La nuova tappa del “Progetto OZ” a Teatri di Vita (Bologna, 20 aprile)
L’anno scorso Fanny & Alexander avevano presentato a Teatri di Vita lo
spettacolo “West”, che aveva conquistato il Premio dello Spettatore. La compagnia ravennate, punta d’eccellenza del teatro contemporaneo italiano, ritorna in questa stagione con uno spettacolo “complementare”: “East”, sempre ideato da Chiara Lagani e da Luigi de Angelis che lo dirige.
Si tratta di una nuova tappa del lungo percorso intrapreso da
Fanny & Alexander negli ultimi anni sul “Mago di Oz”, e approdato in questi giorni
nel “Progetto Oz” che sta coinvolgendo teatri, musei e spazi della città di Bologna.
L’appuntamento con “East” è venerdì 20 aprile, alle ore 21, a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485; info 051.566330 – www.teatridivita.it). In scena Koen De Preter e Chey Chankethya; voce di Oz di Marco Cavalcoli.
In una settimana Fanny & Alexander attraversano i luoghi della città di Bologna, lasciando in ciascuno una traccia nel loro percorso attraverso la monumentale saga scenica del Mago di Oz. E’ il progetto OZ,
a cura di Elena Di Gioia e Fanny & Alexander: per la prima volta in Italia e appositamente per la città di Bologna, un progetto monografico intorno al Mago di Oz, il tema intorno al quale la compagnia ravennate
dal 2007 ha prodotto con successo spettacoli, laboratori, mostre e percorsi espositivi.
A Teatri di Vita, dove l’anno scorso è andato in scena West, vincitore del Premio dello Spettatore come
spettacolo più apprezzato dal pubblico del nostro teatro, la traccia è lo spettacolo East, imperniato sulla
vicenda dell’uomo di latta mutilato del cuore e dei ricordi dalla malvagia strega dell’Est. Ma l’Est è
anche l’Oriente, l’altrove assoluto rispetto al nostro Occidente, e dunque il luogo in cui la comunicazione
e la comprensione si fanno ardue: ecco allora la moltiplicazione dei linguaggi, in particolare con l’uso
dell’alfabeto Morse.
Un lavoro intenso e suggestivo che rilancia Fanny & Alexander come una delle formazioni più originali
del nostro panorama.
Nella storia un uomo di latta si reca dal Mago di Oz per chiedergli un cuore nuovo.
Nella storia il Mago ha promesso un cuore nuovo a un ragazzo in cambio del suo racconto.
Quel racconto è sprofondato nel silenzio, nell’oblio: è un racconto fatto a pezzi, inenarrabile,
impossibile. Le sue parole sono già scritte e gli vengono dettate: sono quelle della storia di Oz.
Potrà, saprà quel ragazzo aggirarle, incarnarle, ritradurle, oltrepassarle, affrontare la sua prova
inevitabile?
Potremo noi, sapremo aver memoria delle sue rotte silenti parole? Riusciremo infine a decifrare il suo
racconto, seppellito nel segreto, inchiodato a una regola misteriosa e ferrea, quella del numero e del
ritmo? Ci sarà poi possibile ricordarlo, riraccontarlo?
In principio era il Verbo e il Verbo era di Oz: Inglese/ Italiano/ Morse.
Il Progetto Oz si conclude il 21 aprile con Emerald City ai Laboratori DMS, e con la grande festa di
chiusura al Sì/Atelier di Teatrino Clandestino con Radio Zolfo.