Sei appuntamenti tra jazz detto e jazz fatto. Al Museo della Musica dal 6 novembre al 22 sei appuntamenti dedicati al Jazz.Nata da un’idea di Luca Bernard, JAZZ@MUSEUM propone un duplice programma di lezioni teoriche, che si avvarranno anche di ascolti e proiezioni, e di momenti di musica live, in una alternanza tra “jazz detto” e “jazz fatto”. L’obiettivo è di offrire anche ad un pubblico profano, oltre che agli appassionati del genere, la possibilità di approfondire le caratteristiche e gli elementi costitutivi di questa musica, inquadrando nelle conferenze aspetti che permettano di godere in modo più consapevole della pratica, ovvero della musica dal vivo.
Il relatore Stefano Zenni – musicologo, presidente della SidMA (Società italiana di musicologia afroamericana), insegnante di Storia del jazz nei corsi di Siena Jazz, nei conservatori di Pesaro e Bologna e alla New York University, oltreché ideatore e conduttore di programmi radiofonici per RaiStereo3 – traccerà le linee guida che hanno caratterizzato nascita e evoluzione del jazz, presentando in anteprima tesi e analisi che faranno parte del corpus di “Storia del jazz. Una prospettiva globale” (Stampa Alternativa), di imminente pubblicazione. Nelle serate dedicate alla musica live si offrirà un valido contraltare alle lezioni. Il concerto porta direttamente all’orecchio dell’ascoltatore, rendendo perciò più apprezzabili, le peculiarità musicali, le caratteristiche timbriche, le scelte compositive e di organizzazione del materiale sonoro che fanno di queste musiche un vivo terreno di ricerca, nel solco dei grandi maestri della musica nera. Tre concerti dunque, tre momenti sonori in cui ascoltare e riconoscere questi aspetti, esplorati da alcuni tra i più interessanti esponenti del panorama musicale italiano, con un minimo comun denominatore: interpretare la tradizione per rinnovarla costantemente. Programma
domenica 6 novembre ore 16.30 Quanti siete nel quartetto? Breve storia dei gruppi jazz con Stefano Zenni martedì 8 novembre ore 21.00 Almond 4 Tony Cattano (trombone), Pasquale Mirra (vibrafono), Silvia Bolognesi (contrabbasso), Daniele Paoletti (batteria) domenica 13 novembre ore 16.30 Il jazz alle intersezioni del ‘900. Da Ravel a Jimi Hendrix con Stefano Zenni martedì 15 novembre ore 21.00 Ja Vigiu Plamja Silvia Donati (voce), Federico Squassabia (tastiere), Francesco Bigoni (clarinetto, sax tenore), Massimiliano Sorrentini (batteria) domenica 20 novembre ore 16.30 Musica migrante. Storia e geografia delle origini del jazz con Stefano Zenni martedì 22 novembre ore 21.00 Clan Atlantico Cristina Renzetti (voce), Stefano De Bonis (pianoforte), Sergio Krakowski (pandeiro) Almond 4 – Tony Cattano (trombone), Pasquale Mirra (vibrafono), Silvia Bolognesi (contrabbasso), Daniele Paoletti (batteria) – è un quartetto in cui sono evidenti le sonorità legate alla tradizione quanto la voglia di spingere oltre le possibilità di una delle tipiche formazioni jazzistiche. Una band quel che conta è dare una direzione ironica alla musica, ricercare timbri atipici, divertirsi suonando e coinvolgendo anche l’ascoltatore nel gioco del fare musica, tramite brani originali e composizioni di musicisti dell’avanguardia afroamericana (Art Ensemble of Chicago, Luis Moholo): una sorta di canovaccio per un imprevedibile dialogo a quattro. Ja Vigiu Plamja – Silvia Donati (voce), Federico Squassabia (tastiere), Francesco Bigoni (clarinetto, sax tenore), Massimiliano Sorrentini (batteria) – che in russo significa “Vedo una fiamma”, si riferisce a ciò che venne captato dai fratelli Judica Cordiglia, radioesploratori del cosmo, nel lontano 1965: si disse che era la voce di una cosmonauta russa scomparsa nell’ignoto, di cui il mondo non seppe mai nulla. Da questa avventura radiocosmica il trio nasce e ad essa si ispira, attraversando poesie di Sylvia Plath, composizioni di Duke Ellington, dosando echi sudamericani, per poi rituffarsi in ritmi funk urbani e sonorità psichedeliche di brani originali, in una miscela intensa, romantica e mercuriale. Clan Atlantico – Cristina Renzetti (voce), Stefano De Bonis (pianoforte), Sergio Krakowski (pandeiro) – last but not least, è una formazione aperta, destinata ad arricchirsi ogni anno di un nuovo musicista, possibilmente di diversa provenienza geografica: in questa occasione comprende, oltre al gruppo base costituito dagli italiani Cristina Renzetti (voce) e Stefano De Bonis (piano), il pandeirista carioca Sergio Krakowski. I tre affronteranno brani originali e musiche provenienti dalle coste occidentale e orientale dell’Atlantico: il Portogallo, l’Argentina e soprattutto il Brasile. Ingresso: domenica € 4,00 | martedì € 8,00 fino ad esaurimento posti. I biglietti saranno disponibili anche in prevendita presso la biglietteria del Museo della musica (Strada Maggiore 34). Info e prevendita Museo internazionale e biblioteca della musica Palazzo Sanguinetti Strada Maggiore, 34 Bologna tel. 051 2757711 fax 051 2757728 museomusica@comune.bologna.it www.museomusicabologna.it