La realizzazione della nuova Centrale Operativa del 118 ha consentito di migliorare la dotazione tecnologica e di ottimizzarne l’utilizzo, rafforzando ulteriormente le garanzia di efficienza e tempestività dei soccorsi.
L’integrazione dei dati è completata dai flussi informativi da e verso i computer di bordo dei mezzi di soccorso. L’operatore di Centrale può conoscere, quindi, in tempo reale la posizione, la velocità e lo stato, di tutti i mezzi di soccorso sul territorio, individuando immediatamente quello più vicino al luogo di intervento.
L’attività della Centrale 118
La Centrale Operativa 118, che opera su base provinciale, ha risposto nel 2012 a 115.803 richieste di soccorso, con un incremento del 2.5% rispetto all’anno precedente. In 104.919 casi ha inviato un mezzo di soccorso. Di questi, il 25.8% per casi di elevata criticità (codice rosso), il 39% per eventi di media criticità (codice giallo), mentre il 35.2% dei mezzi è stato impiegato per casi a bassa criticità (codice verde).
90.622 sono stati i pazienti trasportati negli ospedali della provincia dopo la stabilizzazione clinica sul luogo dell’evento. I Pronto Soccorso e i reparti degli ospedali Maggiore e S.Orsola ne hanno accolto il 67%.
Tabella 1 indicatori di attività della CO 118 Bologna Soccorso. Confronto anni 2008-2012
Attività | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 |
---|---|---|---|---|---|
Chiamate al 118 | 107.120 | 107.599 | 108.510 | 112.966 | 115.803 |
Interventi eseguiti | 98.099 | 98.268 | 98.543 | 102.541 | 104.919 |
Totale invii in PS | 86.368 | 86.359 | 86.565 | 89.067 | 90.622 |
fonte: Azienda USL di Bologna
Il sistema di emergenza territoriale è garantito, nelle varie postazioni della provincia di Bologna, da 10 automediche con capacità diagnostico-assistenziali di Advanced Life Support, da 16 Ambulanze Infermieristiche che operano sulla base di protocolli per specifiche patologie, e da un numero di mezzi di soccorso variabile per fascia oraria e con equipaggi in grado di praticare manovre di rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione precoce.
La Centrale gestisce, inoltre, l’elicottero della base di Bologna e della base di Pavullo nel Frignano. Nel corso del 2012 l’elisoccorso si è alzato in volto 970 volte, effettuando 720 missioni, 643 per interventi primari di soccorso, 77 per trasporti secondari. Il totale delle ore di volo è stato di 348.46.
La Centrale Operativa 118 di Bologna gestisce, inoltre, i trasporti sanitari inter e intra-ospedalieri in tutto il territorio dell’Azienda USL di Bologna. 136.498 i trasporti effettuati nel 2012, 55.488 dei quali intra-ospedalieri (40.6 %), 50.220 inter-ospedalieri (36.7 %), mentre 30.790 hanno riguardato pazienti in dialisi.
Traumi
Nel 2012 il 118 ha soccorso 211 persone con traumi gravi (cod. 3), 40 delle quali al di fuori del territorio della provincia di Bologna. In 128 casi sono intervenute le ambulanze e le automediche, mentre 83 sono stati gli interventi dell’Elisoccorso. I casi accolti dal Trauma
Center dell’Ospedale Maggiore di Bologna sono stati 147. Nello stesso anno sono stati soccorsi 140 pazienti con traumi ad elevato rischio evolutivo.
Arresto cardio-respiratorio
209 i pazienti con arresto cardio-respiratorio soccorsi e rianimati a Bologna, nel 2012, dai mezzi del 118. 34 (il 16.27%) sono sopravvissuti e sono rientrati a casa in buone condizioni neurologiche. Di questi, 24 erano stati trattati con defibrillazione.
Sindrome Coronarica Acuta
204 i pazienti con infarto miocardico acuto soccorsi, nel corso del 2012, nell’area metropolitana bolognese dai mezzi del 118 con Medico o Infermiere e avviati direttamente all’Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC) dell’Ospedale Maggiore per l’angioplastica coronarica. Dal domicilio del paziente, infatti, il 118 teletrasmette l’ECG direttamente in UTIC evitando il passaggio in Pronto Soccorso e anticipando così la presa in carico. L’attivazione di questo percorso fast ha consentito, negli ultimi anni, una riduzione del 46% della mortalità per infarto.
In 13 pazienti l’infarto miocardico è stato complicato da arresto cardio-respiratorio. Anche in questi casi, dopo il successo delle manovre rianimatorie, i pazienti sono stati avviati al percorso fast per l’angioplastica.