Penultimo appuntamento con il cartellone del Teatro Comunale di Occhiobello, curato dall’associazione Arkadis con il sostegno del Comune di Occhiobello, venerdì 8 febbraio, alle ore 21, con uno spettacolo che – dal momento di uscita del programma a oggi – ha ricevuto una lunga lista di importanti riconoscimenti, primi fra tutti il Premio UBU 2012 “Migliore attore” e la nomination Premio UBU 2012 “Migliore testo italiano”. Si tratta di Italianesi, di e con Saverio La Ruina, autore e interprete calabrese che, insieme al compagno di lavoro Dario De Luca, nel 1992 ha fondato la compagnia Scena Verticale a Castrovillari, un paesino della provincia di Cosenza, dove, tra l’altro, a partire dal 1999 viene organizzato il festival Primavera dei Teatri, cantiere di incontri e confronti fra artisti di diversa estrazione e provenienza, che ha contribuito a segnalare e promuovere molti attori italiani dell’ultima generazione.
Dopo il successo dei due monologhi Dissonorata e, più recentemente, di La Borto, esplorazioni al femminile nei pregiudizi di tutti i sud d’Italia, La Ruina con Italianesi – che già dal titolo rimanda all’unione di due termini, ‘italiani’ e ‘albanesi’ – porta in scena la tragedia semi sconosciuta di migliaia di soldati e civili italiani che, alla fine della Seconda guerra mondiale, rimasero intrappolati in Albania con l’avvento della dittatura, costretti a vivere in un clima di terrore. Con l’accusa di attività sovversiva ai danni del regime, la maggior parte di loro venne condannata e poi rimpatriata in Italia. Donne e bambini, colpevoli solo di essere mogli e figli di italiani, furono trattenuti e internati in campi di prigionia. Vissero in alloggi circondati da filo spinato, controllati dalla polizia segreta del regime, sottoposti a interrogatori, lavori forzati e torture. In quei campi rimasero dimenticati, e la loro vicenda ignorata dai libri di storia.
Attraverso il personaggio di un rimpatriato, Tonino, un quarantenne nato nel 1951 e cresciuto nel mito del padre e dell’Italia, dove ritorna nel 1991 a seguito della fine della dittatura, La Ruina restituisce voce e dignità a quasi quattrocento prigionieri, riconosciuti come profughi dallo Stato italiano, che arrivarono nel Belpaese convinti di essere accolti come eroi, per ritrovarsi invece condannati a essere italiani in Albania e albanesi in Italia. Il protagonista è un piccolo grande uomo, eroico perché semplice e vero nel dispiegarsi del suo racconto coinvolgente e intenso, fatto di espressioni e gesti appena accennati e precisi, parole mai urlate con rabbia ma con le spalle un po’ ricurve, le mani umilmente raccolte.
La Ruina, che si avvale di un dialetto morbido e duttile e di un abbigliamento un po’ antiquato e dimesso per dare corpo al suo personaggio, manifesta nei confronti di Tonino una profonda comprensione della sua dolce consapevolezza di sconfitto, che non per questo si chiama rassegnazione. Con una sola sedia in scena, le luci di De Luca e le musiche originali eseguite dal vivo di Roberto Cherillo, Italianesi riesce a restituire un enorme spaccato storico sull’autoritarismo e sull’oppressione che, tuttavia, viene colto in una chiave minimalista, come a esorcizzare i toni della tragedia osservandola con occhi perennemente infantili.
Biglietti: intero € 12, ridotto over 65 € 10, ridotto under 30 € 8.
Per informazioni e prenotazioni: 349.8464714 o 0425.766121; www.teatrocomunaleocchiobello.it
ITALIANESI
Di Saverio La Ruina
Musiche originali eseguite dal vivo Roberto Cherillo
Disegno luci Dario De Luca
Direzione tecnica Gaetano Bonofiglio
Organizzazione Settimio Pisano
Produzione Scena Verticale
Con il sostegno di MIBAC | Regione Calabria
Premio UBU 2012 “Migliore attore”
Nomination Premio UBU 2012 “Migliore testo italiano”
Premio Enriquez 2012 per la drammaturgia
Premio Antonio Landieri 2012 “Migliore attore”
Menzione speciale al Premio Internazionale Teresa Pomodoro 2012
Guarda l’intervista a Saverio La Ruina