Oltre 1.500 volontari di 12 organizzazioni nazionali di protezione civile impegnati sabato 13 e domenica 14 ottobre in un centinaio di piazze italiane nella campagna nazionale per la riduzione del rischio sismico: sono questi i numeri di “Terremoto – io non rischio”, l’iniziativa che si svolgerà in circa cento comuni a elevato rischio sismico o ritenuti particolarmente rilevanti per una efficace informazione alla popolazione su questo tema.
Nata da un’idea del Dipartimento della Protezione Civile e di Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, la campagna “Terremoto – io non rischio” – giunta alla sua seconda edizione – è realizzata in collaborazione con l’Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e ReLuis-Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, in raccordo con le Regioni, le Province e i Comuni coinvolti.
Protagonisti dell’iniziativa sono proprio i volontari di dodici organizzazioni nazionali di protezione civile, formati sul rischio sismico, che hanno istruito a loro volta altri volontari, diventando quindi attori di un processo di diffusione della conoscenza che culminerà nel fine settimana del 13 e 14 ottobre. Per favorire la sensibilizzazione dei cittadini rispetto al rischio sismico, è stato scelto di coinvolgere nelle diverse piazze le associazioni di volontariato che operano ordinariamente sul territorio, promuovendo così la cultura della prevenzione: volontari più consapevoli e specializzati, cittadini più attivi nella riduzione del rischio sismico.
I volontari dell’associazione Unitalsi partecipano alla campagna “Terremoto – io non rischio” con punti informativi allestiti in Piazza Galvani nella regione Emilia Romagna per distribuire materiale informativo, rispondere alle domande dei cittadini sulle possibili misure per ridurre il rischio sismico e sensibilizzarli a informarsi sul livello di pericolosità del proprio territorio.
L’elenco completo delle associazioni coinvolte e delle piazze, divise per Regioni, è disponibile sul sito ufficiale della campagna, dove è possibile consultare anche la sezione “Domande e risposte” sul rischio sismico, sulla sicurezza degli edifici e sulle regole di comportamento da tenere in caso di terremoto.
Fonte Comune di Bologna