“SICURAMENTE_BOLOGNA”: MERCOLEDI’ 17 LUGLIO EZIO BOSSO IN CONCERTO AL TEATRO DUSE

eziotorino_32Mercoledì  17  luglio  alle  ore 21,  il Teatro Duse, in via Cartoleria 42,
ospiterà  il concerto “Un altro giorno” del Maestro Ezio Bosso. Un concerto
speciale,  che  rappresenta  il primo passo per la presentazione alla città
del  progetto  “sicuramente_bologna”:  un  modello  di  rilancio  culturale
nell’ambito  della  percezione  della  sicurezza  negli spazi pubblici, uno
strumento  di  sviluppo  territoriale concreto e replicabile pensato per le
Pubbliche Amministrazioni.
Il  progetto  “sicuramente_bologna”,  patrocinato  dal  Comune  di  Bologna
(Quartiere  Navile  e  Urban Center) e ASPPI, è il primo progetto di questo
genere in Italia, costruito per offrire uno strumento concreto d’intervento
sullo  spazio  pubblico. Partendo dal presupposto che la definizione di ciò
che  è  “pubblico”  è  il  frutto  della  negoziazione  di più soggetti che
interagiscono  con  lo  spazio  urbano,  dai  cittadini, alle autorità e ai
luoghi  in  sé,  “sicuramente_bologna”  è  uno  strumento  di rigenerazione
urbana,  reale  e  condiviso,  che,  attraverso  un  dispositivo di azioni,
permette  di  trovare  soluzioni  innovative  e diversificate al tema della
percezione  della  sicurezza  nello  spazio  pubblico, avviando processi di
trasformazione  urbana  bottom-up  laddove  la percezione della insicurezza
diventa  il fattore determinante del deterioramento, dell’abbandono e della
distanza  dei  cittadini.  Attraverso un processo strategico di ascolto, di
crescita  e  di  azioni  tangibili  sul territorio, l’obiettivo è quello di
promuovere  la  cultura e l’impegno sociale, per renderle i veri motori del
cambiamento.
A  sottolineare  l’unicità e la portata innovativa del progetto, Ezio Bosso
ha  messo  a disposizione la sua arte al fine di far comprendere come anche
l’impegno  artistico possa aiutare a sviluppare una cultura dell’inclusione
e dell’innovazione.

Ecco  come  il  Maestro  Ezio  Bosso  descrive  il concerto: “il tempo come
definizione è ciclico, si compie con un inizio e una fine. Questo accade in
un  macro  sistema  come  la  vita,  così  come in un micro sistema come la
musica.  Il  tempo  è  tutto.  E’ il tempo che scorre in un giorno ma anche
quello del cielo; quello che definisce il territorio. Due cose disegnano il
paesaggio:  una  è  l’elemento  meteorologico,  l’altra l’uomo. Ma il tempo
meteorologico  ha  anche  il  potere  di  disegnare  la  nostra memoria del
paesaggio; perché ne condiziona la luce e la definizione.
Soffro  di  sinestesia  sin  da bambino, ogni mio brano parte da un assunto
mnemonico   sensoriale  dettatomi  da  qualcosa  che  vedo,  che  mi  viene
raccontato.  Da  un  gusto  o  una  sensazione tattile. E allora studio. La
musica è una scusa per studiare il mondo per me. La uso per imparare.
E  imparo  tanto grazie a lei. Imparo che le nuvole si misurano in Ottavi e
che  la  memoria  dell’alba  è al 99 per cento legata a cieli tersi. Che la
pioggia si classifica in 6 tipi e in crescendo, come una suite. Che i venti
hanno  i quarti e gli interi, che i tuoni si creano per battimenti e che la
neve  può  far  diventare  ciechi  o  pazzi  e  pur  essendo  perfettamente
simmetrico,  ogni  fiocco  è unico (folle, no?).  Il tempo è un concetto di
cicli collegati, così come il tempo meteorologico o i brani che scorrono in
un concerto, in una forma musicale.
Credo   da  sempre  che  la  storia  non  possa  essere  raccontata  perché
raccontarla vorrebbe dire cambiarla. Per questo esiste anche la musica, che
suggerisce,  intriga  e lascia ad ognuno di noi il viverla quella storia. E
così ve la racconto. Dall’alba al tramonto. Da elemento a elemento”.

Insieme  al Maestro Ezio Bosso si esibiranno Manuel Zigante, violoncello, e
Giacomo Agazzini, violino.

