L’attività della più importante biblioteca pubblica di Bologna, che l’anno scorso ha festeggiato i suoi primi dieci anni, è stata analizzata da professionisti dell’informazione e della biblioteconomia in un incontro, tenutosi in Salaborsa il 20 febbraio scorso, condotto da Antonello Eugenio Scorcu e Laura Vici, docenti di economia dell’Università di Bologna, che hanno presentato la loro elaborazione dei dati sul patrimonio e sull’utenza della biblioteca discutendone con Stefano Parise, presidente dell’Associazione Italiana Biblioteche e Giovanni Peresson, dell’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori.
Con loro, i rappresentanti delle istituzioni cui oggi spetta il difficile compito di “tenere a regime” Sala Borsa nonostante i tagli del bilancio: l’assessore alla cultura Alberto Ronch i, il presidente dell’Istituzione biblioteche, Daniele Donati, e Rosaria Campioni, Soprintendente ai Beni Librari della Regione Emilia Romagna.
40 mila lettori: i dati che fanno la differenza
Ispirazione iniziale della ricerca, sono state due semplici domande: qual è il segreto del successo di Salaborsa? Come è cambiato, se è cambiato, l’identikit di chi la frequenta?L’obiettivo era di ampliare e affinare la conoscenza del proprio operato per migliorare il dialogo con gli utenti, cercando di modellare i servizi adeguandoli all’utenza di riferimento e al contempo consentire la valutazione della rispondenza tra sforzi effettuati nella organizzazione e i livelli di conoscenza/utilizzo/soddisfazione da parte dei cittadini.
Così sono stati messi sotto la lente di ingrandimento i 40 mila lettori, cinefili e music lovers che dal 13 dicembre del 2001 ne hanno fruito confermando come questa biblioteca sia uno dei luoghi più amati e frequentati della città
Si parte dai numeri: più di 9 milioni di prestiti effettuati dal 13 dicembre 2001, giorno dell’apertura, fino al 2011, per arrivare all’analisi di un fenomeno unico nel suo genere.
Naturalmente i dati, relativi ai prestiti effettuati, sono la punta di un iceberg e svelano solo in parte quanto offerto al pubblico, per il quale un “valore aggiunto” è rappresentato senza dubbio dalla possibilità di vivere la biblioteca come stimolante luogo di cultura e accogliente spazio d’incontro.
Il 25% di coloro che hanno la tessera infatti non prende opere in prestito, ma usa Internet, legge i giornali, si rilassa negli spazi a disposizione di tutti e si serve di Salaborsa come luogo di incontro.
Ci sono state anche molte conferme: ad esempio, la composizione anagrafica degli utenti assegna un primato indiscutibile alle donne sia in termini assoluti (sui 40mila che usufruiscono del prestito, le donne sono 23.216 contro 15.999 maschi), sia in termini relativi, cioè sulle singole categorie di materiali presi in prestito (donne sono il 59% di chi prende in prestito libri e il 52% di chi porta a casa i dvd).
Qualche altro esito ha invece sovvertito convinzioni radicate: ad esempio, sono risultati più attivi e fedeli gli utenti con licenza elementare o media (il 10% del totale), che fanno riferimento con maggior costanza a Salaborsa per soddisfare le proprie esigenze culturali e informative.
In generale, la maggioranza degli iscritti a Salaborsa è nata dopo il 1960. Riguardo all’età dei fruitori, chi prende in prestito libri è invecchiato nel corso di dieci anni, conseguenza di un ricambio solo parziale tra vecchie e nuove generazioni di lettori, ma meno di quanto accade nella categoria di chi cerca dvd e musica: è questo il segnale che «chi comincia a leggere non smette più»; se, infatti, per i lettori l’età media si è spostata dai 26 anni dell’inizio ai 29 di oggi, per i video si passa dai 27 ai 31 anni, mentre per i cd musicali era di 26 anni e oggi arriva a 36.
Certo in Salaborsa non manca l’offerta di risorse progressivamente aumentate, sviluppando in particolare l’area dei prodotti multimediali, per mantenere l’istituto all’altezza delle aspettative del pubblico con il quale si è «instaurato un canale informativo efficiente», dimostrando che Salaborsa è una «biblioteca attiva» e vivace, considerata anche la multiforme e intensissima attività di organizzazione di inco ntri ed eventi, che spaziando in tutti gli ambiti tematici riescono a coinvolgere persone di tutte le età.
Un prestito ogni 15 secondi
Nel corso di dieci anni, molte cose sono cambiate, e in alcuni casi queste variabili hanno inciso sull’andamento della biblioteca: ad esempio, si è avuto il calo sia del budget, sia del numero di dipendenti e, di conseguenza, del numero di ore di apertura al pubblico. Ciononostante, il livello di efficienza si è mantenuto così alto da non penalizzare l’utente, come testimonia il permanere costante, dal 2006 a oggi, del numero di 240 prestiti all’ora: con un prestito ogni 15 secondi.
La ricerca non ha analizzato i dati della biblioteca Ragazzi, su cui invece si lavorerà l’anno prossimo.
Questi dati hanno sollecitato anche un rinnovato impegno nell’individuare nuovi strumenti di monitoraggio della propria attività per un sempre maggior coinvolgimento della vita della biblioteca con quella sociale e culturale della nostra città.
Per consultare i dati della ricerca:
http://newsletter.comune.bologna.it/rdm_link/cd278ce5be7820c09aed1c01250686f9/1740233/page.html