La città di Bologna ha aderito all’edizione 2012 della campagna internazionale Città per la Vita – Città contro la pena di morte, promossa alla Comunità di Sant’Egidio, organizzazione che dalla seconda metà degli anni ‘90 è impegnata in tutto il mondo per l’abolizione della pena di morte.
Il 30 novembre dalle ore 17 e per tutta la notte resteranno accese simbolicamente le luci rosse del Voltone del Podestà per dare vita, insieme a circa 1.500 città in 90 diversi paesi del mondo, a una mobilitazione e a una presa di posizione comune contro l’estrema negazione dei diritti umani,
la violazione del diritto alla vita. Ogni città mette a disposizione uno dei suoi monumenti più significativi ; A Bologna, fin dal 2005, si è scelto di illuminare il Voltone del Podestà, di fronte alla Cappella di Santa Maria dei Carcerati, proprio perché è lì che si eseguiva la pena di morte.
Città per la Vita – Città contro la pena di morte rappresenta la più grande manifestazione internazionale per promuovere una forma più alta e civile di giustizia, capace di rinunciare definitivamente alla pena capitale. Questa
iniziativa diventa quindi un’importante opportunità per stabilire un
dialogo con le società civili e per coinvolgere gli amministratori in un
percorso di abolizione della pena di morte che possa diventare una pratica
costante della città che aderisce e dei suoi cittadini. Si aprono così
anche occasioni di coinvolgimento di attori chiave proprio in quelle aree
in cui la pena di morte è praticata, rafforzando l’iniziativa di attivisti
e di organizzazioni locali grazie alla rete di supporto internazionale.
La pena di morte è purtroppo ancora applicata in molti paesi del mondo,
inclusi 4 paesi del G20 come la Cina, gli Stati Uniti, l’Arabia Saudita e
il Giappone. Questo dato è significativo di come, nonostante si siano
ottenuti progressi significativi grazie alla moratoria e all’aumento dei
paesi abolizionisti de facto, la strada da percorrere sia ancora molto
lunga e per nulla scontata. Per questo motivo il Comune di Bologna
partecipa a questa iniziativa e illuminando simbolicamente la città,
impegnandosi insieme a tante altre città in tutto il mondo a promuovere la
tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali della persona.
Amnesty International, voce autorevole su questo tema, nei suoi rapporti,
ribadisce la profonda ingiustizia e disumanità di questa pratica
degradante, ricordando che “l’applicazione della pena di morte è spesso
discriminatoria e applicata in maniera sproporzionata nei confronti di
poveri ed emarginati. È spesso imposta ed eseguita arbitrariamente, in
violazione dei divieti e delle salvaguardie internazionali. In alcuni
paesi, è usata per mettere a tacere l’opposizione politica. Il braccio
della morte è il luogo dove la natura crudele, disumana e degradante della
pena capitale si manifesta nel modo più drammatico e i detenuti trascorrono
ogni giorno convivendo con l’angoscia dell’attesa di essere uccisi.”
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