso il
bookshop del Museo della musica (Strada Maggiore 34) fino ad esaurimento
posti.
visita guidata notturna post concerto € 3,00
(prenotazione obbligatoria per un massimo di 30 persone)
Orario Museo in occasione della rassegna S(nodi) dal 23 luglio al 10
settembre:
martedì: ore 16-21
mercoledì-venerdì: ore 9.30-16
sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna
Strada Maggiore 34
40125 Bologna
tel. +39 051 2757711 – museomusica@comune.bologna.it
www.museomusicabologna.it