La nuova Cardiologia dell’Ospedale Maggiore, situata al 4° piano dell’edificio D, ospita il reparto di degenza, l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC), il Day Hospital e le sale di Emodinamica ed Elettrofisiologia, per un totale di 1.600 metri quadrati, con un aumento di circa 800 metri quadrati rispetto al reparto precedente. Un investimento complessivo di 6.290.000 euro (di cui 3.500.000 euro per le opere strutturali, e 2.790.000 euro per tecnologie e arredi), che consentirà la gestione dei pazienti con maggiore efficienza e sicurezza. E’ collegata direttamente, attraverso percorsi di accesso dedicati, al Pronto Soccorso e alla elisuperficie sopraelevata sul tetto dell’Edificio D.
Il nuovo reparto di Cardiologia
E’ costituito da 20 letti, in camere da due o tre posti, ciascuna con bagno.
E’ prevista la possibilità di monitoraggio telemetrico per 12 pazienti (4 in più rispetto al reparto precedente) con una centrale di monitoraggio presso la guardiola infermieristica. I pazienti monitorati attraverso la telemetria possono muoversi in tutta l’area di degenza e anche nella sala di attesa antistante.
La nuova UTIC
La nuova UTIC è costituita da 8 letti, 4 in box singoli e 2 in box doppi, uno in più rispetto al reparto precedente. Ciascuno di essi è dotato di sistemi a doppio pensile, che permettono di disporre di un’ampia area di lavoro e consentono, allo stesso tempo, di assistere agevolmente il paziente su tre lati del letto. Questi dispositivi, presenti ai lati del paziente ma sospesi, assicurano un posizionamento flessibile e sicuro delle molteplici apparecchiature necessarie nelle aree critiche e facilitano l’accesso al paziente per attività in emergenza.
Ogni letto è dotato di bed computer touch screen, che oltre a consentire la visualizzazione costante del tracciato di ECG completo, consente l’accesso ai software aziendali (ADT, cartella clinica e PACS). Oltre alla visualizzazione di immagini, radiografie, TAC, coronarografie, ecocardiografie sarà possibile, quindi, aggiornare la futura cartella clinica informatizzata direttamente al letto del paziente.
La nuova centrale di monitoraggio UTIC è dotata, inoltre, del più moderno software di analisi per l’ischemia e le aritmie.
La nuova Emodinamica
In stretto collegamento con l’UTIC e la degenza, secondo il modello organizzativo delle strutture cardiologiche a più alto livello assistenziale, la nuova Emodinamica dispone di 2 sale, una in più del reparto precedente, dotate di angiografi digitali di ultima generazione ad elevata definizione delle immagini. Le tecnologie angiografiche sono, infatti, tra le più evolute per accuratezza delle immagini e delle norme di radioprotezione peri pazienti e operatori sanitari.
Nella sala principale di Emodinamica sono eseguite le procedure elettive e di emergenza di coronarografia diagnostica e angioplastica coronarica per il trattamento dell’infarto miocardico acuto e delle sindromi coronariche acute. Le nuove tecnologie permettono non solo valutazioni angiografiche ma anche, grazie a sistemi di recente acquisizione, studi morfologici e funzionali approfonditi delle coronarie (ecografia intracoronarica-IVUS e flussimetria intracoronarica -fractional flow riserve).
La seconda sala di Emodinamica è fornita di un detettore radiologico in grado di esplorare campi più ampi e di eseguire indagini vascolari sia toraciche che periferiche. Questa sala, inoltre, è in grado di svolgere funzione di back-up per gestire in sicurezza la contemporaneità di eventuali emergenze cardiologiche (angioplastica primaria in pazienti con infarto miocardico acuto, posizionamento in emergenza di pacemaker temporaneo) e vascolari.
La nuova Elettrofisiologia
La sala di Elettrofisiologia è destinata all’impianto di pacemaker e defibrillatori, studi elettrofisiologici e procedure di ablazione transcatetere delle aritmie. E’ dotata di un angiografo digitale in grado di ricostruire, attraverso un sofisticato software, immagini tridimensionali delle camere cardiache. L’operatore può quindi navigare virtualmente in una copia tridimensionale, orientandosi con sicurezza e precisione nelle diverse aree del cuore.
Il sistema, particolarmente innovativo, è presente al momento solo in 5 centri cardiologici italiani, e consente di ridurre l’esecuzione di ulteriori indagini di imaging, come TAC o risonanza magnetica, nella fase preoperatoria. La sala di Elettrofisiologia è dotata, inoltre, di poligrafo e sistema di mappaggio elettrofisiologico endocavitario, con possibilità di integrazione delle immagini radiologiche tridimensionali e di quelle derivate dai sistemi di navigazione endocavitaria.
Il consolidamento delle funzioni di Centro Hub
Le nuove tecnologie e la facilitazione dei percorsi per la gestione del paziente acuto consentono un consolidamento delle due principali funzioni di hub svolte dalla Cardiologia del Maggiore all’interno della rete cardiologica metropolitana: la gestione tempestiva, in emergenza, del paziente con infarto miocardico acuto, e il trattamento delle aritmie cardiache gravi o invalidanti.
Il 60% dei pazienti con infarto, per i quali viene assicurata, 24 ore su 24, la riapertura della coronaria occlusa attraverso l’angioplastica, accede all’UTIC del Maggiore attraverso un percorso fast. Dal domicilio del paziente, infatti, il 118 teletrasmette l’ECG direttamente in UTIC e, di conseguenza, il paziente, una volta arrivato al Maggiore, salta il passaggio al Pronto Soccorso. L’attivazione del percorso fast ha consentito, negli ultimi anni, una riduzione del 46% della mortalità per infarto.
Per quanto riguarda la funzione di centro aritmologico, è stato superato il traguardo delle 2.500 procedure di ablazione (mappaggio e bruciatura, con piccole sonde inserite nel cuore, dei circuiti elettrici anomali all’origine delle aritmie), ed è in crescente aumento il numero di pazienti con aritmie ventricolari gravi che oggi possono essere trattate al Maggiore grazie alle tecnologie all’avanguardia e alla ventennale esperienza degli operatori.
L’attività della Cardiologia del Maggiore
Nel 2012, cosi come nel 2011, sono stati eseguiti 1.900 ricoveri in regime ordinario (circa 600 pazienti con infarto miocardico acuto o sindromi coronariche acute), 340 in day hospital, 1.900 coronarografie e 970 angioplastiche coronariche (di cui 310 angioplastiche primarie nell’infarto miocardico acuto, il volume di attività più alto tra le cardiologie italiane), 230 impianti di pacemaker, 60 impianti di defibrillatore (di cui 27 con funzione di pacing biventricolare per la terapia di resincronizzazione cardiaca nello scompenso), 205 studi elettrofisiologici, 180 ablazioni transcatetere (90 delle quali complesse) e 4 chiusure transcatetere dell’auricola sinistra. Sono state eseguite, infine, oltre 60.000 prestazioni ambulatoriali per esterni.