Nota biografica di Ezio Bosso
Formatosi  a Vienna, sotto la guida di Streicher e Österreicher, Ezio Bosso
è ormai considerato uno dei compositori e direttori più influenti della sua
generazione.  Il  suo  stile  cellulare e la sua ricerca sinetetica, il suo
approfondito  lavoro sugli strumenti ad arco e la agogica, così come il suo
avvicinarsi  a  diversi linguaggi musicali, sono riconosciuti da pubblico e
critica in tutto il mondo.
Sia  come  compositore che direttore e in formazioni da camera si è esibito
nelle più importanti stagioni concertistiche internazionali; come Southbank
Center  London,  Sydney  Opera House, Palacio de las Bellas Artes di Mexico
city,  Teatro  Colon  di  Buenos  Aires, Carnegie Hall NYC, Teatro Regio di
Torino, Houston Symphony, Auditorium Parco della Musica.
Vincitore  di  importanti  riconoscimenti  come  il  Green  Room  Award  in
Australia  (primo  non  australiano  a  vincerlo e il Syracuse NYC Award in
America,)  la  sua  musica  viene  richiesta nella danza dai più importanti
coreografi come Christopher Wheeldon, Edwaard Liang , nel teatro come James
Thierrèe  e  nel cinema e ha collaborato con registi di fama internazionale
tra cui Gabriele Salvatores. Per lui ha realizzato la famosa colonna sonora
per quartetto d’archi del film “Io non ho paura”.
Vive  a  Londra  dove  è direttore stabile e artistico dell’unica orchestra
d’archi di grande numero inglese: The London Strings.

Nota biografica di Giacomo Agazzini
Giacomo Agazzini, nato a Torino nel 1962, ha iniziato lo studio del violino
col  padre;  nel  1982 si è diplomato al Conservatorio “G. Verdi” di Torino
con  M. Marin e successivamente ha frequentato la classe di perfezionamento
di  C. Romano e di S. Accardo e per il quartetto di P. Farulli, A. Nannoni,
G. Kurtág e M. Skampa. Membro fondatore del Quartetto d’archi di Torino, ha
vinto  importanti concorsi internazionali e suona nelle principali stagioni
concertistiche italiane ed estere. Collabora con l’orchestra della RAI, del
Teatro Regio di Torino e con l’Orchestra da camera italiana. Dal 1999 tiene
corsi  di  orchestra  d’archi  e  musica da camera presso la Scuola di Alto
Perfezionamento  di  Saluzzo.  Nell’aprile  del  2000  ha  tenuto  la prima
esecuzione  mondiale  di  “Modello”, concerto per violino e orchestra di S.
Bussotti  per  la  stagione  di  Radio France a Parigi. Docente di ruolo di
Violino al Conservatorio “G. Verdi” di Torino. Collabora stabilmente da più
di  vent’anni  con  il  compositore  Ezio Bosso a cui sono dedicati diversi
brani tra cui il Primo concerto per Violino e orchestra: Esoconcerto.
Suona uno strumento creato da Santo Serafino a Venezia nel 1725 appartenuto
a F. Chopin e Ole Bull.

Nota biografica di Manuel Zigante
Manuel   Zigante  si  è  diplomato  con  il  massimo  dei  voti  presso  il
Conservatorio  di  Santa  Cecilia  di  Roma studiando violoncello con Renzo
Brancaleon e Amedeo Baldovino.
Nel  1988  ha fondato il Quartetto d’Archi di Torino con il quale ha svolto
un’  intensa  attività  concertistica  presentando  tutti  i  capisaldi del
repertorio  quali  le  “integrali  ”  dei  Quartetti  di Beethoven, Mozart,
Brahms, Schumann, Webern e Bartok.
Ha,  inoltre,  affrontato  un  vasto  repertorio  contemporaneo che include
l’esecuzione  di  ”Fragmente  stille  am Diotima“ di Luigi Nono, il Secondo
Quartetto  di Morton Feldmann, l’integrale dei Quartetti di Giacinto Scelsi
e varie prime esecuzioni assolute di opere ad esso dedicate.
Parallelamente   all’attività   quartettistica,  oltre  che  continuare  ad
approfondire il repertorio solistico per violoncello, in duo con pianoforte
ed in formazione cameristica barocca su strumenti d’epoca, viene chiamato a
sostenere  il  ruolo  di  primo  violoncello  presso  varie  ed  importanti
orchestre  internazionali.  Docente  di  Quartetto  presso il Conservatorio
“G.F.Ghedini  “di Cuneo, è stato per dieci anni assistente di Piero Farulli
alla  Scuola  di  Musica  di  Fiesole e tiene numerose masterclasses presso
prestigiose Istituzioni.
Suona un violoncello Joseph Dall’Aglio del 1831.

I  biglietti  del  concerto  sono  in  vendita  sul  sito  del  teatro duse
www.teatrodusebologna.it

“sicuramente_bologna” è un progetto di:
diverserighestudio
viapiranesi srl
Clickutility On Earth
Frog Marketing

Con il patrocinio di:
Comune di Bologna
Quartiere Navile Urban Center Bologna

Con il sostegno di:
ASPPI
Impresa Schiavina