Parte a novembre la stagione 2011/12 del Teatro Comunale di Casalecchio di Reno curata da Emilia Romagna Teatro Fondazione, si apre con lo spettacolo, concordato con l’Istituzione Casalecchio delle Culture, L’innocenza di Giulio di Giulio Cavalli, autore di un teatro esplicitamente di parte, che unisce narrazione a inchieste giornalistiche, prese di posizione a denunce che gli hanno procurato minacce di morte da parte delle cosche mafiose.
Lo spettacolo è una requisitoria su Giulio Andreotti e la sua vicenda giudiziaria: un modo per rimettere insieme i tasselli di una storia lunga come i primi cinquant’anni d’Italia repubblicana. A seguire Rumore di Acque del Teatro delle Albe, un lavoro che in un’atmosfera notturna, ritualizzata dal canto dal vivo dei fratelli Mancuso, mostra il lato forse più triste delle immigrazioni clandestine: i viaggi di morte nel Mediterraneo, le storie di chi non ce l’ha fatta e giace nel più grande cimitero liquido del mondo. Alexis. Una tragedia greca dei Motus, racconta invece la rivolta di Atene del 2009, dopo l’uccisione di un quindicenne da parte della polizia, ma lo spettacolo non ha un impianto narrativo. E’ piuttosto un lavoro di indagine sulle dinamiche legate alle rivolte degli ultimi anni, un ripercorrere l’azione teatrale della compagnia in parallelo con l’azione sociale dei movimenti, un ravvisare nella ricerca sull’Antigone fatta in Grecia una traccia d’attualità viva e bruciante. Antigone è anche al centro del Progetto Antigone, ovvero una strategia del rito della compagnia Le belle bandiere, ma questa volta il lavoro è sul personaggio e sulla capacità di quella tragedia di essere ancora ritualizzata per portare catarsi. Sul concetto di volto nel Figlio di Dio della Socìetas Raffaello Sanzio è sicuramente uno dei titoli più internazionali della stagione: nelle poche date italiane del lavoro, Romeo Castellucci porta a Casalecchio il suo ultimo lavoro di forte impatto visivo ed emotivo, in cui il volto del Cristo di Antonello da Messina che campeggia sul fondale, è testimone della fragilità umana. In marzo due ritorni: il Teatro delle Albe presenta L’Avaro di Molière, nella versione integrale tradotta da Cesare Garboli in cui un Arpagone/ Ermanna Montanari diventa simbolo di avarizia nei sentimenti e nelle relazioni umane, un avaro di umanità, e la Socìetas Raffaello Sanzio con il lavoro di Chiara Guidi Madrigale appena narrabile, concerto per voce e violoncello che fonde il teatro visivo e plastico della Socìetas con le esplorazioni sonore del compositore Scott Gibbons. Il concerto ripropone una partitura vocale nata nel 2007 all’interno del corso di alta formazione Il verso, il suono articolato, la voce, condotto da Chiara Guidi presso ERT e come Karamazov di Cèsar Brie, che chiude il cartellone casalecchiese, rappresenta un’altra importante esperienza di formazione della nostra Fondazione. A proposito di Karamazov e Brie, il regista argentino, insieme ai suoi allievi, racconta il grandissimo lascito etico, morale e spirituale de I fratelli Karamazov di Dostoevskji , facendone emergere le aspre tematiche sociali, ma soprattutto ricostruendo il composito affresco di relazioni umane che lo compongono in una lettura fortemente teatralizzata del grande romanzo ottocentesco. In cartellone una sola presenza extra regionale: Antonio Latella, che porterà a Casalecchio il suo Don Giovanni a cenar teco, lavoro sul mito del seduttore per eccellenza e sulla pericolosità dell’amore quando diventa vampirismo e sete di assoluto.
La presenza di un pensiero politico forte, sotteso a molti spettacoli in cartellone, ha salvaguardato il filone d’impegno civile così apprezzato nelle scorse stagioni e torna anche quest’anno a cucire un filo diretto con la manifestazione contro le mafie voluta dall’Istituzione Casalecchio delle Culture, Politicamente Scorretto. L’abbonamento omonimo riunisce in un unico pacchetto quattro titoli, vicini per tematiche e contenuti alla manifestazione stessa e sollecita, vicino a una riflessione sui linguaggi del teatro contemporaneo che coinvolgerà direttamente Università e altre istituzioni del territorio, incontri su temi forti quali la mafia, l’immigrazione, i movimenti contro la crisi economica. Per continuare a coltivare quel senso di partecipazione civile di cui sempre più il teatro, in tempi così bui, deve farsi portatore.
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Per informazioni
Teatro Comunale A. Testoni
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40033 Casalecchio di Reno (BO)
autobus: linea 20
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