Mercoledi 9 novembre alle 22 in punto Xing e déjà.vu presentano negli spazi di Raum l’esito del work.lab In un luogo imprecisato, laboratorio-evento condotto dall’artista Liliana Moro insieme a dieci giovani artisti e studenti d’arte (Alessandra Angileri, Anita Agresta, Tea Andreoletti, Jacopo Belli, Giulia Casula, Giulia Cenci, Delphine Chapuis-Schmitz, Francesca Dainotto, Mario Guida, Valentina Ornaghi, Claudio Prestinari), e in collaborazione con Francesco Fonassi e Maria Caterina Frani. (Accesso alle 21.30).
Nel work.lab In un luogo imprecisato, Liliana Moro, affiancata dal sound artist Francesco Fonassi e dalla performer Maria Caterina Frani, dopo una prima fase allo spazio Ex-Brun, creerà a Raum un radiodramma che verrà trasmesso in diretta dall’emittente radiofonica bolognese Città del Capo – radio metropolitana (http://radio.rcdc.it), e in differita la settimana successiva (martedi 15 novembre h 18 e giovedi 17 novembre h 21) da Radio Papesse (www.radiopapesse.org).
I partecipanti sono stati coinvolti attivamente, dalla scelta e progettazione dei testi all’interpretazione live. Un’opera radiofonica, una composizione costituita da sonorità, rumori e parole ispirate dagli scritti di Giorgio Manganelli e Antonin Artaud. Un’opera corale sia nell’ideazione sia nella realizzazione, attenta alle parole di Alberto Savinio: “L’opera radiofonica è quella in cui tutto si ascolti e niente si veda. E se il non vedere è un limite, l’opera radiofonica di quel limite fa la sua forma
Le biografie:
Liliana Moro (Milano 1961) ha fatto della relazione tra interno ed esterno, metafora del nostro essere nel mondo, il tratto distintivo della sua ricerca. Suono, parole, video, sculture, oggetti e performance compongono un mondo che ‘mette in scena’ una realtà allo stesso tempo cruda e poetica. Liliana Moro è da sempre impegnata a riflettere, attraverso elaborazioni visive composte e rigorose, realizzate con oggetti d’uso comune o industriale, il tema della fragilità e della ricerca di un equilibrio e in cui lo spettatore è invitato a relazionarsi nello stesso modo in cui si avvicina a ciò che lo circonda. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera con Luciano Fabro, nel 1989 fonda a Milano, insieme ad altri artisti, lo Spazio di via Lazzaro Palazzi. Ha preso parte a numerose mostre internazionali, personali e collettive, tra le più recenti: Galleria Emi Fontana, Milano (2009); Careof and Via Farini, la Fabbrica del Vapore, sull’Oglio, Brescia (2008). 1301PE, Los Angeles (2003); Valentina Bonomo Arte Contemporanea, Roma (2002); “Non Voltarti Adesso”, Ca’ Pesaro, Venezia (200); “Una collezione trasversale”, ALT Arte Lavoro Territorio – Spazio Fausto Radici, Alzano Lombardo (BG) (2009); “Italics”, Palazzo Grassi, Venezia; Quadriennale, Palazzo delle Esposizioni, Roma (2008). “Elsewhere?”, Galleria Emi Fontana, Milano (2007); “Camera con vista”, Palazzo Reale, Milano (2007); “Mentalgrafie”, Tel Aviv Museum of Art, Tel Aviv (2007). Le sue opere fanno parte d’importanti collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero.
Francesco Fonassi (Brescia 1986) si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Partecipa al programma di residenza Real-Presence: a Belgrado nel 2007 e al Castello di Rivoli nel 2008. Del 2010 la prima mostra personale ‘Sonic Raids – in place of listening’ (Perugi ArteContemporanea). Tra le mostre collettive ‘Studio visit.it’, Galleria Civica di Monfalcone e ‘Forward looking’, Macro Future, Roma. Nel 2010 ottiene uno studio presso la fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Finalista della seconda edizione del Premio LUM per l’arte contemporanea di Bari, viene selezionato nel 2012 per ‘Le Pavillion’, presso il Palais de Tokyo, Parigi.
Maria Caterina Frani (Prato 1977) é attrice, performer, speaker e ideatrice. Si forma come attrice al Teatro de La Limonaia, e studia voce e dizione con Anna Montinari. Da anni studia danza e movimento con diversi artisti tra cui Cristina Rizzo con la quale collabora anche come assistente alla regia. Ha lavorato professionalmente in teatro con D. Iodice, E. Nekrosius, Kinkaleri, R. Rombi, M. Martone, R. Carsen, R. Andò, L.Camilletti, G.Cauteruccio, G.B. Corsetti, La Fura dels Baus; e in cinema con Alessandro Angelini. Ha collaborato con artisti visivi come perfomer (Surasi Kusolwong, V.Alimpiev e M.Zhiun, G.Woodman, Vanessa Beecroft). Inoltre e’ autrice e conduttrice della trasmissione radiofonica 4’33’’ in onda sulle frequenze di Novaradio Città Futura. Insieme a Caterina Poggesi e Maria Pecchioli coordina la parte ideatrice e performativa del progetto Fosca.
work.lab si inserisce nell’ambito di déjà.vu, il progetto bolognese che da cinque anni porta avanti una ricerca sui linguaggi del contemporaneo che include artisti, studenti, pubblico e luoghi, in una dimensione dialogica e partecipativa.
Con il sostegno di Fondazione del Monte, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, Xing, Ex-Brun. Col patrocinio di Ministero Università e Ricerca, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Provincia di Bologna. Media partner Brainstorming Art Project, UndoNet, Exibart, Edizioni Zero, Città del Capo – radio metropolitana, Radio Papesse, Radio Città Fujiko.
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