2a Giornata del Libro in città. Anche quest’anno l’evento è organizzato dalla Federcartolai e dalla Federazione Librai di Confcommercio Ascom Bologna, la giornata è domenica 9 ottobre dalle 9,30 alle 19,30, in Corte Isolani, col doppio ingresso da Strada Maggiore e da Piazza Santo Stefano.
Già da qualche anno alcune librerie indipendenti di Bologna si danno appuntamento per una giornata collettiva che presenti ai lettori la pluralità e ricchezza di voci della città.
La molteplicità dell’offerta editoriale, in contrasto con la massificazione delle pubblicazioni e delle idee a cui stiamo assistendo, è resa possibile nella nostra città anche grazie alla nutrita presenza di librerie indipendenti che, grazie alla loro diversità e specificità, garantiscono che tutte le voci abbiamo spazi e luoghi per esprimersi e per trovare pubblico e lettori.
Una ricchezza, a volte definita bibliodiversità, che sta scomparendo, secondo un processo comune a molte categorie, e che va salvaguardata.
Domenica 9 ottobre ogni libreria si presenterà nella sua originalità, con una personale ed irripetibile selezione dell’immensa produzione editoriale che ha potenzialmente a disposizione. Saranno chiamati “i libri del cuore”.
Un fiore in omaggio sarà offerto ai clienti dalla Federazione Librai.
Inoltre si terranno nell’arco della giornata alcuni incontri con autori, in collaborazione con “Il Caffè della Corte”.
Domenica mattina alle 11
incontro per i ragazzi
Beatrice Masella presenta il suo nuovo libro “Il grande noce racconta. sette storie per sette sere” con le illustrazioni di Silvia Balzaretti (Bacchilega junior editore 2011).
Leggerà l’attrice Annapaola Carrino.
Questa è la storia di un albero antico nei boschi di Castel del Rio, che ascolta e racconta a chi sa ancora stupirsi. Le parole nelle radici forti e robuste risalgono nel tronco, nei rami e nelle foglie, fino a quando volano via nel vento. Sono storie dell’estate e del tramonto, dei paesani che si ritrovavano un tempo intorno alla sua ombra. E raccontavano e prendevano il fresco. Iniziava la Gigina, con il suo gomitolo pieno di storie: il ponte del diavolo e la strega, una mucca speciale, un ragazzo che sapeva parlare alle nuvole, un bambino in fuga, una casa abbandonata in mezzo a un castagneto, e poi anche la guerra e i partigiani.
Da quel gomitolo un filo nascosto che lega insieme le sette storie trasformandole in una unica che il grande noce vuole raccontare ai bambini e alle bambine del futuro.
Domenica alle 12,30
Stefano Biondi presenta “Bologna dalla fine all’inizio. Segreti e retroscena di un salvataggio impossibile” (Minerva edizioni).
“Bologna dalla fine all’inizio” racconta chi e come ha salvato il Bologna calcio, dopo la fuga di Sergio Porcedda che lo aveva lasciato sul lastrico. Erano i primi giorni di novembre quando Renzo Menarini, ancora socio del club rossoblù, parlò per la prima volta con Gianni Consorte. il presidente di Intermedia gli disse qual era il suo piano: riunire intorno al Bfc il meglio dell’imprenditoria cittadina, perché il salvataggio del club non gravesse su una sola persona e perché fosse una città intera a impegnarsi per la salvezza di uno dei suoi simboli più amati.
Il problema era il tempo: entro la fine dell’anno l’operazione doveva essere conclusa, pena il fallimento. Il 23 dicembre tutto era pronto: Massimo Zanetti (Segafredo) presidente e Gianni Morandi presidente onorario. Con loro altri dicannove imprenditori e altrettanti marchi lllustri dell’industria cittadina e regionale. Una formula di “governance” inedita che è poi costata innumerevoli contrasti, colpi di scena e scosse di assestamento. Il Bologna non ha ancora pareggiato i suoi conti ed è destinato a soffrire ancora per qualche tempo, ma rimane questa risposta immediata che i bolognesi hanno fornito alla domanda, un gesto che ha riportato a galla il senso comune della solidarietà che sembrava assopito e che ha esaltato l’istinto cooperativistico di questa città.
Stefano Biondi è nato a Bologna ed è ormai un veterano del giornalismo sportivo bolognese. Ha esordito alla fine del 1979 a “Stadio-Corriere dello Sport” e dal 1984 è professionista. Dopo la gavetta a contatto con grandi firme del giornalismo come Giorgio Tosatti, Italo Cucci e Adalberto Bortolotti, nel 1990 passa a “Il Resto del Carlino” dove presto diventa la firma più legata alle sorti del Bologna Calcio. Sposato, padre di una figlia e di un figlio, Biondi ha sempre raccontato lo sport con un occhio disincantato e ironico verso un mondo dove gli eccessi, a volte le follie e sempre la passione la fanno da protagonisti.
Domenica alle ore 16
presentazione a cura di Luca Valerio Fabj del numero monografico della rivista di psicologia del profondo “Il Minotauro” (Persiani edizioni), “Introduzione alla lettura del Libro Rosso di Jung”.
Fabj è medico chirurgo specialista in psicoterapia analitica, studioso dell’opera di Jung. Docente di psicologia analitica, psicologia e religione e insegnamenti post-junghiani presso la Scuola Miur AION di Bologna. Docente presso la Scuola Miur di Roma.
Cura per l’editore Paolo Emilio Persiani di Bologna la collana “Immagini dell’inconscio” e la storica rivista di psicologia del profondo “Il Minotauro”.
Domenica alle 18
doppia presentazione, con Vittorio Bongiorno e Franco Foschi che dialogano sui loro nuovi romanzi, “Il Duka in Sicilia” (edizioni Einaudi) e “Senza via d’uscita” (Mobydick editore).
Vittorio Bongiorno, “Il Duka in Sicilia” (edizioni Einaudi).
Nella calda estate del 1970 in un paesino dimenticato della Sicilia si sta organizzando la festa per il santo ‘negro’: potrebbe essere l’ultima, la chiesa è in disarmo, il prete dovrebbe andarsene. Ma tutti aspettano un arrivo speciale, quello di Duke Ellington. Si dice che suonerà in onore del santo, che cambierà le sorti del paese e che trasformerà la festa in leggenda. Uno scatenato romanzo corale, dove le vite di tutti sono in attesa di un salvatore: sarà il Duka?
Franco Foschi & Guido Leotta, “Senza via d’uscita” (Mobydick editore).
Vincenzo Colajacono, commissario napoletano trapiantato in Romagna, ha raggiunto la pensione. Cede alle insistenze del figlio Guido, un impresario musicale che vive in Irlanda, e parte per il suo primo viaggio all’estero. Nell’isola di smeraldo troverà quiete, musica e bevute, ma come spesso succede non tutto è come lo si è sognato. Non solo falsità, cinismo e il rosso del sangue lo metteranno su una strada senza via d’uscita, perché lo attende una indagine crudele, quella legata ai moti del cuore, agli affetti più intimi e probabilmente più misteriosi… E così si chiude la trilogia del commissario Colajacono.