Tutto ciò che era americano, che “suonava” americano, era la garanzia di una qualità indiscutibile.
Rivivere il sound americano sabato 15 ottobre alle 21 alle celebrazioni con JIMMY VILLOTTI e una band per l’avvento del suono americano a Bologna.
Bologna, forse più delle altre grandi città italiane, subì il fascino di questa “invasione”, un fascino che divenne moda e che fu, principalmente, generata dalla cinematografia statunitense, la quale aveva già raccolto estimatori fin dagli anni 30. Ma negli anni 50 si presentarono alcuni fattori che determinarono un nuovo slancio d’interesse verso il mito americano. Si parla di un suono, di un “fare”, di un vestire, parlare, vivere che attecchì prevalentemente sulle nuove generazioni.
Figurarsi poi quando cominciarono a vedersi in città i primi blue-jeans, le bluse a quadrettoni, i camicioni fiorati e, soprattutto, i primi juke-box: vere e proprie scatole magiche da cui fuoriusciva un suono mai udito prima. E cosa proponeva questo mobile pieno di luci e di lustrini se non musica moderna, musica sincopata, ballabile e coinvolgente…sintetizzando: rock and roll?
Il r.n.r. era espressione musicale tipica di quegli anni, ed era nata in America da un miscuglio di blues, country, e chissà cosa d’altro; i messaggeri di questo nuovo stile erano artisti dai nomi altisonanti nella originale pronuncia americana, quasi una onomatopea del ritmo sincopato: Bill Haley, Little Richard, Elvis Presley, Jerry Lee Lewis…un Giacomo Rossi non avrebbe mai potuto essere cantante di r.n.r…ecco il perché dei primi americanismi circolanti: gli OK, il pollice alzato, gli Antonio che diventavano Tony, i Paolo Paul, i Giovanni Johnny e così via.